Capitolo 35

~ Invisibile ~

Non appena Cris entra nel locale, Pitt nota subito la sua espressione felice, «Cos'è quel ghigno che hai sul viso?»

«Che ho sul viso?» domanda distratta.

«È andata bene la mattina?» Si spiega meglio.

«Molto, ho pure sistemato l'album di foto e adesso lo consegno alle spose» gli risponde andando a sedere al tavolo con Vale e Serena.

Quando entrambe si vedono consegnare la scatola con l'album le dicono: «Sei stata velocissima, grazie. Non ti abbiamo nemmeno chiesto quanto ti dobbiamo.»

«Che mi dovete? Siete sceme? Anzi dentro c'è il regalo, mi sono scordata di darvelo al matrimonio.» risponde loro iniziando a giocare con Riccardo.

Aprono la scatola e poi la busta e Serena esordisce stupita: «Ma scherzi?»

Vale guarda il buono scioccata e Cris chiede: «Su cosa?»

«Dove vuoi mandarci? In Thailandia?»

«Non è male, però decidete voi, io non avevo idea del posto che può piacervi di più.»

«Non dicevamo per quello, ma per l'importo del buono» le precisa Vale.

«Scusate, ma una vacanza voi due l'avete mai fatta? Vi siete sposate, almeno il viaggio di nozze vi spetta.»

Nel frattempo, entrano Roby e Chiara entrambe nervose. «Possiamo continuare dopo?» le chiede Roby e lei decisamente incazzata le risponde:

«Come vuoi, ma non abbiamo finito!»

«Che hanno quelle due?» domanda curiosa Vale.

«Ah... boh...» risponde divertita Cris.

Loro le raggiungono sedendosi dal lato di Vale e Serena che subito chiede: «Tutto a posto ragazze?»

Roby prontamente risponde: «Certo, va tutto bene.»

Cris guarda Chiara con soddisfazione, poi prende il piccolo per mano e gli propone: «Papero andiamo a sbirciare in cucina che si mangia di buono oggi. Rompiamo le scatole allo zio Tommy.»

«Sì.» risponde il piccolo divertito, va con lui in cucina, e appena entra tira su le braccia in segno di vittoria cantando sottovoce: «I've paid my dues /Time after time /I've done my sentence
But committed no crime /And bad mistakes / I've made a few / I've had my share of sand kicked in my face / But I've come through. And I need to go on and on and on and on. (Ho saldato il mio debito ripetutamente, ho scontato la mia pena, ma non ho commesso alcun crimine e di grossi errori ne ho commessi pochi.
Ho avuto la mia manciata di sabbia tirata in faccia, ma ce l'ho fatta.

E ho bisogno di andare avanti e avanti e avanti e avanti)»

Tommy la guarda divertito. «Sei contenta perché il tuo inglese è migliorato o di averla in ufficio con te?

«La seconda che hai detto e lo sono decisamente tanto, poi le ho fatto un discorso da vera professionista. Non ci credevo nemmeno io, sono stata sicura, calma e decisa a convincerla.» Gli ripete le parole che usato con Roby per far sparire la sua insicurezza.

«Wow, sono fiero di te e la chiami Roberta Pavan adesso?» gli chiede lui sorridendo.

«No, però, l'ho chiamata solo signora Pavan per costringerla a venire a mangiare, ma ovviamente mi ha corretta, devo chiamarla dottoressa in questi casi.»

«È sempre la stessa. Ti provoca sempre per farti incazzare.» le dice scherzando.

«Già, ma sta perdendo colpi, avrà pure voluto fare la precisina irritante come sempre ma mi ha dato una laurea ad honorem. Adesso sono una dottoressa pure io» gli risponde ridendo.

Lui le dà un bacio sulla guancia e le suggerisce: «Continua così, non mollare piccola.»

«Non penso di farlo. Lei oggi mi è sembrata tranquilla, anche se è solo per lavoro almeno adesso riusciamo ad avere un rapporto. Ero convinta che fosse una cattiva idea è invece credo sia la soluzione a tutto.» gli risponde contenta.

Torna in sala dove è arrivata anche Sara e appena la vede con Riccardo in braccio afferma sorridendo: «Sei davvero bella oggi, poi con un bambino in braccio sai tanto di mamma.»

«Zia papera.» La corregge Riccardo.

«Sarò bella, ma come zia papera» le precisa con quel sorriso sulle labbra che non vedevo da tanto tempo.

Si siedono con gli altri a pranzare, notando sempre un po' di tensione tra Roby e Chiara, Pitt si avvicina a loro e chiede a Sara: «Come mai oggi ci onori della tua presenza a pranzo?»

«Perché devo accompagnare zia papera in ospedale.»

Chiara pensando di provocarla le chiede con tono scherzoso: «La ricoveri?»

«In realtà l'accompagno da Agnese, però sarebbe un'idea anche il ricovero» le risponde mantenendo lo scherzo.

«Mi consigli un ricovero quindi?» le chiede sorridendo Cris.

«Non lo so, era un'idea, tu non avverti nessun malessere?» le chiede scherzando Sara.

«Sai in effetti ho un po' di mal di gola e poi dovrei far controllare il polso, me lo sono lesionata in Brasile e ogni tanto fa male» le risponde sorridendo, mostrandole i suoi acciacchi.

Sara le fa aprire la bocca. «In effetti hai davvero la gola arrossata, non stai scherzando.»

«Ma sì che scherzo, brucia solo un po' ma non è nulla, il polso lo vuoi vedere?» le domanda sotto gli occhi apparentemente indifferenti di Roby.

Sara le prende la mano, tocca il polso con cura. «Una lastra la farei, qualcosa di strano lo sento, era solo lesionato o c'erano fratture?»

«Il medico parlava in portoghese credo, non ci ho capito molto, se non ricordo male ha detto che era una lesione di un legamento o qualcosa del genere» le risponde Cris.

«Non è una roba poco, però non ti hanno fatto nessun intervento.»

«No, l'ho tenuto fasciato per un po'» le risponde Cris distratta da Riccardo.

«Un po' quanto?»

«Non mi ricordo, che cambia?»

«Come che cambia? Hai avuto una lesione del legamento scafo-lunato, se non si mette bene a posto ti serve un intervento chirurgico, magari ti fa male per quello.»

«Quindi è una cosa seria?» Si intromette Roby nella conversazione.

«È fastidiosa, poi dipende dall'intensità del dolore, di sicuro va controllata» le spiega Sara.

Roby preoccupata chiede a Cris: «Quanto ti fa male?»

«Solo un po', dipende come muovo la mano, comunque scherzavo non è nulla di che, non preoccuparti» le risponde non vedendo il problema.

Sara le prende la mano e le dice: «Fammi vedere, muovi la mano e dimmi quando ti fai male.»

Cris fa un paio di movimenti e le fa vedere la posizione in cui le fa più male.

«Si, prima di andare da Agnese ti faccio una lastra.»

«E mi ricoveri davvero?» le chiede scherzando.

«È un'idea, così ti faccio un check-up completo. Mi hai detto che durante la spedizione hai preso una botta al ginocchio e ti sei fatta qualcosa alla spalla.» le chiede attenta.

«Quelle sono a posto, i kubut mi hanno curato con la loro medicina.»

«Cos'hai, fa vedere.» Roby non riesce a nascondere la sua preoccupazione.

«Roby non è niente, ho solo una cicatrice. Stiamo solo scherzando.»

«Vuoi andare in ospedale con lei per stare più tranquilla?» le chiede Chiara infastidita.

«Non può, non le do mezza giornata libera il primo giorno di lavoro» risponde scherzosamente Cris facendo incazzare di più Chiara, ma ciò che ha detto coglie tutte le altre di sorpresa.

«Quindi adesso lavorate insieme?» le chiede sorpresa Serena.

«Sì, mi ha contattata Marco la scorsa settimana, lo sapevate già che volevo cambiare lavoro» risponde Roby in modo molto naturale.

«Potevi dircelo.» continua Serena e Chiara nervosa borbotta.

«Già, poteva...»

«Volevo prima esaminare bene il progetto per essere sicura.» Si giustifica Roby.

Cris continua a giocare con il piccolo e dopo pranzo tornano in ufficio con Sara, curiosa di sbirciare in che modo hanno sistemato l'agenzia. «È davvero bello qui, molto curato nei dettagli» esclama stupita.

«Sì, molto» le risponde Roby.

Cris esce dal monolocale lasciando la porta aperta, dà la chiave a Roby e le precisa. «Le chiavi le abbiamo io, te, Marco, Simonetta, Mario e ovviamente Pitt e Tommy.»

«Come mai anche Mario?» chiede curiosa.

«Si è offerto di venire ad aprire e tenere d'occhio la ditta di pulizie quando vengono la sera. A proposito il suo contratto lascialo in sospeso, poi ti spiego, non voglio farlo come quello che aveva con Marco» le spiega mentre Sara sbircia dentro il monolocale.

«Ok, va bene» le risponde Roby andando nel suo ufficio.

Sara esce dal monolocale e dice a Cris notando che Roby le può sentire. «Il letto giapponese mi ha sempre fatto impazzire.»

«Provalo pure se vuoi» le risponde Cris ingenuamente mettendosi la giacca.

Lei le fa gli occhi dolci e le risponde: «Ma da sola non impazzirei»

Cris coglie la battuta e le risponde vaga: «Ah...!» Ed escono continuando a scherzare.

Resto con Roby, ha sentito tutto e ancora non crede che Sara ci stia provando con Cris. Il solo pensiero le fa male, ma le ha fatto più male la risposta vaga di Cris. Il suo viso mi lascia intravedere la confusione dei suoi pensieri contorti. Si sta chiedendo se Cris fa la vaga perché non ha capito o perché ha capito e non le interessa visto che sta con Anna o le interessa ed è vaga per tenere tesa la corda con Sara. Lei conosce questo gioco e sa che Sara le somiglia molto caratterialmente. Sì, lei può piacere a Cris.

A sera Roby, dopo essere stata Agnese, tornando a casa riceve un messaggio da Chiara, che le chiede di incontrarsi, per continuare il discorso cominciato a pranzo. Per quanto sia snervante per lei sa di non potersi rifiutare, deve provare a chiarire tutto nel migliore dei modi.

Non appena arriva sotto casa sua le scrive chiedendole di raggiungerla in macchina.

Chiara poco dopo arriva. «Dobbiamo parlarne qui, in casa non eravamo più comode?»

«Devo tornare a casa per cena, ho già detto ai miei che rientravo» le risponde seria.

«Bene, allora facciamola breve. Perché hai accettato di lavorare con lei?» le chiede in preda alla gelosia.

«Perché è un ottimo lavoro, è una grande opportunità per me» le spiega tranquilla.

«E cosa pensavi? Che ti proponeva di farle da segretaria per riaverti accanto?»

«Non mi ha proposto lei il lavoro, lo ha fatto il suo socio.»

«Certo, e tu ti sei bevuta tutta la scenetta, è ovvio che lei te lo ha fatto offrire da lui.»

«Io so quando lei mi mente, la conosco bene.»

«Sì, tanto bene che ti preoccupi se sta male!» sbotta Chiara.

«Ma cosa pretendi? Che me ne freghi di lei?» le chiede nervosa.

«Lei se n'è fregata di te andando a scopare con un'altra!» le ricorda facendole saltare del tutto i nervi, tanto che istintivamente Roby le dà uno schiaffo.

Chiara abbassa il viso, poi torna a guardarla e le chiede: «Sei strana sai? Picchi me e fai la carina con lei, devo tradirti per avere la tua attenzione?»

«Non hai capito niente! Per prima cosa ti ho detto più volte che lei non c'entra con noi. Secondo io e te siamo amiche e non stiamo insieme, se vuoi frequentare o scopare con un'altra, fallo pure! Terzo ho già una vita abbastanza incasinata per complicarmela con una persona che non mi capisce!» le dice incazzata.

«Giusto, ora mi mandi a quel paese perché io non ti capisco! Tu ti capisci? Se ci riesci per favore spiegami!»

«Io e te ci stiamo frequentando, se ho voluto fare dei passi indietro è perché non sopporto i tuoi continui attacchi, non sopporto queste discussioni e il dover cedere per svilimento e non voglio che tu ceda con me per lo stesso motivo, per una volta vorrei essere d'accordo con te su qualcosa! È sempre stato così tra noi, non è Cris a rendere instabile il nostro rapporto. Lei si sta vivendo la sua vita come io sto provando a vivere la mia! Ma tu continui a farmi fare discussioni inutili, mi svilisci, quando ciò che voglio è avere una persona accanto che si fidi di me, che non abbia assurde insicurezze. È solo questo che ci fa tornare indietro e non ti permetto di interferire con la mia vita professionale, se accetto un lavoro è perché so quello che faccio!»

«Quindi tu sei sicura che lei non voglia...» interviene con voce calma Chiara.

«Lei da ciò che ho capito sta già con Anna, la chiama tesoro al telefono, e se non sta con lei, c'è già Sara che le sta correndo dietro, non sta provando a tornare da me, mi ha detto chiaro in faccia che non vuole più farmi del male. La scorsa settimana è stata lontana dal locale tutte le volte che io e te eravamo lì per evitare di interferire tra noi. Tu non sei un problema per lei, mi ha pure chiesto di invitarti all'inaugurazione dell'agenzia e unirci a loro per andare a cena a festeggiare dopo. Lei non sta combattendo con te, né sta scappando. Ha solo accettato la situazione attuale e l'ho fatto anch'io. Adesso ti è chiaro, tu riesci ad accettare che io possa avere un rapporto di lavoro e di amicizia con lei?»

«Ma ti sei scordata cosa ti ha fatto? Di quanto sei stata male?» le domanda Chiara riprendendo ad infierire.

«Lo ha fatto a me non a te, ormai è acqua passata. Bisogna andare avanti e basta!»

«E non ti dà fastidio vedere che Sara le corre dietro?» Continua con le sue domande inquisitorie.

«Ma perché non capisci che a darmi fastidio sono le tue domande? Invece di preoccuparti del male che mi possono fare gli altri, perché non ti preoccupi solo di farmi star bene tu?»

Chiara annuisce e le dice: «Scusami, hai ragione, mi spiace, ci tengo a te e tendo a perdere la testa.»

«Era per quello lo schiaffo, speravo di farti ritrovare la lucidità, mi spiace averlo fatto.»

«Ho capito non scusarti, è stato meritato. Ti lascio tornare a casa, ci sentiamo domani se vuoi. Se vuoi che io ti stia vicino sabato ci sarò.»

«Ok, grazie.» le dice, dandole un bacio sulla guancia, Chiara esce dalla macchina e lei torna a casa sperando di aver avuto l'ultima discussione con lei e che da adesso possano avere un rapporto più tranquillo.


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