Capitolo 22
~ Invisibile ~
I ragazzi hanno subito informato Roby che Cris non tornerà molto presto, lei non ha lasciato trapelare nulla dalla sua espressione. Di sicuro l'ha aiutata molto a rilassarsi, per lei probabilmente è solo un problema rimandato.
Sta di fatto che dopo aver ricevuto questa notizia ha continuato la sua nuova vita con più serenità, ovviamente frequentando sempre Chiara. Decisamente quella donna non le dà tempo di pensare a nulla, nemmeno se con lei sta davvero bene.
Ormai la nuova amica si è del tutto inserita nel gruppo, sono passati mesi, lei fa sempre la buona amica di Roby sempre disponibile, attenta a modo suo ai bisogni di Roby.
Un cambiamento importante è avvenuto, adesso di Cris si parla. I ragazzi, Serena e Sara la seguono nel blog, sul canale YouTube e Instagram. Se lei chiama Pitt o Tommy mentre sono al locale in presenza di Roby quest'ultima fa finta di nulla. Percepisco che vede questa Cris, di cui sente parlare, come qualcuno che non conosce, le è indifferente, o almeno è ciò che mostra a tutti.
Nel suo cuore assisto giorno per giorno allo sbriciolarsi della sua rabbia, ne cadono pochi granelli per volta, ma cadono, temo però che io non riuscirò ugualmente a vedere nulla. Lei continua a rifiutarmi, lo sento come se me lo urlasse ogni volta che provo ad avvicinarmi.
L'unica a farla parlare molto è sempre Serena, lei ha trovato la strada giusta con Roby, è la sua confidente, le racconta tutto, soprattutto del rapporto che sta instaurando con Chiara. Ne stanno proprio parlando adesso, approfittando dell'assenza di quest'ultima ancora impegnata a lavoro, Serena cerca di indagare. «Cosa ti turba? Sei strana oggi?» la interroga curiosa vedendola immersa nei suoi pensieri.
«Nulla, ero solo sovrappensiero» le risponde Roby un po' distratta.
«E quale pensiero ti turbava?» insiste Serena richiamando del tutto la sua attenzione.
«Non mi sta turbando, sto solo cercando di capire cosa fare.»
«A che proposito?»
«Con Chiara sto bene e anche se lei non è... Lei si comporta sempre da amica, ma il nostro rapporto in qualche modo sta diventando qualcosa di più.»
«Lei ti piace?»
«Sì, è molto bella, abbiamo un carattere molto simile, teniamo entrambe alla perfezione, mi ritrovo molto in lei, anche se a volte la trovo insopportabile, ma credo di esserlo anch'io quando mi convinco di qualcosa. Spesso capita che ci scontriamo e nessuno la dà vinta all'altra e litighiamo. Quando capita non so nemmeno se la rivedrò, ma poi lo faccio.»
«Perché lo fai?» le chiede curiosa Serena.
«Non so, lei mi capisce, vede le cose secondo la mia prospettiva, poi non sono sempre io a cercarla, a volte lo fa lei.»
«E vi chiarite, cioè stabilite chi aveva ragione?»
«No, mai. Arriviamo al compromesso che possiamo avere opinioni diverse.»
«Mi sembra un comportamento molto adulto.»
«Lei temo lo sia più di me.»
«Ha dodici anni più di te, non che questo debba per forza significare che sia più matura, ma magari ha vissuto più esperienze. Comunque, non divagare, fammi capire su cosa non sai che fare?»
«Se portare il nostro rapporto... se fare un passo avanti e farlo diventare più di un amicizia» le rivela con uno strano imbarazzo.
«Tu a lei piaci, questo non è un mistero per nessuno, ma non ti sembra troppo ragionato per essere un sentimento, o la tua è solo attrazione?»
«Non so, a volte la guardo e mi viene voglia di cedere, altre invece mi sembra una cosa assurda da fare, come se in me ci fossero due Roby che non sanno mettersi d'accordo.»
«Roby contro Roberta?» le chiede scherzando Serena.
«Sì, io con lei sono Roberta, lei lo fa sembrare carino chiamarmi così ma io a volte sento dentro qualcosa che urla: "Cazzo ma non puoi chiamarmi Roby come tutti gli altri?", poi ci sono dei momenti in cui mentre sono con lei, mi chiedo: "Che ci faccio qui? Chi è questa?", sto impazzendo vero?» le chiede impaurita.
«No. O forse solo un pochino» le risponde scherzando, poi continua, «credo sia normale. Roby sono passati tre mesi da quando...Scusa io non so se ti va di parlarne, solo vorrei capire se pensi ancora a Cris?» le chiede timorosa come chi teme di aprire il vaso di pandora.
Roby fissa il vuoto e le risponde: «A volte credo di non ricordarla. Quando sono con Agnese e lei mi ricorda delle cose che facevamo insieme, per me è come se lei mi parlasse di qualcosa che ha fatto con altre due persone, anche quando ne parlate qui, io mi sento estranea a ciò che dite, è come se non vi ascoltassi nemmeno.»
«Credo sia una tua reazione inconscia al dolore, è una tua difesa.»
«Probabile, io ho bisogno di stare di nuovo bene, mi sento svuotata dentro. Forse ho solo bisogno di portare il rapporto con Chiara a qualcosa di più, le voglio bene, mi sono affezionata molto a lei e quando litighiamo ci sto male.»
«Hai mai litigato con un'amica?»
«Sì, con Matilde, non la sento da quando lei difendeva...» Lascia la frase a metà guardando Serena con gli occhi lucidi.
«E ti manca Matilde?»
«Molto, ma lei non mi capisce, le voglio bene ma so che se provassi a riavvicinarmi in questo momento mi urlerebbe cose che non voglio sentire. Averla vicina mi farebbe solo star male.»
«Roby fa' ciò che ti fa stare bene, di sicuro non devi prendere decisioni affrettate, non vorrei che tu scambiassi l'affetto per Chiara per qualcosa di più. Se poi non lo è.»
«Lo so, per questo sono confusa, lei mi attrae molto ma non è come con... Però non con tutte le donne è uguale, così come non lo sono tutte le storie, non nascono tutte allo stesso modo. O forse è solo passato poco tempo, me ne serve di più per capire cosa voglio, ma poi mi chiedo: "che cazzo devo aspettare ancora?"» le dice smossa dalla rabbia che ha dentro.
«Di sicuro sei molto confusa e credo che il tuo discorso sia troppo ragionato. Quando ci si sente presi da qualcuno è giusto porsi delle domande, ma non hai il tempo di ragionarci su come stai facendo tu. Quando qualcuno ti piace davvero ti lasci prendere perché è inevitabile, che sia solo attrazione o amore arriva il punto che perdi il controllo» le spiega Serena, sperando di aiutarla.
«Io non voglio perderlo, voglio ragionarci, non voglio più ritrovarmi dentro una storia e perdermi del tutto, voglio andarci con i piedi di piombo, con i miei tempi. Di Chiara apprezzo la sua maturità e la sua schiettezza, lei non è il tipo da smancerie inutili, è una persona concreta. Lei stessa mi ha raccontato della sua storia più importante, è iniziata solo per sesso e poi è diventata importante. Io non voglio più buttarmi anima e corpo in qualcosa che non so come andrà. Non voglio più farmi male.»
«E secondo te quando si ha la certezza di come andrà una storia?»
«Non lo so, voglio solo tenere i piedi per terra stavolta, voglio camminare guardandomi bene attorno, non voglio svolazzare come un uccellino distratto preso dall'amore, finendo per sbattere di brutto contro un albero, spezzandomi le ali» le dice con tono duro.
«Le tue ali sono ancora ferite e ti servono quelle per volare.» Serena spera che lei capisca.
«Io non voglio più volare» insiste sicura.
«Non vuoi più volare? Ma hai capito cosa intendo per volare? E pensi che anche Chiara non voglia farlo?»
«Ho capito cosa intendi e non credo che a lei importi, da come mi ha parlato delle sue storie lei non è il tipo.»
«Lei non ha mai volato?» le chiede stranita Serena.
«Non credo gli interessi farlo, lei ha delle idee molto precise, vuole una compagna, una persona fidata con cui mettere su famiglia e avere dei figli. Ha un suo programma capisci, non si muove alla cieca, cerca la persona giusta con cui poter realizzare questo, la vedo molto decisa, sicura in ciò che vuole» le risponde con tono di ammirazione nei confronti di Chiara.
«Io ti direi di aspettare, perché questo progetto per come lo hai descritto, se sulla carta sembra perfetto, nella vita reale con un figlio è molto diverso, se non c'è amore, viene a mancare tutto. Ma ti conosco Roby e so già che tu la tua decisione l'hai presa, spero solo che non ti farai del male e non ne farai a lei.»
«Certo, per quello ci sto pensando e ragionando tanto, non voglio fare male a nessuno.»
Ho ascoltato con attenzione questa conversazione e credo di non conoscere più Roby, mi sembra che più di una relazione lei voglia mettere su un'azienda, a me è sembrato questo il programma di Chiara. Forse andrà bene a Roberta, ma la mia Roby, quella che ho visto volare tanto in alto con Cris, da non distinguere più l'una dall'altra, non lo avrebbe nemmeno preso in considerazione. Lei con Cris aveva questo programma, è vero, non ne parlavano molto aspettavano il momento giusto, ma ho la certezza che lo avrebbero fatto stando in volo. Ma in fondo un essere invisibile come me, cosa può capirne di queste cose?
Di sicuro Serena ha ragione, Roby la sua decisione l'ha già presa, e per esserne sicura ha cominciato, in queste ultime tre settimane, a frequentare Chiara da sola, ha evitato di proposito di trascorrere le serate con lei al locale dei ragazzi, preferendo cenare in posti diversi. Evita sempre il sushi, è qualcosa da cui si tiene lontana, per quanto Chiara gliel'ha proposto più volte.
Di certo a Chiara non interessa il cibo o il locale, ma Roby e questo suo avvicinamento la sta incoraggiando molto. Il non avere i suoi amici sempre tra i piedi, poterla avere tutta per sé le ha dato modo di corteggiarla, in modo molto discreto perché si atteggia sempre da amica, credo abbia paura che si tiri indietro, ma pian piano sta acquisendo sicurezza.
Siamo al terzo sabato che trascorrono da sole, si incontrano come sempre sotto casa di Chiara che subito prende la parola «Stasera lascerai scegliere a me il locale?»
«Perché hai già qualcosa in mente?» le chiede Roby curiosa.
«Eviterei la cucina straniera, il messicano della scorsa settimana mi ha massacrato lo stomaco» le confessa sorridendo.
«Mi spiace, allora scegli tu.»
«Mi hanno parlato bene di un ristorante molto carino e mi sono permessa di prenotare, ti dà fastidio?» le chiede timorosa.
Roby ci pensa un po' e poi risponde: «Considerato che sei stata male te lo concedo.»
Si avviano verso il ristorante misterioso, arrivando ad uno dei più chic di Milano. Roby non appena si accorge di quale tipo di locale si tratta, le dice imbarazzata: «Se mi avessi detto che il ristorante era questo mi sarei messa addosso qualcosa di più carino e indicato.»
«Fa niente, se l'avessi fatto, avrei rovinato la sorpresa!» le risponde lasciando Roby in pieno imbarazzo.
Mi spiace cara, so che eri abituata a "Amore tutto addosso a te è bellissimo." o "Ma scherzi sei sempre bellissima Amore." e non erano bugie adulatorie, ma come ti vedevano gli occhi della persona in volo con te, ma tu adesso vuoi rimanere con i piedi per terra; quindi, abituati a ciò che vede di te chi è abituato a farlo.
Il locale è decisamente molto raffinato, è uno di quelli dove i piatti sembrano enormi, ma il renderlo tali e il pochissimo cibo che ci sta dentro. In questo poi le pietanze vengono presentate in modo molto scenico, sono sistemate sul piatto come delle piccole sculture curate, nei minimi particolari.
Dopo aver iniziato la conversazione raccontandosi in linee generali la settimana, Chiara porta la conversazione sull'argomento che le interessa, indagando sulle intenzioni di Roby.
«Questo è il terzo sabato che usciamo da sole.»
«Già, ti spiace?» le chiede timida
«No affatto, sinceramente non ti ho detto d'aver prenotato qui perché non sapevo se saremmo state di nuovo sole o se le scorse volte era stato un caso.»
«Hai ragione, sono stata molto vaga, non ero sicura di volerti far pensare alle nostre cene come degli appuntamenti.»
«E adesso sei sicura? Siamo al terzo?» le chiede sorridendo, facendola arrossire.
«Sono un disastro lo so, avevo bisogno di capire come stiamo da sole, senza tutto il gruppo al locale» le risponde imbarazzata
«E come stiamo?»
«Credo bene» le risponde ricambiando il suo sorriso.
Chiara sposta la mano sul tavolo sfiorando la sua e le risponde: «Lo credo anch'io.»
Roby tiene ferma la mano, non risponde a quelle carezze, ma non si tira indietro e le dice con tono tranquillo: «Chiara, io come avrai capito voglio fare tutto con calma, ho bisogno di fare un passo per volta. Sto bene con te, ma ho paura di correre e inciampare. Tengo davvero molto a te e non voglio farti star male.»
«Roberta non abbiamo nessuna fretta, possiamo tranquillamente fare un passo alla volta, capire se farlo insieme ci fa star bene e decidere se farne un altro o fermarci e tornare indietro. Non so prevedere nulla, ma mi fai stare bene e vorrei capire quanto, tutto qua.»
«Anch'io» le risponde ricambiando con una timida carezza il contatto con la sua mano, ma vedo una nota di disagio nel farlo.
La serata prosegue in un'atmosfera un po' più intima. Roby si scioglie un po', Chiara si sente più sicura e si concede qualche complimento, trovando conferme sul suo volto compiaciuto.
È un corteggiamento strano, dai toni sicuri e diretti per Chiara e timidi e impacciati per Roby.
A fine serata Roby l'accompagna a casa, si ferma sotto il suo palazzo e le dice sorridendo girandosi verso di lei: «Sono stata davvero bene, grazie Chiara.»
Lei le accarezza il viso e le risponde: «Anch'io, grazie a te.»
Sì Roby, dal modo in cui ti guarda vuole baciarti, è questo che ti stai chiedendo adesso, lo leggo sul tuo viso.
Chiara prende l'iniziativa e come ho intuito la bacia, lei non si tira indietro e si lascia prendere da quel bacio accarezzando le sue braccia.
«Un passo per volta» le ricorda sicura di sé, Roby annuisce e lei esce dalla macchina avviandosi verso casa. La vede andar via di spalle, si sfiora le labbra con le dita, come se ancora non riuscisse a credere che l'ha baciata davvero.
Per tutta la settimana pensa a quel bacio, lo fa tutte le volte che si sfiora le labbra con le dita, ma non so che ricordo ne abbia. Con Chiara si vede diverse volte e tutte le volte finiscono per salutarsi con un timido bacio sulle labbra.
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