A Date With Firework || LadyNoir OneShot
Era una calda sera estiva, Ladybug e Chat Noir stavano sorvegliando Parigi da eventuali attacchi di akuma e il super-eroe aveva la necessità di fare una domanda alla sua Lady anche se, appena trovava il coraggio di chiederglielo, una parte di lui glielo impediva: sapeva che ogni volta che invitava Ladybug ad un appuntamento lei lo respingeva sempre.
«L-Ladybug...» La chiamó il ragazzo esitando, facendo girare la ragazza verso di lui.
«Si, Chat Noir?» Chiese la super-eroina sorridendogli gentilmente, era di buon umore quella sera.
Il sorriso della corvina rassicurò il biondo.
«Ecco, io...» Cercò di dire il ragazzo abbassando la testa, non essendo ancora del tutto sicuro di ciò che stava per dirle.
Ladybug si avvicinò a lui e gli mise una mano sulla spalla.
«Cosa devi dirmi?» Sorrise ancora lei, non aveva mai visto il ragazzo-gatto in quella condizione e cercava di essere più confortevole possibile, doveva dirle qualcosa di importante.
«...Stasera c'è una festa e ci saranno anche i fuochi d'artificio... I-Io ti volevo chiedere se volevi venire a vederli con me...» Arrossì il biondo imbarazzato e allo stesso tempo preoccupato per la reazione della ragazza-coccinella.
La corvina ridacchió, facendo alzare la testa al ragazzo.
«Avevo intenzione di andarci da sola» Spiegò lei, facendo momentaneamente perdere le speranze al super-eroe.
«Ma accetto. Mi piacerebbe stare in compagnia stasera» Concluse sorridendo Ladybug.
«Davvero?! Oh, grazie!» Esclamò contento il ragazzo-gatto abbracciando la ragazza, davvero aveva accettato uno dei suoi inviti?
«Dai gattino, non è nulla di speciale!» Scherzò la ragazza con un tono di voce stranamente contento, lasciando che il ragazzo la abbracciasse.
«Conosco un quartiere da dove si vede tutto perfettamente! Ci vediamo lì?» Chiese Chat Noir tutto emozionato.
«Non c'è bisogno, possiamo anche andarci insieme, manca solo mezz'ora a mezzanotte» Commentò Ladybug.
«Allora, se permetti...» Disse il biondo prendendo in braccio la corvina, sorridendole maliziosamente.
Stranamente non ricevette nessuna lamentela dalla ragazza-coccinella che, a differenza, arrossì: davvero s'era persa tutto quel romanticismo rifiutando sempre?
Dopo qualche salto tra i tetti, Chat e Ladybug erano già arrivati sul tetto di una casa situata nel quartiere che Chat Noir aveva citato, dove il ragazzo lasciò la corvina, facendola sedere abbastanza in alto da riuscire a vedere lo spettacolo pirotecnico che sarebbe cominciato in circa venti minuti.
Il ragazzo-gatto si sedette vicino alla super-eroina, guardandola.
«Chat... Non sapevo che mi ero persa tutto questo rifiutando sempre... Non mi aspettavo che tu potessi essere così gentile e dolce... Scusami» Commentò la ragazza abbassando la testa.
«Non preoccuparti» Le sorrise gentilmente il biondo poggiando la sua mano su quella della corvina, facendole accennare un dolce sorriso.
I ragazzi guardavano la folla di persone sotto di loro, creando un attimo di silenzio imbarazzante che fu fortunatamente rotto dalla voce di Ladybug.
«Non abbiamo mai avuto del tempo tutto nostro... insomma: se ci incontriamo è solo per combattere e non parliamo mai» Provò a dire qualcosa la super-eroina.
«Non sappiamo niente l'uno dell'altra, non chiedo di rivelarci la nostra vera identità, ma almeno sapere qualcosa di più, qualcosa che non potrebbe essere un rischio per noi e le nostre "Doppie Vite"» Aggiunse lui facendo annuire la ragazza.
«Tu non sai niente di me e io non so niente di te. Ma rendiamoci anche solo conto del fatto che i nostri Kwami non ci hanno raccontato niente dei Custodi dei Miraculous passati. Non so niente sul mio passato di Ladybug, chi è stata la Ladybug precedente, quante Ladybug ci sono state, se il bene ha sempre vinto sul male... E poi perché sono stata scelta io per proteggere Parigi? Sono un'incapace! Il tuo kwami ti ha mai raccontato niente?»Spiegò Ladybug sdraiandosi sul tetto e guardando le stelle, il ragazzo fece lo stesso.
«Tu non sei un'incapace. Tu sei la ragazza più fantastica e forte che io abbia mai conosciuto... e anche la più bella» La rassicurò lui, girandosi verso di lei e accarezzandole la guancia, facendola arrossire.
«Le tue domande sono le stesse che mi pongo anche io da molto tempo. So solo che il Miraculous della Coccinella non deve cadere in mani sbagliate, senza Ladybug il mondo sarebbe in pericolo e Le Papillon vincerebbe. Ecco perché devo proteggerti» Raccontò Chat Noir ammiccando all'ultima frase.
«Ne sono lusingata» Ridacchio la super-eroina rispondendo al flirt.
I due si guardarono negli occhi per alcuni minuti, non erano mai stati in silenzio a guardarsi: erano sempre in azione, sempre a lottare e non avevano neanche il tempo di darsi un'occhiata che già dovevano correre a fermare l'akuma.
In quel momento ognuno poteva ammirare gli occhi dell'altro: quelli di Ladybug erano di un azzurro intenso e cristallino, ci si poteva addirittura specchiare dentro.
Quelli di Chat Noir erano di diverse tonalità di verde, a partire dal verde chiaro fino al verde scuro. I colori chiari evidenziavano la pupilla sottile tipica dei gatti, cosa che rendeva i suoi occhi ancora più particolari e belli. Di notte era ancora più bello guardarli, riflettevano perfettamente la poca luce e brillavano come due smeraldi. La corvina si era letteralmente innamorata dei suoi occhi.
Era da un bel po' che si fissavano, ad un tratto la ragazza cominciò ad accarezzargli i capelli biondi, spostando la mano dietro le orecchie da gatto, facendo -stranamente- far fare le fusa al ragazzo che non si accorse che Ladybug si stava avvicinando a lui; la ragazza rise quando sentì Chat Noir comportarsi esattamente come un gatto,
L'inizio dei fuochi d'artificio interruppe quel momento facendo sobbalzare i due super-eroi che si sedettero sul posto per osservare lo spettacolo pirotecnico.
Ladybug era appoggiata alla spalla del ragazzo-gatto che la strinse a sé con un braccio.
I due osservavano lo spettacolo in silenzio, quando ad un tratto lei spostò il suo sguardo su quello del ragazzo, che si accorse poco dopo di essere osservato e guardò a sua volta la ragazza che gli sorrideva come se avesse un piano. Infatti si può dire che era così: con uno scatto lei appoggiò le braccia intorno al collo del ragazzo e lo trascinò verso di lei, appiccicandolo letteralmente a sé.
Lui non aveva capito assolutamente niente in quell'attimo, aveva solo capito che in quel momento... lo stava baciando. Ladybug lo stava baciando.
Voleva svenire, credeva che fosse solo un sogno ma non era così, quando il ragazzo concluse quello che stava accadendo ricambió il bacio e chiuse gli occhi, accarezzando la guancia della corvina mentre la baciava.
Fine
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