19 - Purgatorio
Da questo capitolo in poi solo trip assurdi stile Al Potter. Ci ho messo parecchio a scrivere tutto, non è stato così facile. Spero vi piaccia 💘
➰➰➰
Il Purgatorio. Ma certo, il posto in cui transitano tutte le anime dopo aver abbandonato i loro corpi, aspettando di migliorare la loro purificazione spirituale e morale. Almeno questo è quello che ricordo dalle lezioni di religione a scuola. Anzi, mi ricordo perfettamente il discorso che la professoressa di religione ci fece in classe quando avevo circa quattordici anni.
Quando un'uomo muore la sua anima può andare in Paradiso, in Purgatorio o all'Inferno. Questo dipende da come la persona si è comportata durante la sua vita terrena. In Purgatorio ci finiscono tutte quelle anime che devono espiare una parte dei peccati compiuti durante la loro vita terrena. Questo "luogo" non è eterno, perché una volta estinti i peccati, e dopo molta sofferenza, si raggiunge il Paradiso.
Ricordo perfino che quando scrissi il testo disegnai piccole spirali lì dove lo spazio me lo concedeva... che cosa imbarazzante.
«Il Purcosa?» chiede piuttosto confuso Dusnatt. È ovvio che lui non se n'è mai infischiato della religione a scuola. Ricordo che durante le lezioni con la prof Glenda Swift (ogni volta la chiamavamo sempre Taylor) Ciuffo Viola se ne usciva a fumarsi una sigaretta o a cercare di rimorchiare qualche ragazza dai capelli biondi, perché a lui piacciono solamente le ragazze con i capelli biondi. E non ho mai capito il perché: in effetti, non gliel'ho mai chiesto.
«Il Purgatorio» Ripete paziente Marjoire inumidendosi le spesse strisce di carne rossa che sono le labbra. «Ma non quello che intende la chiesa cristiana, che dice che coloro che muoiono nella grazia di Dio vengono sottoposti dopo la loro morte ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare in Paradiso. Questo non è ciò che intendiamo noi dell'Universo con il termine "Purgatorio.»
Vedo le sopracciglia di Erwood levarsi di parecchi centimetri. «E allora voi dell'Universo cosa intendete con Purgatorio?»
«Il luogo in cui le anime vengono giudicate. In questo posto si ammassano tutte le anime fresche di morte dei loro corpi, e, dopo un tot di giorni, vengono o scagliate giù nell'Inferno o fatte salire in Paradiso, e questo è molto diverso da quello che pensa la Chiesa Cattolica nell'ambito del Cristianesimo. Questa pensa che, come ho detto poco fa, il Purgatorio sia un luogo di purificazione dell'anima col biglietto verso il Paradiso.»
Ma dove cavolo sono finita? Di che diavolo stiamo parlando? Davvero le mie orecchie stanno accettando di ascoltare tutto questo?
«Ma certo, e ora ci dici anche che ogni settimana vengono Dio e Satana a giudicare queste anime, no?» Abbaglia Dusnatt, la sfumatura viola intorno ai suoi occhi più scura che mai.
«Oh» geme Marjoire, rifilandogli un'occhiata dolce. «Non sono loro a decidere. È il Fiume Letè che stabilisce la destinazione delle anime.»
«Il fiume Letè?»
«Sì» sorride entusiasta la donna. «Il fiume di sangue che circonda la terra della Poctilla.»
«Ma quello non è il fiume di cui parla Dante nella Divida Commedia? E l'Eunoè?» Da quanto ricordo, lessi un riassunto della Divina Commedia che ci aveva dato la signorina Swift.
«Colleen» mi sussurra Marjoire. Il suo sorriso è stucchevole come la melassa. «Se dovessimo dar retta a quel demone di Dante - sì, lui era un demone - dovremmo dedurre anche che questo posto sia un monte nell'emisfero antartico del mondo, costituito della materia che Lucifero ha innalzato nella sua caduta. Ma non è così. Dante ha solamente dato spazio alla sua fantasia. La verità è questa: il Purgatorio esiste, perché alcune religioni credono il contrario, ed è un luogo dove, ripeto per voi menti giovani, avviene il Giudizio del Fiume Letè, che impone il viaggio o verso il basso o verso l'alto.»
«E tutto questo...» esordisce Danielius «...sotto Londra? Di preciso sotto la metropolitana di Elephant and Castle? Ah ah ah.»
«Sì e no, cioè...» gli risponde immediatamente la donna. «Sì che si trova sotto Londra, ma no che si trova sotto Londra. Che frase complicata. Con questo intendo dire che...»
Ma Vectis la interrompe. «Che il Sottoterra è un altro mondo, quasi inconcepibile perfino per un Vostra Bassezza. Tutto quello che sta sotto terra è un concentrato di... di materia universale, e ciò che a voi potrebbe sembrare un mare infinito di roccia e tenebra, in realtà è un mondo tutto nuovo. Vedete, la terra non ha una fine.»
«Cosa... cosa intendi con questo?» chiedo mentre un brivido mi percorre entrambe le cosce, per poi salire sull'addome. La frase di Vectis non ha praticamente senso.
«Tutto quello sotto terra è così... ribaltato in scala infinita nelle terre dell'Inferno e del Paradiso. Voglio dirvi che...»
«Che l'Inferno è infinito. Così come il Regno dei Cieli. Ma questo... potrebbe confondervi ulteriormente ora. Stiamo svelando troppe cose che non dovremmo dire.» Conclude Marjoire ingoiando l'ultimo pezzo di cuore umano dal piatto d'oro. Ora sembra soddisfatta del pasto. «Voi siete dei... dicevo... non dovevamo parlare di cosa è accaduto questa notte?»
«Certo.» rispondiamo all'unisono io, Mariangel ed Erwood.
«Cosa sono un Vostra Bassezza e un Vostra Altezza?» chiede bruscamente Danielius, lo sguardo serio e gli occhi tirati ancora di più. Il bagliore che emana la cascata di glitter dorato sulle pareti è l'unica fonte di luce in questa sala - non me nero accorta -, e infatti non c'è nessun lampadario sopra di noi, e tutto questo è per dire che la pelle del falso giapponese sembra dorata, quasi angelica.
Ecco. Cos'è un Vostra Altezza? Forse i Vostra Bassezza potrebbero essere qualcosa tipo i demoni cattivi, visto che si chiamano "Bassezza", e il basso è riferito all'Inferno. Mentre la cosa contraria per gli Altezza. Ma quello che spiega Marjoire non è niente di tutto ciò.
«I Vostra Bassezza sono i demoni, in parole povere, della classe sociale bassa. Certo, sono pericolosi, molto pericolosi. Hanno poteri però illimitati, e il bassezza sta a significare la loro posizione nella scala della potenza. Se loro sono molto pericolosi, i Vostra Altezza sono "molto pericolosi" moltiplicato per mille. I superiori. Sono i demoni più vicini a Satana, ma possono anche essere i demoni che gli sono sfuggiti, e sono i più crudeli, chiamati anche Senzanima. Non hanno pietà nemmeno di fronte ad un loro compagno, cosa che invece farebbe riflettere i Vostra Bassezza.»
«E quindi tu sei una Vostra Bassezza, no?» Chiede Consuelo imbarazzata.
«Sì, lo sono. Esistono molti tipi di demoni: mostri, umani, quelli dei sentimenti, della natura. Quelli più crudeli credo siano quelli umani.»
La domanda mi esce subito di bocca. «Cosa intendi con sentimenti e natura?»
«La natura è un demone, di preciso un Vostra Altezza. I sentimenti umani invece sono sia Bassezza sia Altezza. I demoni non sono solo mostri o umani come si crede in tutto il mondo, ma sono anche cose astratte.»
«Wow» il sibilo che mi esce di bocca è leggero, ma forte. Un sibilo che rappresenta la sorpresa, la curiosità e lo sconcerto. I demoni sono anche le cose astratte: sentimenti, per fare un esempio. Questa mi è davvero nuova. E ora non è eccitante come avevo detto prima: tutte queste informazioni mi stanno alterando il sistema nervoso. Accipicchia, che cosa ho detto!
«E poi ci sono gli Angeli. Ma di questo parleremo più in là... Ci sono demoni buoni e cattivi. Tutti formatosi dopo la Caduta.»
Quando mi brontola lo stomaco, decido di mangiare. Afferro il cucchiaio di argento e lo affondo nella pasta morbida e fresca della torta al cioccolato alla menta. Scopro che dentro c'è la panna: una delizia per il mio palato. Sono affamata e si vede: finisco il dolce dopo trenta secondi! Non esito nemmeno a bermi la bella tazza di tè all'infuso di frutti di bosco: cavolo, ho l'acquolina perfino mangiando. Che cosa straordinariamente inquietante. Anche i miei amici mi imitano, ma mangiando più lentamente. Vectis e Marjoire ci guardano di sottecchi, a volte arricciando le labbra in un sorriso e a volte guardandoci intensamente. Sembra che ci stiano studiando, come se fossimo qualcosa di bello e brutto allo stesso momento. Ma noi siamo solo umani. Nient'altro. E nella vita o si è brutti o si è belli (tralasciando le ragazze che buttano praticamente il viso in una vasca di trucco, nel sud sono molto frequenti: per non far vedere la loro povertà, si nascondono dietro maschere colorate).
«E sei anche il Custode di questo posto, no?» continua Consuelo.
«Esatto. Io ho la Chiave Bassa e la Chiave Alta. Ogni nove giorni, dopo che le anime si immergono nel Fiume Letè, questo decide la destinazione, e io devo solo aprire la porta. Funziona così: se l'anima rimane a galla sul fiume di sangue, vuol dire che è pura. Se ha dei peccati che si possono perdonare bisogna rimanere a galla per altri dieci giorni. Mentre chi ha dei peccati imperdonabili e non vuole nemmeno farsi perdonare quelli minori, allora le apro la porta per l'Inferno. Oggi e ieri mi ha sostituito Gordon. Lui è un Vostra Bassezza, ed è il Guardiano del Precipizio.»
«Ovvero la fine della galleria lì nella roccia?» Chiede velocemente Mariangel.
«Esatto. Ci sono alcuni angeli e demoni qui nella Poctilla, che svolgono vari e precisi compiti assegnati da me, ma io non sono il capo di questo posto. Il capo di questo posto è Axiokersos.»
«Axio cosa?» Il coro di una recita: ecco cosa sembra l'insieme delle voci di tutti noi ragazzi.
«Axiokersos. Esiste Dio, che rappresenta il Paradiso. Esiste Satana, che rappresenta l'Inferno. E poi c'è Axio, che rappresenta il Purgatorio.»
«E... chi è di preciso?» Domanda Erwood.
«È stato il peccatore più grande della storia umana, molto prima che il Purgatorio venisse creato. I suoi peccati furono immensi, più di quanto Satana potesse aspettarsi, così quest'ultimo e Dio gli diedero un posto tutto suo. Gli crearono il Purgatorio, appunto una via di mezzo tra i due mondi. Qui, Axio decise di far scorrere tutto il sangue delle persone che morivano man mano affinché reggesse tutti i suoi peccati, perché, secondo una storia, il sangue è l'unico elemento che può reggere concretamente un peccato. Ma lui sprofondò, e fu il primo umano ad andare in Inferno. Fu qui che Satana strinse un patto con lui: la possibilità di rimanere nel Purgatorio a pesare tutte le anime sul Fiume Letè per l'eternità. Per sempre. Senza sosta. Fino alla Fine dei Tempi. Axio accettò, e quando tornò al Purgatorio, iniziò a chiamare le anime dei morti, per poi posarle sul fiume. Dopo anni, forse decenni o forse addirittura secoli, arrivammo noi, i successivi angeli caduti. Dopo aver passato varie fasi in Inferno, io decisi - col permesso di Lucifero - di custodire questo posto e di lasciar riposare Axio in santa pace: nel patto con Satana ricevette l'immortalità, e per un umano è una cosa davvero pesante.»
«Quindi il Purgatorio è stato costruito da Dio e Satana per il peccatore più grande di tutti i tempi?» Concluse esausto Erwood. «Ma perché mai Axiokersos avrebbe voluto far pesare i suoi peccati?»
«Perché lui era, e lo è tutt'oggi, un grande scienziato.»
«Tutto qui? Voleva fare un esperimento?»
«Lo scoprirete quando avrete la capacità di capire di più.» Sibilò Marjoire. «Per il momento mi basta che capiate questo. Che nella Poctilla siete al sicuro da ogni male. Che Axiokersos è uno neutro: non sta né dalla parte del Cielo né nella parte degli Inferi. Fidatevi di noi, ospitiamo N... Ospitiamo ragazzi che scoprono del mondo universale da molto tempo. Questo posto è enorme, di sicuro avrete la possibilità di esplorarlo come si deve. Gordon sarà davvero entusiasta di farlo.»
«Mi spieghi una cosa, ancora» Dice Erwood. «Perché si è mangiata un cuore umano?»
«Oh, quello che ho mangiato non era un cuore umano. Era un cuore di un Presagio. I Presagi sono...»
«Lo sappiamo già.» La interrompe sorridendo Mary. «Ce lo ha spiegato Vectis.»
La donna si volta verso l'uomo e gli strizza l'occhio, mettendo tutti un po' in imbarazzo. Ma io non sono imbarazzata. Sono spaventata. E odio essere spaventata e restare zitta. Marjoire ha ucciso il Presagio, di cui solo la presenza in mezzo alla strada o in luoghi lugubri davanti a te significa che morirai entro un tot di giorni. Questo è quello che mi ha spiegato Vectis. E un Presagio è apparso mentre mi truccavo nella cameretta del mio migliore amico.
«E perché hai mangiato il suo cuore?» Ripeto io, rossa in volto.
«Si chiama il Pasto Insangue. Consiste nel mangiare il cuore di un demone o di un angelo o di un umano, entrare in uno stato di trance per un'ora e capire cosa quel soggetto abbia tramato nei suoi ultimi mesi di vita. Per esempio, fra circa un'ora sarò nel mio letto come drogata, e il mio cervello mi fornirà informazioni sul perché un Presagio ci stesse seguendo. Mangiando il cuore si installa questo processo: il flusso di informazioni. Come il Bacio, che ho dato a Corbin Harper per capire cosa aveva fatto nelle scorse cinque settimane.»
Sono tentata nel dire a Marjoire che un Presagio mi stava fissando poche ore fa, ma una morsa al cuore non riesce a farmi parlare. Sono annichilita sulla sedia, completamente scioccata da tutto questo. Desidero tanto parlare, ma le parole non vogliono saperne di uscire. Ho l'impressione che qualcuno mi stia stringendo lentamente una fascia di ferro intorno al petto, togliendomi il respiro centimetro dopo centimetro.
«Il Presagio e un esercito di Constrittori ci stava alle calcagna quando eravamo nella limousine. Ah, i Constrittori... odiosi uomini muscolosi rettiliani. Loro sono dei Vostra Bassezza.»
Ora penserete che sono pazza, ma quando la donna pronuncia "uomini muscolosi rettiliani", la mia mente fa un piccolo balzo, come se queste tre parole mi scavassero in fondo al cervello e mi curiosassero nel corpo. Okay, smetto di sparare cavolate.
«E i demoni che ci hanno inseguito per tutta Peckham?» So che Dusnatt vorrebbe sputare tutte le parolacce al mondo contro quei mostri grigi alati, ma la forza invisibile pare strattonarlo.
«Gli Assanti. Più che demoni sono bestioli trasformati in mostri tramite il Fumo Graduatorio, un fumo nero che ha...»
«Sì» Taglia Erwood facendole un cenno con la mano. «Non ne vogliamo più parlare di quel fumo che sa di cacca.» Anche qui, so che il mio migliore amico avrebbe voluto dire "merda", ma non ha potuto.
«Ma ne dobbiamo parlare. Quello è il fumo che uccide le persone in ben quattro fasi...»
«Così li distruggeremo, Marjoire.» dice dolcemente Vectis. I suoi occhi gialli sembrano perfetti con lo sfondo glitterato. «Sono solo diciassettenni. Sono bestioli inesperti con l'Universo. Pensa alle loro menti, e a come dovrebbero sentirsi in questo momento.»
Un vago presentimento mi dice che lo stato di trance di Marjoire sia già cominciato. Ma lei ha detto che manca ancora un'ora buona.
«Credi sia possibile rivelargli la verità del Giorno Vuoto, Vectis?»
Questa frase è un pugno in faccia al Cavaliere Oscuro, che la guarda di scatto strizzando gli occhi. Il bagliore dorato delle cascate sulle pareti illuminano abbastanza la sua fronte imperlata di sudore.
«Così presto?!»
Cosa vuole dire Marjoire con "la verità sul Giorno Vuoto?". L'accenno di un pensiero mi solletica i confini della coscienza vuole trasformarsi in un'idea chiara e definita, ma lo caccio giù, scuotendo la testa. Non può essere vero. O forse sì. Vi starete chiedendo a cosa stia pensando. Bene. Sto pensando che forse la divisione della città è frutto di Marjoire e di Vectis, e non di tutti i demoni come ho pensato prima. Ma no... o sì? Cavolo. Sento il cervello scaldarsi come l'acqua in una pentola, e ad un tratto le tempie mi si contraggono appena penso ai Deattori, gli uomini in nero sui ponti di Londra. E se loro fossero demoni? È ovvio che non lo avrei mai potuto pensare prima di questa notte, ma ora che ho scoperto l'esistenza dell' Universo, tutto può essere. Ed ora la paura comincia a sgranocchiarmi le punte dei piedi, con un formicolio, per poi salire sui polpacci e sulle cosce. Non posso permettere all'idea di prendere forma: il Giorno Vuoto causato da Marjoire e Vectis.
«Potrebbe trasmettergli qualche flusso di ri...»
«No, Vectis. Sono sicura che non succederà.»
«Va bene. Dillo. Una volta per tutte.» Dice l'uomo alzandosi il colletto della giacca di tweed. Le sue guance morbide ora sembrano di bronzo.
«Dirci cosa? Cosa intendi per la verità del Giorno Vuoto? Sapete per caso cosa è successo quel giorno?» Spara Erwood poggiando tutte e due le mani sul tavolo. Ora la sua attenzione è totalmente nelle mani di Marjoire, così come quella mia, di Dusnatt, Danielius, Mariangel e Consuelo.
«Noi sappiamo tutto su quel giorno, Erwood Cascino.»
Okay. Come ha fatto a sapere il cognome di Erwood? Da quanto ricordo, non glielo ha mai detto. Se potessi dipingere il mio viso su una tela, ne uscirebbe il caos puro.
Ora il mio migliore amico non ha più parole, e lo si vede sulle labbra: le tiene serrate, come chiuse da una zip.
«Capirete tutto. Non vi preoccupate. Prendetela come una buona notizia.» Continua la donna, che ora fissa me. E che da vita alle cose che ho sospettato finora. «La divisione di Londra è stata stabilita e processata da tutti gli angeli e i demoni della città, che si sono posizionati nella Macchia nel Nord. Una collaborazione per tenere nel sud tutti quegli elementi che devono soffrire e morire lentamente.»
«Di che elementi stai parlando?» Il sibilo di Danielius è così debole che dubito che la donna lo abbia ascoltato.
Ma alla fine risponde:«I Nephilim. Tutta la popolazione della Macchia del Sud è costituita dai discendenti di Figli e umani. Anche voi lo siete. Siete dei Nephilim. E tutti gli angeli e i demoni della Macchia del Nord vi vogliono lasciare nelle mani della morte, lentamente. Ecco perché vi hanno allontanato da loro.»
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