CAPITOLO 1-La casa di Paul
Sto infilando le ultime cose nella valigia.
Gli altri dovrebbero arrivare a momenti.
Sono così eccitato!
La valigia è pronta. Esco di casa, chiudo la porta a chiave e aspetto i miei amici fuori la porta.
Il nostro amico Paul ci ha invitato alla sua casa al mare per le vacanze, con noi ci sarà Joey, un amico di Tara. Lui è più grande di noi, ha ventuno anni, quindi sarà lui a guidare il pulmino che abbiamo prenotato. Saremo solo noi ragazzi.
Appena due minuti dopo che sono uscito, eccoli che svoltano nel mio quartiere.
Poso la valigia nel cofano e apro la portiera.
"Ciao Hugo!" Dice Juliet salutandomi.
"Ciao ragazzi"
"Ciaoo" Fanno Tara e Sam.
"Siediti qua" Mi dice Carl spostandosi vicino al finestrino.
E così mi metto in terza fila.
Ci fermiamo a prendere anche Alex e Sam e ripartiamo verso Camden, nel Maine. Speriamo di riuscirci a farci un bagno e che non piova tutto il tempo, come quella volta quando avevo sette anni, la mia ultima volta a Camden.
Siamo appena usciti da Augusta, la città nella quale vivo da quando sono bambino.
Adesso ci spetta un viaggio di un'oretta.
Ora vi faccio una piccola presentazione dei miei amici, in base a come sono seduti.
Allora, Joey ha conosciuto Tara al corso di matematica a scuola, e da lì lei lo ha presentato a noi. Da quel giorno fa parte del gruppo. Lui gioca a basket, è alto e ha i capelli corti e castani. Abita nella casa accanto a Juliet.
Poi c'è Tara, che si riconosce subito per i suoi capelli, biondi e lunghi fino a sotto il sedere.
Emma invece abita nello stesso palazzo di Carl. Infatti vengono sempre assieme a scuola. Anche lei è castana e ha una voce squillante che certe volte le darei uno schiaffone. Si scherza.
Accanto a Emma è seduto Paul. Oh a proposito, sono fidanzati già da un paio d'anni. A Emma sono sempre piaciuti i suoi capelli mossi e castani.
Poi c'è Juliet, bionda con occhi azzurri.
È davvero simpatica.
Su di lei non c'è molto altro da dire.
Sam è quello frettoloso del gruppo, è sempre in anticipo per qualunque cosa. Non ho mai capito il motivo. Anche a scuola, la campanella suonava e lui già era in classe. Anche lui è castano ma a differenza degli altri castani tra noi ha gli occhi chiari, verdi.
Infine ci sono Alex e Carl (sono seduto tra loro due), sono gemelli, identici e precisi. Non riuscirei a riconoscerli se Carl non si fosse fatto biondo.
Andiamo tutti nella stessa classe, tranne Joey ovviamente. Alcuni di noi hanno diciassette anni mentre altri già sono arrivati ai diciotto.
È passato solo un quarto d'ora e già stanno quasi tutti dormendo.
Abbiamo deciso di partire la mattina presto per goderci il mare per tutta la giornata. Speriamo ne sia valsa la pena.
Mancano più o meno venti minuti a Camden e ci ritroviamo davanti a dei lavori sulla strada. Siamo obbligati a cambiare strada e a prendere quella più lunga. Adesso mancano ancora due ore.
"Ma dai!!" Urlo.
Alcuni si svegliano.
"Ma ti stai zitto..." Sospira Juliet infastidita.
Sono passate circa quattro ore e siamo bloccati nel traffico, a tre ore e mezza da Camden.
Siamo tutti svegli e annoiati. A quest'ora ci saremmo dovuti fare già almeno due tuffi in acqua!
"Ragazzi, so che non ci conviene, ma c'è un autogrill e io sto guidando da cinque ore. Fermiamoci dieci minuti.
Ci rechiamo tutti ai bagni dell'autogrill e ci mettiamo in coda alla chilometrica fila.
Dopo cinque minuti finalmente sono il primo della fila ed è appena entrato Paul.
Un signore esce da una toilette e subito ci entro io.
Qualche minuto dopo siamo tutti ai tavoli dell'autogrill e decidiamo di fare colazione. Io ho preso un cornetto alla crema e mi sono seduto al tavolo.
Davvero buono il cornetto.
Sono le 10:08 e torniamo nel pulmino.
"Quanto manca?" Chiede Sam.
"Due ore e mezza, il traffico è di meno adesso" Risponde Joey.
Non appena Joey mette il furgone in moto, si abbatte una scaricata d'acqua su di noi. L'inizio della fine.
La pioggia è fortissima ed è mischiata con la grandine.
Quasi non si riesce a vedere la strada.
Andiamo lentissimi.
"Ma è possibile!" Esclama Alex infuriato.
"Così arriviamo dopodomani a Camden." Continua Tara.
Sbuffo.
Sono le 14:15 e siamo appena arrivati a Camden.
Il mare è agitato. Bene.
Ha appena smesso di piovere e sta uscendo il sole.
Verso le 14:20 arriviamo davanti alla casa e parcheggiamo il pulmino sul vialetto.
Scendiamo tutti dal pulmino e perdiamo qualche minuto a guardare la casa fuori, stupefatti per la sua grandezza.
"E io che mi pensavo che avremmo dormito tutti nello stesso letto" Dice Emma sorridendo.
"E c'è anche la piscina!!" Grida Juliet.
"Si con quel mare tu rimani pure in piscina" Continuò Alex.
"Dai entriamo, dentro dovrebbe esserci la domestica. Andrà via per le 18:00" Dice Paul aprendoci la porta d'ingresso.
Entriamo uno per volta.
Ci ritroviamo in un grande salotto, con un tavolino circondato da due poltrone e un divano.
Noto subito che il salotto è unito alla cucina, dove al posto delle sedie ci sono solo nove sgabelli in legno.
"Wow..." Diciamo quasi tutti assieme.
"Di qua ci sono il ripostiglio, la lavanderia, la biblioteca, la camera dei vini di mio padre, il locale caldaia, la camera della servitù e in fondo c'è la porta che porta fuori in giardino" Dice Paul indicando un corridoio che parte dal salotto.
"Mentre di la ci sono un bagno degli ospiti e una piccola toilette" Continua indicando il corridoio che parte dalla cucina.
"Ok" Dicono alcuni di noi, mentre altri (me compreso) rimangono in silenzio ad osservare meravigliati la casa.
"Le camere sono sopra?" Chiede Joey.
"Si, ma vi avverto, probabilmente dormiremo tutti in coppie, le camere non sono molte" Ci avvisa Paul.
Saliamo tutti al piano di sopra.
"Oh salve signor Paul, è arrivato, ho appena finito di sistemare il piano di sopra" Dice una donna che ci siamo trovati davanti.
"Salve Lucinda. Ragazzi, lei è Lucinda, la domestica".
La salutiamo e lei scende al piano di sotto.
"Allora... chi dorme con chi?" Chiede Tara.
"Ma quante camere sono?" Faccio io.
"Ci sono cinque camere e due bagni. Però questa qui è la mia e di Emma" Dice Paul indicando una camera alla destra di un corridoio.
"Joey tu stai con me?" Chiede Tara.
"Si va bene".
"Sam ti va di dormire in camera con me?" Gli chiedo.
"Stavo per chiedertelo io".
Così ci avviamo nel corridoio e scegliamo l'ultima camera a destra.
"Un po' piccolina eh?" Fa' Sam.
"Mi sa che questa è una camera per uno..."
"Vabbe dai, tu rimani qui, vedo chi è rimasto da solo" Dice lui.
"Nono... non ti preoccupare, mi sposto io".
"Va bene, grazie".
Così esco dalla camera e busso alla porta di fronte.
Nessuno risponde.
Busso di nuovo.
Ancora niente.
"Posso entrare?".
Busso ancora.
"C'è nessuno?".
Decido di aprire la porta.
Era il bagno.
Mi guardo attorno per vedere su qualcuno mi ha visto, per fortuna no... mi sento così stupido!
Vado alla porta accanto. Busso.
Joey apre la porta.
"Oh ci siete voi qui"
"Si... che c'è Hugo?"
"No niente, è che la camera di Sam è troppo piccola per due persone, quindi cambio camera".
"Ah va bene".
"A dopo".
"Ciaoo".
Mi giro dietro e busso alla porta alle mie spalle.
Nessuno risponde.
"Posso?" Chiedo.
Niente.
A quel punto apro la porta.
Un altro bagno...
Vado alla porta accanto a quella di Tara e Joey.
Busso.
Niente. Mi sto veramente scocciando! Giuro che se è un altro bagno io impazzisco!
E apro la porta di scatto.
C'è Juliet di spalle che sistema la sua roba ascoltando la musica con le sue cuffie.
"Oh... Juliet".
Le tocco la spalla per farla voltare.
Mi vede e si toglie le cuffie.
"Ehi Hugo, che c'è?"
"Senti ma tu sei sola?"
"Si perché, vuoi stare con me?"
"Behh si, la camera di Sam è troppo stretta per due".
"Oh certo. Sistemati pure. Io vado un attimo da Emma".
"Ok".
Sono le 22:30 e ci stiamo sedendo a tavola.
"A che giochiamo?" Chiede Paul mostrandoci vari giochi da tavolo.
È passato più o meno un quarto d'ora che stiamo giocando a Monopoly.
"Raga aspettate un attimo che devo andare in bagno" Dice Tara alzandosi e correndo verso il bagno.
"È finita" Fa' Joey.
"Cosa?" Chiede Sam.
"È entrata in bagno, ci vorranno almeno dieci minuti prima che esca".
"Bene" Fa' Alex.
"Vabbè allora io vado un po' in biblioteca" Dice Joey.
"Vengo con te" Gli dico.
"Vi avvisiamo quando esce Tara" Ci dice Juliet.
Arriviamo alla biblioteca. La parete è ricoperta da librerie e la stanza è occupata solo da tre poltrone e un tavolino.
Circa sette minuti dopo
"È uscita!" Urla Paul.
Usciamo dalla biblioteca e noto che si intravede un piede con una scarpa nera decorata con una stellina gialla nel centro nella camera della servitù.
Mi sto avvicinando alla porta quando qualcuno urla. "TARA!!! TARA!!".
Corriamo in cucina.
Sono tutti all'impiedi, davanti alla porta del bagno.
"Ma che è successo??!" Chiedo confuso.
"Tara... era uscita poi è tornata a prendere il telefono ed è scomparsa! In bagno non c'è, ho già cercato in tutti i posti possibili e poi tutti noi l'abbiamo vista entrarci. È SCOMPARSA!" Mi racconta Juliet tutto d'un fiato.
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