Noi
Era una giornata fredda e al 221b di Baker Street spirava un vento furioso.
Il silenzio regnava nel salotto della casa, John era da Mary e Sherlock, beh, lui non ha amici, resta sempre seduto sulla sua poltrona. I suoi occhi freddi e blu fissavano la poltrona dinanzi a lui, non c'era nessuno seduto, John iniziava a mancargli.
Le sue lunghe dita nervose erano congiunte al di sotto del suo mento.
Era annoiato e non poteva neanche sparare allo smile sulla parete.
Altrimenti chi l'avrebbe sentita la signora Hudson.
John gli aveva sequestrato tutte le sue sigarette e i cerotti alla nicotina, un vero incubo per la sua mente bisognosa di casi interessanti e fuori dal comune.
È così noioso il mondo senza crimine.
La sua noia fu interrotta dall'arrivo di una giovane donna, molto più piccola rispetto al metro e ottantatré di Sherlock.
Molly Hooper aveva i capelli castani tutti disordinati, gli occhi rossi a causa del pianto e le guance rosse per il freddo.
Sherlock si alzò e notò subito il timore della ragazza nel vederlo sovrastarla con la sua figura.
Faceva sempre così.
Notò quasi con piacere che non portava più l'anello di fidanzamento, chiaro segno della separazione con Tom.
Molly non sapeva dove andare, solo Sherlock poteva aiutarla.
Ma come?! Di certo non si sarebbe aspettata un abbraccio da parte sua, al massimo una pacca sulla spalla.
Subito iniziò di nuovo a piangere.
Si tolse la giacca e la sciarpa, fissando i due occhi di ghiaccio che la fissavano a loro volta.
Il riccio si avvicinò troppo a lei, il suo respiro si confondeva con il suo.
I loro occhi iniziarono a guardare la bocca dell'altro, per poi tornare a scrutarsi.
-Va tutto bene, Molly Hooper.
Sussurrò calmo, stringendola in un abbraccio. La ragazza ricambiò il suo gesto e Sherlock la sollevò da terra per poterla abbracciare meglio. Il riccio non sapeva perché si stava lasciando andare così facilmente a quei gesti d'affetto, non era da lui.
Aveva sempre provato una certa attrazione verso di lei, sia fisica che non.
Sentirla così vicino mandava in cortocircuito persino la sua fredda e geniale mente, solo l'amore può riuscire a sfondare la freddezza del suo essere Sherlock.
Molly oramai era in braccio al riccio e niente le dava più sicurezza delle sue mani che stringevano il suo corpo così piccolo rispetto al suo.
Lui si sedette sulla poltrona con lei sopra, una posizione comoda per entrambi.
Molly lo guardò e le sue lacrime cessarono di scendere e rigare il suo viso.
Vedeva una luce diversa infondo al buio delle pupille di quelle due pozze d'acqua ghiacciata che fissavano le sue labbra.
Le mani del riccio si posarono sui suoi fianchi e le sue labbra si avvicinarono al collo candido della ragazza.
Già, Sherlock Holmes stava baciando il collo di Molly Hooper.
Tutta colpa della passione che stava domando incontrastata il genio della sua mente.
Azzardò a posare le mani sul suo fondoschiena, sentendo un gemito di piacere partire dalle labbra della ragazza.
Molly stava sognando evidentemente, lui stava davvero baciando e mordendo il suo collo con passione?
Ridatele il suo Sherlock.
Sentì qualcosa premere contro i suoi pantaloni e capì subito cosa stava accadendo.
Era sempre stata attratta dal riccio, sperava nella sua prima mossa.
Finalmente le loro labbra si unirono, in uno scontro diretto e senza esclusione di colpi.
Accarezzò i capelli mori di Sherlock e i suoi zigomi sporgenti che donavano un aspetto molto misterioso alla sua figura.
Non era impacciato, forse un pochino, ma non troppo.
Le mani di Sherlock alzarono con foga la maglia di Molly, per poi accarezzarle il seno.
La mente più geniale e fredda d'Europa sconfitta da una ragazzina.
Molly iniziò a muovere il bacino sull'erezione del moro, accendendo qualcosa nei cuori di ognuno.
Si, perché Sherlock ha un cuore e potrà continuare a negarlo fino alla morte, ma lui sa amare e questo supera di gran lunga la risoluzione di un caso complicato.
I loro respiri erano accelerati per amplesso, il reggiseno volò sul pavimento del salotto del 221b.
La prese in braccio e la portò in camera sua, stendendo il suo corpo seminudo sul suo materasso.
Molly tolse la camicia viola per vedere il petto abbastanza scolpito del detective più bravo del mondo.
Si amarono per tutto il pomeriggio.
Sherlock aveva trovato qualcosa di assolutamente non noioso del non risolvere crimini: l'amore.
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