Day 14-Public sex || WangXian
Ship: WangXian (Wei Wuxian×Lan Zhan)
Include: handjob, blowjob.
La riunione con gli anziani e i capi degli altri clan era iniziata da oramai qualche ora, ma ancora non si era riusciti ad arrivare a nulla. Lan Wanji si stava annoiando a morte, ma grazie all'etichetta impostagli dal suo clan non poteva darlo a vedere. A distrarlo provide subito qualcosa, o meglio, qualcun altro che si infilò sotto le sue vesti candide. L'uomo sgranò gli occhi e abbassò lo sguardo sotto il tavolo, dove riconobbe dei vestiti neri con le rifiniture rosse e dei capelli corvini acconciati probabilmente in una coda.
-Tutto bene, HanguangJun?- chiese il capo di un clan minore notandolo.
Il tavolo dietro cui era seduto era ricoperto con una tovaglia bianca che arrivava fino al pavimento, perciò il pericolo che si vedesse cosa stesse succedendo non c'era. Lan Wanji fece un paio di respiri profondi sapendo cosa stava per succedere. -Si, tutto bene. Chiedo scusa.-
Neanche il tempo di finire la frase, che si sentì avvolgere da qualcosa di caldo e umido che lo costrinse a deglutire per non emettere alcun suono.
-Wei Ying.- lo chiamò in modo da farsi sentire solo dal diretto interessato.
-Mh...-
-Che diavolo vuoi fare?-
-Mmmmmh.- gli rispose come a dire "Tu lascia fare a me". Era quello il problema: lasciar fare a lui. Lasciar fare a lui molto spesso era sinonimo di pazzia, e in una situazione simile era consigliabile non fare pazzie. Ma Wei Wuxian non la pensava così, perciò cominciò a muovere la testa sul membro del marito, obbligando quest'ultimo ad inspirare rumorosamente per trattenere l'ansimo. Wei Wuxian sapeva che per evitare di essere scoperti non doveva muoversi troppo veloce, altrimenti Lan Zhan non sarebbe riuscito a trattenersi. Però dovette ammettere che torturarlo con quella lentezza era una buona alternativa.
Lan Zhan dal canto suo non la vedeva così bene come lui. Il desiderio di dire il suo nome, gemere liberamente e farlo suo in quel momento diventava sempre più ardente ad ogni affondo.
Tirò la testa indietro con tutta la disinvoltura che poteva e si lasciò sfuggore un piccolo sospiro. Gesto che da tutti poteva essere interpretato come dimostrazione di noia, anche se il motivo non era certo la noia. Allungò una mano sotto il tavolo e la poggiò sulla testa di suo marito, dettandogli un ritmo più sostenuto.
Approfittando di un momento in cui il dibattito si fece più acceso e in cui molti iniziarono a parlarsi sopra, si permise un lungo ansimo e si liberò nella bocca dell'altro che istintivamente gli artigliò una coscia.
Gliel'avrebbe fatta pagare, eccome se l'avrebbe pagata.
Qualche giorno dopo, Lan Zhan e Wei Wuxian furono chiamati da Lan Qiren per discutere della situazione interna del clan. L'occasione che Lan Zhan aspettava.
Approfittando della loro vicinanza e del tavolino che gli faceva da scudo, si fece strada tra le vesti del corvino e gli afferrò con forza il membro. Wei Wuxian gli prese il polso con uno scatto fulmineo.
-Che succede?- chiese Lan Qiren interrompendo quello che stava dicendo.
-N-Nulla...ha iniziato a prudermi la gamba all'improvviso.- rise nervosamente il corvino stringendo lapresa sul polso del marito, il quale iniziò a masturbarlo comunque piano piano. Se l'era cercata e sapeva che era la vendetta per il pompino che gli aveva fatto lui durante la riunione dei capi clan. Quindi cercò di mantenere un'espressione più neutra possibile, anche se man mano che il tempo passava sentiva il suo amichetto lì sotto desiderare qualcosa di più.
Il vero problema si presentò quando dovette venire. Lan Zhan aveva avuto la botta di culo perché era venuto quando tutti parlavano. Ma lui? Ora erano solo in tre e a prescindere si sarebbe sentito o notato. Doveva trovare un modo e in fretta anche. Suo marito non poteva scegliere un altro momento per vendicarsi? No, per forza in quell'occasione. Maledetto il giorno in cui aveva deciso di fargli un pompino in pubblico.
L'occasione gli si presentò quando un discepolo chiamò Lan Qiren per un problema e i due rimasero soli.
-Ti prego aumenta.- mormorò rosso per l'imbarazzo Wei Wuxian. Lan Zhan fece come chiesto, aumentò fino a portarlo all'apice. Quando l'orgasmo lo investì, appoggiò la fronte sulla spalla del marito e si lasciò scappare un gemito sofferto.
-La prossima volta farò peggio di così, sappilo.- sentenziò Lan Zhan accarezzandogli la schiena.
Wei Wuxian ghignò e lo guardò. -Te la sei davvero presa così tanto?~-
-Secondo te?-
Il corvino rise sonoramente e lo baciò.
Parole: 738
N. A.
Poste italiane è una messa in scena del governo per testare la nostra pazienza comunque.
Ho ordinato un paio di settimane fa il cosplay di Lan Zhan e ovviamente quando doveva passare il corriere? Il giorno della settimana in cui i miei non lavorano da casa e in cui quindi non c'è nessuno. Che poi se avessi avuto la patente, a quell'ora sarei stata anche a casa o comunque ero lì lì per arrivarci.
Perché Poste italiane? Perché quando non si aspettano pacchi urgentemente o con ansia, ce li fai arrivare senza problemi; ma quando sono cose che aspettiamo perché le adoriamo, avrai sempre qualcosa che non và? E una volta è lo sdoganamento mancato (sabrinaalbori e le pazzurde avventure del cosplay di A-Yao), e una volta sbagli indirizzo, poi consegni l'unico mannaggia di giorno in cui non c'è nessuno a casa. ALLORAA!
Questa cosa vi interessava? No. Ma ve la racconto comunque per rendervi parecipi dell'urto al sistema nervoso.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top