36. Saggezza dove non te la aspetti (AN)
In tutta quella bruttissima storia c'era una nota positiva: le medicine mortali, mischiate a quelle divine, mi tolsero completamente la capacità di sognare.
Ero stanca di continuare a vedere il momento in cui Luke mi aveva chiesto di scappare con lui, sinceramente. Non sapevo se avevo fatto la scelta giusta... e a trovarmi lì distesa su una sdraio con una ferita avvelenata non faceva che peggiorare la sensazione di non averla fatta.
Ero felice di avere inconsapevolmente salvato Percy, quello sì, ma con il senno di poi avrei potuto agire diversamente. C'era da aspettarselo che la lama di Nakamura fosse avvelenata; come poteva essere altrimenti? Quel tipo era subdolo, ed era già stato sconfitto da Alex due volte. Doveva sapere di sicuro che, se non aveva speranze di battere lei, con Percy era già praticamente morto ancora prima di provare ad affrontarlo.
Comunque, era chiaro che me la cavavo meglio con i piani ben studiati. La mia capacità di improvvisazione non era buona come quella di Percy e di Alex. Voglio dire, mi ero letteralmente buttata tra il primo (che sapevo essere invulnerabile grazie alla maledizione di Achille) e una lama avvelenata...
Bel lavoro, o saggia figlia di Atena.
«E' sveglia?» sentii la voce di Mitchell chiedere.
«No, dorme ancora» gli rispose quella di Alex. Un panno fresco mi accarezzò la fronte. Meditai di aprire gli occhi e di far sapere ad entrambi che ero sveglia, ma qualcosa mi disse di aspettare. «Will dice che la febbre è scesa, e che il veleno è stato neutralizzato. E tu? Come stai?»
«Sto bene» replicò lui con un sospiro «giusto qualche graffio. Sono solo preoccupato per Annabeth»
«Starà bene, Mitch» lo rassicurò Alex «si sentirà solo un po' spossata, tutto qui»
«Dici che c'è qualche possibilità che se ne stia qui, a riposo?» domandò speranzoso.
Sentii Alex sospirare. «Nessuna. La conosco come le mie tasche. Non c'è dio che la fermi quando si mette in testa qualcosa»
«Vuole salvarlo, non è così?»
Per un lungo momento Alex non disse niente. Qualcosa mi si smosse al centro del petto, in reazione alla vena sconsolata nella voce di Mitchell. Non mi piaceva per nulla che stesse così per colpa mia. Non glielo avevo detto, ma... be', lui mi piaceva, e non solo come amico. Era un bravo ragazzo, simpatico, premuroso, molto intelligente... ma... Luke...
«Mitch, parliamoci chiaro» disse Alex «Luke è stata una parte molto importante della vita di Annabeth, come lo è stato della mia. Accettare ciò che ha fatto non è stato semplice e continua a non esserlo. Una volta mi hai detto che dove c'è amore c'è anche la speranza, ricordi?»
«Ricordo»
«Nel corso degli anni Luke mi ha praticamente cresciuta. Mi ha insegnato a difendermi, si è preso cura di me... tutto ciò che avrebbe fatto un fratello maggiore, ed è così che l'ho sempre visto. Annabeth, invece... per lei è sempre stato diverso. Non l'ha mai visto come un semplice semidio spaventato alla ricerca di un riparo, come l'abbiamo visto io e Talia. Noi l'abbiamo visto uguale a come eravamo noi. Lei invece l'ha idolatrato subito. L'ha visto come il semidio più coraggioso e più forte del mondo. L'ha visto come qualcuno che era in grado di darle quello che aveva sempre desiderato: una protezione. Una casa dove fosse amata ed accettata per quello che era»
Alex fece una piccola pausa, e io faticai a rimanere ferma e immobile. Avevo una voglia immensa di piangere, perché ogni parola che aveva pronunciato corrispondeva alla verità.
Era vero. Io non ero mai riuscita a vedere Luke come un fratello. L'avevo messo immediatamente su un piedistallo, e lì era rimasto finchè non ci aveva traditi. Forse era ancora lì sopra, per quello non riuscivo a mettermi il cuore in pace.
Alex mi accarezzò la testa con dolcezza. «Luke ci aveva promesso una cosa, un tempo» continuò «e tutte e tre ci avevamo creduto. Il punto è che lei ci ha creduto più di noi, ed è proprio perché l'amore che provava per lui era già completamente diverso da quello che provavamo noi. Quello di Annabeth è quel genere di sentimento che ti fa dire: "io per questa persona darei la mia vita". E' quello che ti fa credere... che ti fa sperare... che quella persona possa essere ancora salvata, nonostante tutto. Prima non lo capivo minimamente, ma poi... be', ho iniziato a provare le stesse cose per Percy»
Mitchell si schiarì la gola. «Non posso competere con una cosa del genere...» mormorò cupo.
«Sai cosa penso?» fece Alex «Che Annabeth si meriti qualcuno che combatta al suo fianco, non di qualcuno che cerchi di convincerla a mollare tutto ciò che ama per scappare lontano come una codarda. Qualcuno che non ha cercato di uccidere tutti quelli a cui lei tiene solo per farle cambiare bandiera. Qualcuno che non sta cercando di distruggere ogni cosa che per lei è importante. Qualcuno che la protegga, la sostenga, e che la ami per quello che è davvero, come si meriterebbe. E sinceramente non vedo per quale dannato motivo tu non possa essere quel qualcuno, Mitchell Sullivan»
«Non credo che lei la vedrebbe così, Alex» ribattè Mitchell mestamente.
«Senti, io non sono un'esperta in materia, ma se c'è una cosa che ho imparato sull'amore nel corso degli anni è che è veramente imprevedibile. Un momento ti fa sentire come se fossi sulla cima della montagna più alta del mondo, e quello dopo ti scaraventa giù. Mi hai detto tante volte che non dovevo perdere la speranza, Mitch... e sai, credo che sia uno dei migliori consigli che io abbia mai ricevuto in tutta la mia vita. Dovresti seguirlo»
Ci fu un lungo silenzio. Proprio quando mi ero decisa a socchiudere un occhio per sbirciarli Mitchell disse: «Vado a controllare i miei fratelli e le mie sorelle. Drew è diventata una spina del fianco da quando Silena ha deciso di tornare al Campo per convincere Clarisse...»
Alex sbuffò sonoramente. «Dille che la pianta di rompere, o la scaravento giù dal Plaza con le mie mani»
Mitchell ridacchiò. «Sarà fatto. Fammi sapere se ci sono novità su Annabeth»
«Certo»
Sentii i passi di Mitchell che si allontanavano e Alex fare un sospiro profondo. «Hai finito di origliare, Annabeth?» borbottò.
Trasalii, aprendo un occhio. Mi fissava con un sopracciglio alzato, seduta sul pavimento alla mia destra. «Sapevi che ero sveglia?» gracchiai.
Lei annuì. «Quando fai finta di dormire tendi a strizzare leggermente le palpebre» spiegò «come ti senti?»
Mi misi a sedere con un grugnito. Lei mi aiutò a raddrizzarmi. «Sto bene» replicai «mi sento un po' spossata, come hai detto tu»
Alex si trasferì sulla mia sdraio, sedendosi di fronte a me. «Ho sognato Luke» mi disse.
«Che cosa ti ha detto?»
Ascoltai Alex in silenzio mentre mi raccontava del suo sogno. Mi si annodò lo stomaco. «Alex, tu credi che Crono abbia davvero il pieno controllo di Luke?» le domandai con un filo di voce.
«Non lo so» ammise lei «sembrava davvero lui, Annabeth. Il Luke che era prima che ci tradisse. Dopo che mi hai raccontato che cosa ti ha detto l'anno scorso ho iniziato a pensare che forse...». Si mordicchiò il labbro. «Be', che forse diceva la verità. Che Crono lo stia veramente usando come trampolino per diventare qualcos'altro, e che abbia paura di morire»
«Sì, in effetti capisco perché lo pensi» borbottai «ma... possiamo fidarci, Alex?»
«Non so nemmeno questo» mormorò in risposta «insomma, potrebbe essere un trucco di Crono...»
«E se non lo fosse? Cosa succederebbe se ce lo trovassimo davanti in battaglia? Io...». Deglutii a fatica. Se mi fossi trovata davanti un'altra persona probabilmente avrei tenuto la bocca ben chiusa per la paura di essere fraintesa e scambiata per spia, ma... era Alex. Era la mia migliore amica, e quando le parlavo di Luke mi capiva. So che non mi avrebbe giudicata. «Io non sono sicura di riuscire ad affrontarlo» confessai con un filo di voce.
Alex strinse le labbra, posando la sua mano sulla mia. «Lo so, Annabeth. Nessuno di noi ti costringerà a farlo se non te la senti, e nessuno di noi ti biasimerà se non riuscirai a farlo»
Strinsi le labbra nel tentativo di trattenere le lacrime, ma non riuscii ad impedire che mi riempissero gli occhi. «Voglio provarci» affermai.
Alex annuì. «So che lo farai» mi disse, accarezzandomi una spalla «motivo per cui ho chiesto a Jake di trovarti un'armatura decente. Ti conosco come il palmo della mia mano. Non riusciresti mai a stare in disparte»
Un sorriso spontaneo mi si aprì sul viso. «Grazie, Alex»
«Aspetta a ringraziarmi» borbottò «dobbiamo ancora dirlo a Percy. Farà casino, vedrai»
«Le cose tra di voi vanno bene, quindi?» le chiesi «Ho notato come vi definite a vicenda... "la mia ragazza", "il mio ragazzo"...»
Alex arrossì leggermente. «Sì, beh... immagino che dopo esserci detti "ti amo" fosse un passo obbligato...»
«Oh miei dei!» esclamai «Finalmente! Sono cinque anni che vi girate intorno!»
Alex ridacchiò. «Mi auguro che tu e Mitchell non ci mettiate così tanto...»
Il sorriso mi vacillò sulle labbra. Avevo sentito ogni parola che aveva detto a Mitchell, e... dei, aveva ragione. Il fatto è che ne ero consapevole con la testa, non con il cuore. «Alex...»
«Annabeth». Alex sospirò. «Quello che ho detto a Mitchell lo penso davvero. Credo sul serio che dovresti dargli una possibilità. Meriti di essere felice»
«Non sto dicendo che non hai ragione, ma...»
«Senti, adesso come adesso non sappiamo nemmeno se arriveremo a domani mattina vivi. Vediamo di vincere questa guerra prima, poi ci sarà tempo per pensarci. Devi solo promettermi che, qualunque cosa accada, ci proverai»
«Proverò a far che?»
«Ad essere felice»
Le rivolsi un piccolo sorriso. «Solo se mi prometti lo stesso»
«Andata» fece lei prima di abbracciarmi.
Ogni tanto anche Alex è saggia. Ahah
Spero che fino a qui la storia vi stia piacendo. Questi sono i momenti dell'ultima battaglia di PJO, e sono quelli che mi rendono un po' più nervosa. Spero di star facendo un buon lavoro. Da qui vi chiedo:
• Cosa non vi sta piacendo della storia fino a questo punto? (Critiche costruttive, pls ahah sono un fiorellino delicato ♥)
• Cosa vi è piaciuto di più, sempre fino a questo punto?
• Che capitolo bonus vi piacerebbe leggere alla fine di Unbound?
Nel prossimo aggiornamento (VENERDI' ALLE 17, SALVO IMPREVISTI):
Alex darà di nuovo il meglio di sè, e i nostri intrepidi eroi riceveranno un aiuto molto gradito!
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