19. Dove va uno, va l'altro
Happy #Alercy :D
Sapete cos'è peggio, per una figlia del Cielo, di trovarsi sottoterra?
Venire rinchiusa sottoterra in una cella 2x2 senza né sbarre, né porte e né finestre. Ecco cosa.
La suddetta cella doveva essere concepita per i morti tra l'altro, e loro non avevano bisogno di respirare. Altro che sessantina d'anni. Io e Percy saremmo morti nel giro di un'ora. Avevo avuto un mini attacco di panico solo a sentir dire che sarei stata rinchiusa lì. Durante il tragitto ero anche abbastanza sicura di essere svenuta per una manciata di secondi. Mi sentivo ancora vagamente debole e piuttosto agitata... e la rabbia si era appena unita alla festa.
Maledetto Ade e maledetti tutti i suoi figli, in special modo Nico. Ne avevo abbastanza di gente che tradiva la mia fiducia, e guardacaso ero pure chiusa lì dentro con uno di loro.
Magnifico.
Per la frustrazione diedi un calcio al muro che avrebbe dovuto essere la porta, pentendomene un secondo dopo perché mi feci pure male. Imprecai in greco antico sotto l'occhiata attenta di Percy. Grazie al bagliore delle mie braccia vidi che si era seduto a terra, e aveva l'aria sconfitta. «Alex, vieni qui» mi disse stancamente «prendere a calci il muro non servirà a nulla. Ti farai solo male»
«Non so te, Percy, ma non è così che intendo morire» ribattei a denti stretti «voglio uscire da questo posto»
«E pensi che io non lo voglia?» fece lui, leggermente irritato.
«Non lo so, dimmelo tu». Mi girai a guardarlo. «Guardati. Sembri uno che ha appena accettato la sua condanna a morte»
«Be', non c'è molto che possiamo fare, se non mi sbaglio»
«Questo non vuol dire che devo arrendermi!»
«Alex-»
«Io non voglio morire qui sotto!» sbottai «Uscirò da qui, anche a costo di radere completamente al suolo questo posto! Puoi arrenderti quanto ti pare, e non importa, perché io non lo farò mai!»
Percy sospirò, cercando di calmarsi. «Senti, la nostra situazione al momento è orrenda e litigare non farà altro che peggiorarla. E poi, se devo essere sincero, sono proprio stufo di farlo. Insomma, è da un po' di tempo che quando ci rivolgiamo la parola non facciamo altro»
Lo fulminai con lo sguardo. «Sai di cosa sono stufa io, Percy?» sibilai «Di venire tradita dalle persone di cui mi fido!»
«Anche io vorrei strangolare Nico, ma-»
«Non mi riferivo solo a lui»
Le sopracciglia di Percy scattarono verso l'alto. «Vuoi davvero affrontare questa discussione proprio adesso?»
«Perché, hai un impegno incombente?» domandai sarcastica.
Lui fece una smorfia. «Non ti ho tradita in nessun modo, Alex»
Uno sbuffo incredulo lasciò le mie labbra. «Non ci credo che l'hai detto davvero»
«Perché? E' la verità!»
«"Mi fido di te, Percy, ma non farmene pentire"» recitai «e mi pare che tu mi abbia risposto "promesso". Ricordo male? Perché a me non sembra!»
«Appunto! E non l'ho fatto! Ti avevo detto che Rachel era solo un'amica e che dovevi fidarti di me, ed è ancora così!»
«Davvero? E' ancora così? Ne sei proprio sicuro?»
«Certo!»
«Di immortales, la tua memoria fa schifo tanto quanto la tua abilità a dire balle!»
«Ehi!»
«Hai iniziato ad ignorarmi e ad evitarmi il giorno dopo il tuo compleanno. Non ti sei nemmeno ricordato del mio, ed è due schifosissimi giorni dopo. Stranamente ogni volta che ti contattavo eri con Rachel. Ho visto più volte lei che mia sorella negli ultimi due anni, Percy. E quando venivi al Campo mi rivolgevi a malapena la parola»
Percy balzò in piedi. «Cosa ti aspettavi?! Mi hai lanciato addosso un giavellotto!»
«Oh miei dei, ancora con questa storia?!»
«Potevi uccidermi!»
«Oh, ma piantala! Ti ho mancato apposta! E non l'avrei fatto se tu mi avessi detto subito chiaro e tondo che non ti interessavo più!»
«Perché avrei dovuto dirtelo, se non è così?»
Mi strofinai il viso, provando improvvisamente una stanchezza assurda. Percy non era l'unico ad essere stanco di litigare: lo ero anche io. Presi un respiro profondo, capendo che urlandoci addosso non saremmo arrivati da nessuna parte. Avevo bisogno di risposte, ed era ora che le ricevessi. «Percy» dissi, guardandolo fisso negli occhi «dimmi che cosa è successo. Dimmi perché ti sei allontanato. E dimmi se la ragione è Rachel»
Percy mi fissò senza dire niente, le sopracciglia leggermente aggrottate. Sembrava impegnato in una durissima lotta interna; qualunque fossero le risposte che volevo, avevo il sospetto che avrebbe fatto un'enorme fatica a darmele. Non doveva trattarsi di niente di buono. Mi mordicchiai l'interno guancia, improvvisamente nervosa. «Percy, ti prego» mormorai. Strinsi talmente forte i pugni che le unghie mi si conficcarono nei palmi. «Non ce la faccio più ad andare avanti così. Per favore, fai uno sforzo»
Percy lasciò andare un lungo sospiro, addossandosi al muro. Abbassò lo sguardo sul polveroso pavimento di pietra. «Rachel non c'entra» confessò «almeno, non direttamente. Prima che ti dica tutto, ci tengo che tu sappia che non avevo minimamente pianificato di passare così tanto tempo con lei. E' che... be'... avevo bisogno di staccare da tutto quello che stava succedendo al Campo. Di spegnere il cervello, sentirmi normale almeno per un po', e lei... be'... mi fa sentire così». Mi lanciò un'occhiata e scosse la testa. «Non guardarmi così, Alex, ti prego»
«Così come?»
«Come se ti stessi uccidendo»
Cercai di ingoiare il rospo che mi si era fermato in gola, ma non ci riuscii. Mi pizzicavano un po' gli occhi. La verità era che mi aveva appena confermato ciò che avevo iniziato a pensare da un annetto a quella parte: non potevo dargli quello di cui aveva bisogno. Non ero abbastanza. Ma Rachel sì. «Vai avanti. Sto bene»
Mi guardò scettico, e seppi che non ci aveva creduto. «Il giorno dopo il mio quindicesimo compleanno ho fatto un sogno. Dovevo uccidere Medusa. Ti ricordi il modo in cui l'hai fatto?»
Annuii. «Tu la distraevi e io l'ho decapitata da dietro»
«Sì. Be', nel mio sogno erano Annabeth e Grover che la distraevano. Io dovevo decapitarla». Intravidi il suo pomo d'adamo che faceva su e giù. «Quando l'ho fatto Annabeth ha iniziato a piangere, e Grover continuava a ripetere "l'hai tradita, l'hai uccisa", e...». Chiuse gli occhi, strizzandoli. «Non capivo. Quando ho guardato in basso ho visto... ho visto...»
«Che cosa, Percy?»
Aprii gli occhi e mi guardò. Mi accorsi che erano lucidi. «Te. Dove doveva esserci la testa mozzata di Medusa c'eri tu, Alex. Morta»
Non potei fare a meno di trasalire. I sogni di Percy erano un po' troppo... ehm... connessi con la realtà per non prenderli sul serio. Tutto quello che riuscii a dire fu: «Oh».
«Avevi... tu... tu avevi una spada conficcata nel petto» continuò lui, la voce intrisa di dolore «e quando l'ho guardata mi sono accorto che era Vortice. Alex, era colpa mia. Ti avevo uccisa io»
«Percy-»
«Avevo le mani intrise del tuo sangue, e una voce continuava a dire "l'hai uccisa, piccolo dio, l'hai uccisa" e io...». Si prese la testa tra le mani. «Da quel giorno gli incubi non si sono mai fermati. Continuo a sognarti, stesa ai miei piedi, con Vortice conficcata nel petto. E ogni dannata volta sono io che ti uccido»
Strinsi le labbra, riflettendo. Non sapevo come faceva a non capirlo, ma a me era chiaro: era colpa di Crono. Era lui che gli induceva quegli incubi, ben sapendo che Percy avrebbe fatto di tutto per evitare che si avverassero -anche se voleva dire allontanarsi da me. Crono stava cercando di separarci. «Percy, guardami»
Lui non accennò a farlo. Rimase immobile, la testa tra le mani. Lo raggiunsi e gli afferrai i polsi, costringendolo ad alzare la testa. «E' Crono che ti fa sognare quelle cose» mormorai «non lo capisci che lo fa apposta?»
Percy spalancò gli occhi. «Cosa?» disse piano.
Annuii. «Sì. Sta cercando di separarci» affermai sicura.
Sembrò pensarci per un attimo, poi scosse piano la testa. «No, io... non è una cosa nuova» confessò «sono anni che sono terrorizzato all'idea che ti succeda qualcosa per colpa mia, Alex. Io non... non riuscirei mai e poi mai a perdonarmelo. Non sono nemmeno sicuro che... che ne uscirei vivo io stesso»
«Questa paura che provi è uno strumento perfetto nelle mani di Crono, Percy. La sta sfruttando» gli dissi. Allungai una mano e gliela passai con delicatezza tra i capelli. «Anche io ho le stesse paure che hai tu. Sono anni che cerco di proteggerti. E' per questo che ti sei allontanato? Per proteggermi?»
Lui annuì. «Ho pensato che se ti stavo lontano allora potevo tenerti al sicuro» ammise.
Alzai gli occhi al cielo. «Dei, sei proprio un deficiente...»
«Lo so» concordò «ma... hai capito perché l'ho fatto?»
«Sì, l'ho capito. Ma allontanarmi non sarebbe servito a nulla, Percy. Io non riesco a starti lontano. Non ci riesco proprio»
«Perché?»
Le parole mi uscirono dalla bocca senza che me ne rendessi conto. «Perché ti amo, cretino»
La testa di Percy scattò verso di me così velocemente che mi parve di sentire le sue vertebre cervicali scricchiolare. Non appena vidi l'espressione sbalordita sul suo volto mi resi conto di che cavolo avevo detto.
Oh, per tutte le paia di sandali extralarge di Zeus...
Il bagliore delle mie braccia si intensificò talmente tanto che la cella pareva illuminata a giorno. Le mie guance erano così calde che probabilmente potevo cuocerci sopra un uovo. Mi voltai di scatto, dandogli le spalle, e mi coprii il volto con le mani.
Bel colpo, Alex. Proprio brava. E se non ricambia? Oh, dei. Non stava dicendo niente. Perché stava zitto? Ecco, lo sapevo, non ricambiava. Di immortales. Sono anche bloccata qui con lui. Mi sento morire. Cavolo. Cavolo. VLACAS! Ma che mi è venuto in mente? Che mi dice il cervello?
Trasalii quando sentii le mani di Percy scivolarmi sui fianchi, intrecciandosi sul ventre. Mi tirò a sé e mi posò il mento sulla spalla. «Lo so, cretina» sussurrò.
«Ma che razza di risposta è?» sbottai imbarazzata.
«Non quella che vorrei darti» replicò «e non voglio dartela qui sotto, Alex»
Sospirai. Va bene, ma che cavolo vuol dire? Ricambi o meno? Stupido idiota... «Per come stanno le cose non credo che usciremo mai da qui» borbottai cupa.
Lo sentii sospirare. Le sue mani mi afferrarono i fianchi e mi costrinsero a girarmi. «Non voglio pensarci per adesso» disse. E poi, per la prima volta da quasi un anno, mi baciò. E fu bellissimo.
... 4 libri e 18 capitoli dopo finalmente Alex l'ha detto! YAYYYY
Quanto state sclerando da 1 a 10? ahah ♥
Nel prossimo aggiornamento:
Nico prende una decisione, Percy si fa una nuotata nello Stige... e avrete un altro piccolo momento Alercy!
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