PREOCCUPAZIONI.
Residenza Jimbu.
Ichirou era in giardino, accanto a sé il suo fido bastone, era solito sedersi lì di notte, qualcuno poteva pensare che lo facesse per guardare le stelle eppure era la cosa più improbabile. Perché allora lo faceva? Con tutta sincerità probabilmente anche lui non lo sapeva, probabilmente solo perché gli andava.
Ogni tanto un soffio di vento gli accarezzava i capelli e graffiava le sue guance e canticchiava a mezza voce, dietro di lui stava passando Yumi ma appena lo vide fece il possibile per non emettere un singolo rumore, non le andava di parlare quella sera, la cosa fu inutile: in primo luogo stava facendo cigolare ogni tegola e secondo Ichirou aveva un fiuto sensibilissimo che era stato urtato dal forte odore di lavanda.
<<è maleducazione non salutare, tesoro.>> disse ridacchiando senza voltarsi.
Yumi aveva pensato che l'avesse fatta franca e sospirò pesantemente stringendo un lembo del kimono con un espressione tutt'altra che felice.
<<dannazzione. Buona sera>> disse acida.
Il ragazzo iniziò a ridere per la reazione di Yumi, nel mentre scuoteva la testa.
<<Buona sera a te, tesoro, ora già va meglio. Visto com'è bella l'educazione?>>
Yumi sospirò irritata, mentre si stava riavviando.
<<Tesoro, già vai via. Siediti qua su su>> le fece un pò di spazio accanto a sé e poi continuò a "guardare" il cielo.
La rossa si sedette di malavoglia ma già sapeva che anche se avesse detto di no il ragazzo avrebbe insistito e poi non aveva niente da fare, Takehiko ultimamente era molto impegnato in mansioni diplomatiche o era sempre dietro a Juri, sembrava che quella gravidanza ne valesse la sua vita. Non che le dispiacesse, ovvio, Takehiko è un passatempo come un'altro l'unica cosa che le dava fastidio è che lei aveva bisogno di quel "passatempo", senza quell'uomo non avrebbe di dove andare, vorrebbe solamente tornare a casa.
<<perché sei qua?>> disse la donna freddamente guardando anche lei le stelle, doveva ammettere che erano davvero splendenti.
<<oh tesoro, le stelle sono bellissime, non trovi?>> disse ridacchiando.
<<ma tu non puoi vederle!>> disse come se si sentisse presa in giro.
<<e cosa vuol dire? Non posso ammirare la loro bellezza solo perché non vedo?- disse con tono offeso ma senza far scomparire quel suo sorisetto sul volto, che logica strana aveva quella rossa- le stelle sono belle sempre. No?>>
<<ma non puoi sapere come sono>> disse la donna quasi divertita, quel ragazzo era davvero strano: lo aveva capito da subito, non aveva una gran confidenza con lui eppure sembrava che quel ragazzo la conoscesse da sempre per come le parlava.
<<allora dimmelo tu, tesoro! Descrivi su su!>> disse con la sua solita voce squillante, la donna non aveva affatto voglia di farlo ma si vide quasi costretta.
<<sono puntini piccoli piccoli- disse sbuffando- e sono luminosi come candele.>> disse alzandosi già stanca di quella conversazione, le stava venendo sonno forse era meglio dormire. Stavano succedendo tante cose eppure era come se per lei fosse tutto noioso, come se in realtà stesse succedendo sempre la solita storia. Forse perché sentiva che non apparteneva a quel luogo o più semplicemente perché non né era coinvolta, fatto sta che non si sentiva proprio preoccupata o scossa era semplicemente annoiata, si sentivano sempre gli stessi discorsi: gravidanza di qua, gravidanza di là, guerra, tradimenti ecc... Sembrava di essere finita in uno spettacolo teatrale.
<<AMORE MIO! - gridò in tono sarcastico- SEI PROPRIO UNA POETA! IL TUO TALENTO QUA È SPRECATO!!!>>
La rossa sorrise in modo acido per poi girarsi e andarsene.
<<lo so>> disse facendo schioccando la lingua.
<<È BUONA EDUCAZIONE SALUTARE, TESORO MIO!>> disss sospirando, nessuno aveva conservato un pò di garbo? Tutti sempre così frettolosi e maleducati?
<<Buonanotte e buona visione>> disse ridacchiando mentre si dirigeva verso la sua camera quando urtò contro una figura poco più alta di lei, Juri infatti era in piedi davanti alla ragazza e ora si teneva con sguardo preoccupato il ventre.
<<sta' più attenta!- disse in tono stizzito più che altro per il dolore, era da un pò che la pancia e le cosce le stavano portando uno strano dolore e lei sperava solo che non fosse niente di grave.- la prossima volta guarda dove cammini>> disse in tono più calmo.
Yumi non rispose e continuò a camminare buttando dietro la spalla i suoi ricci rossi, non aveva in antipatia Juri ma non aveva voglia di parlare con nessuno quella sera.
Ichirou immaginò la scena quasi divertito e provò a non ridacchiare, aveva paura di cosa potesse fare Juri da arrabbiata. Sentì che Ryosuke non era con lei, stranamente, ultimamente il suo amico sembrava essere diventato il suo cagnolino... La cosa gli faceva quasi tenerezza, tra l'altro perché Juri avesse scelto Ryosuke lo poteva capire bene, a differenza di molti altri che consideravano quasi azzardata quella scelta, Ryosuke forse non era il guerriero più forte ma era il più veloce e fedele, se anche fosse stato preso non avrebbe mai e poi mai parlato, soprattutto se si trattava di Juri a cui era molto devoto.
Ichirou sentì i passi miti e moderati di Juri allontanarsi, si era tranquillizzata ma aveva ancora dolore alle gambe dato che erano più pesanti del solito, si poteva capire molto della persona in questione dal timbro e dal ritmo dei passi soprattutto se non potevi vedere il viso della persona in questione e soprattutto se hai un udito più sviluppato del normale, ad esempio se avevi un passo svelto e tremolante vuol dire che sei agitato, se il tuo passo è strisciante e lento vuol dire che sei stanco o assonnato... Per lui quello era un grande vantaggio.
A proposito di agitazione, dei passi veloci e tremolanti che sembravano volessero controllarsi, si avvicinarono alla svelta per poi fermarsi di colpo. Probabilmente non si aspettava di trovare un'altra persona lì.
<<Amore mio! -disse rivolto ad Asami, ultimamente vedeva davvero strana la sua amica eppure non capiva cosa potesss turbarla tanto, stava certamente nascondendo qualcosa. Ma cosa?- cos'hai sta sera? Sei agitata!>>
Asami mormorò una mezza imprecazione tra sé e sé, Ichirou finse di non sentire anche se capì alla perfezione cosa volesse dire la ragazza, ora che si era allontana dal palazzo imperiale portare le giuste informazioni a Shin era sempre più difficile soprattutto in quel clima di tensione in cui eri sospetto anche se parlavi con un tono di voce più alto della norma.
Ovviamente non poteva scrivere a Shin, le lettere potevano essere sempre rintracciate e decifrate e la calligrafia poteva essere riconosciuta, no, era troppo rischioso anche solo considerare quell'ipotesi. Doveva assolutamente incontrarlo di persona, aveva aspettato che tutti dormissero per poi provare a sgattaiolare via ma a quanto pare non era l'unica ad essere ancora sveglia eppure non era il turno di Ichirou. Per fortuna non poteva vedere che non indossava la sua uniforme del clan Jimbu, non sapeba se considerare di aver incontrato proprio Ichirou una fortuna o meno.
<<Ciao- iniziò semplicemente con la sua voce delicata, cercando di mantenere la calma e guardandolo- non sono affatto agitata.>>
<<Amore mio, allora hai freddo? Tremavi tutta!>> disse non molto convinto della risposta data dalla ragazza, un pò se lo aspettava, certamente era agitata per qualcosa che nessuno poteva sapere ed era ovvio che avrebbe mentito.
<<un pò, forse.>> disse sospirando e alzando le spalle, avviandosi lentamente verso un'altra uscita. Doveva assolutamente andare.
<<allora dovresti coprirti mh... Credo che un mantello scuro vada proprio bene, no?>> disse ridacchiando, alzandosi e andandosene via con passo lento, lasciando un Alami sconvolta lì, impalata sul posto.
La ragazza era di pietra, sentiva di avere ghiaccio nelle vene, non poteva averla vista. Come l'aveva capito? O aveva semplicemente detto una frase così? Voleva solo darle un consiglio?
Lontano da lì Kyiomi era a girovagare per i giardini del palazzo imperiale, di notte, era all'oscuro di quello che era appena succesos e che stava continuando a succedere ma era più che sicura che stesse andando tutto bene. A differenza di molti altri non era preoccupata o almeno non lo era tanto quanto gli altri, anzi, a dire il vero considerava la minaccia ancora abbastanza lontana e poi preoccuparsi sarebbe stato solo inutile: se dogeva succedere sarebbe successo lo stesso, meglio godersi i bei momenti finché si poteva. No? Forse a parlare così era il suo cuore, forse è vero che in realtà è l'amore a far vivere una donna.
<<sei venuta, finalmente- disse una voce alle sue spalle con aria felice- non potevo più aspettare.>>
La donna dal dolce sguardo triste si girò e incontrò lo sguardo della sua amata Aina, sempre sorridente ma dalle mani un pò arrossate. Probabilmente la stava aspettando da tanto.
Appena la vide non poté contenersi e la baciò con passione, per poi staccarsi e poggiare la fronte su quella dell'altra, sorridendo calorosamente.
<<scusami per averti fatta aspettare...>> mormorò a mezza voce.
<<fa niente, n'è valsa l'attesa.>> rispose la concubina.
Probabilmente entrambe se avessero sentito la loro storia d'amore prima che questa iniziasse avrebbero pensato che era la trama di qualche recita per fanciulli eppure eccole lì, la concubina e la prima moglie. Era ancora più strano come la loro storia d'amore si era evoluta, quando Aina arrivò da Yuma, Kiyomi sentì per la prima volta uno strano sentimento mai provato prima e lo scambiò per gelosia eppure dopo un pò che a lei non infastidiva affatto che Aina toccasse Yuma, che i loro corpi si unissero e che la loro pelle assumesse lo stesso profumo... No... A lei dava fastidio che fosse Yuma a toccare Aina, lo aveva capito prima rispetto all'altra ma aveva provato a reprimere la cosa ma alla fine l'amore aveva ceduto per entrambe. Amore ovviamente segreto e clandestino, che nessuno avrebbe mai dovuto scoprire in particolare Yuma, chissà alle due cosa sarebbe successo se l'avesse mai scoperto. Ormai entrambe sapevano che Yuma non era cattivo ed era molto aperto mentalmente ma in teoria entrambe appartenevano a lui, e poi Yuma ora aveva una posizione sociale non indifferente così come il suo onore. E Yuma avrebbe fatto il possibile per difenderlo.
Kiyomi prese le piccole mani dell'altra e le baciò con tanta dolcezza per poi sorridere.
<<sono così fredde...>> il suo tono era chiaramente dispiaciuto, non aveva intenzione di farla soffrire. Per un pò le massaggiò le mani e rimasero così, in silenzio, il loro amore era così forte che le parole apparivano superflue.
<<lo so-disse Aina, ma doveva ammettere che non le dava fastidio aveva sempre avuto un debole per il ghiaccio.- lo so... Ma non è un problema lo sai...>>
<<vorrei solamente poter essere libera di amare...>> mormorò l'altra con voce triste.
Raramente toccavano quel tassello, era strano a dirsi eppure si, provavano a non pensarci, era faticoso e strano eppure ci stavano riuscendo fino a quel momento.
<<Guarda che ci stiamo amando liberamente adesso>> disse sorridendo l'altra, iniziandola a baciare. Cercava di distrarre la sua amante da quel pensiero eppure si sentiva sotto pressione ed estremamente preoccupata.
Le due donne si sentivano immerse in un'altro mondo dove erano solamente loro due con i loro baci veloci e i loro teneri sorrisi ma in realtà non erano affatto sole. Chou stava osservando le donne in silenzio e con un piccolo sorriso sulle labbra alquanto perfido, sebbene la finestra da dove stava osservando era abbastanza alta, riusciva ancora ben a distinguere le figure aiutata dalle prime luci dell'alba.
<<interessante... Molto interessante>> commentò semplicemente girandosi sui tacchi e trascinare con sé la lunga veste notturna.
Nella penombra risiedeva Shin nel suo studio, solo una piccola luce di una candela quasi spenta faceva capolinio nell'oscurità la cui luce si rifletteva in modo opaco sulle mani scheletriche dell'uomo, una serie di pergamene e il viso su cui vi erano incastonati due occhi stanchi e cerchiati, in quell'ombra fece capolino una figura che lanciò sul tavolo dei fogli in modo brusco.
L'uomo rimase calmo e lesse i fogli con un piccolo sorriso da serpente che si allargava fino alle guance.
<<a quanto pare, abbiamo il nostro assassino, ci servono solo prove adesso.>> disse alzandosi di scatto, facendo spegnere così la candela.
Angolo autrice.
Mi volete uccidere? Mi volete uccidere, aggiornare dopo quasi un mese è una mia specialità ormai, però ora proverò ad aggiornare più in fretta.
Spero vi sia piaciuto, è un capitolo molto importante perché con questo si apre un'altro bellissimo arco narrativo moooolto importante e pieno di sangue ^~^ sangue di chi? Lo saprete presto presto.
Trama--->
Critiche--->
Teorie--->
Shin--->
Chou--->
Aina--->
Kiyomi-->
Ichirou--->
Asami--->
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