#188

Stiles pensava sarebbe morto. In un lampo di mezzo secondo, aveva realizzato che sarebbe morto da lì a qualche attimo e se ne era anche fatto una ragione. 

La strega era davanti a lui, solo due metri scarsi a dividerli e dalle sue mani erano già pronte scintille viola che gli avrebbero sicuramente trafitto il corpo. 

Aveva perso. Sarebbe morto. Era pronto.

Solo che, proprio quando aveva chiuso gli occhi, prima di essere colpito, un ruggito aveva fatto tremare anche il terreno e glieli aveva fatti riaprire di colpo. 

Tra lui e la strega c'era Derek, trasformato, gli occhi rossi e furioso. 

"Ciao, Alpha Hale, finalmente sei tornato a casa" gli dice la strega, senza però smettere di puntargli addosso le mani. 

Stiles non si muove, resta immobile dietro Derek. Derek ch enon vede da due anni e che ora è lì, a difenderlo, a difendere il loro branco come ha sempre fatto. 

"Lasciali stare, veditela con me, Sybil!" 

Stiles sussulta. Derek conosce il suo nome? Perché?

"Lasciali o lascialo stare, Hale?" chiede la donna e Stiles non capisce. Derek ringhia di nuovo fortissimo. 

"Ricordi ancora qual è la mia capacità migliore, piccolo Hale?" chiede ancora la donna. Derek fa un passo avanti, ma non attacca. 

"Io ora vorrei tanto uccidere quel piccolo umano che stai difendendo. Mi ha sfigurata lui, sai? Con quelle due erbette!" 

Stiles stringe i pugni arrabbiato. Sì, l'ha sfigurata lui, mentre quella stronza stava per attaccare Jackson alle spalle! 

"Hai ragione, piccolo Hale, è proprio un ragazzino avventato."

Cosa? Derek non ha detto nulla. 

La donna continua a parlare. Stiles vede Derek tremare letteralmente per la rabbia. 

"Povero piccolo. Te ne sei andato in giro per il mondo per due anni, pensando di farlo per il suo bene e invece lui quasi si fa ammazzare da me."

Il bene di chi? Stiles è sempre più confuso. La donna fa due passi ed è di fronte a Derek che si sposta impercettibilmente a destra, coprendo totalmente Stiles. 

"Tu fai un altro passo e io ti apro la gola" la minaccia, ma lei ghigna. 

"Credo che ucciderò entrambi. Lui per avermi sfidata ora e te per avermi sfidata quando avevi sedici anni e volevi fare l'eroe per la tua sorellina. Volevo una figlia e non me l'hai lasciata prendere. Ucciderò te e quel tenero ragazzo, così finalmente potrete stare sempre insieme. Questo è quello che ho letto nelle vostre menti, sai? Che vi amate. Bene, preparatevi a vivere l'eternità del vostro amore!" 

Appena la donna si lancia su Derek, lui, sicuramente già pronto, la afferra e la lancia via lontano, balzando poi subito su di lei. Stiles vorrebbe fare qualcosa, qualsiasi cosa, ma ha finito le scorte di Deaton e non ha nemmeno una mazza da baseball. 

Sente i ringhi di Derek e le risate di lei che gli fanno venire i brividi dietro la nuca. 

"Hale, stai lottando con me o stai pensando a come tenere d'occhio il tuo compagno?!" urla la donna. Stiles la vede alzare le mani al cielo e una luce viola la avvolge. La donna lo ignora, puntando solo Derek. 

Stiles urla, urla un NO con tutta la forza che ha dentro, e un'onda blu sembra uscire dal suo corpo e abbattersi sulla donna. 

La strega cade a peso morto, con gli occhi sbarrati e Stiles vede tutto nero. 

"Ehi, fratello!" 

Quello è sicuramente Scott e Stiles è sicuramente sdraiato su qualcosa di morbido. Apre gli occhi, continuando a stringere la mano di suo fratello. 

"Come stai?" chiede e Scott sorride. 

"Il branco sta benone, eravamo tutto k.o., ma ci siamo ripresi. Tu come ti senti?" 

Stiles annuisce e cerca di mettersi a sedere, appoggiandosi alla spalliera del letto. 

"Credo di stare bene, ma non so cosa sia successo."

Scott sorride ancora, togliendogli una ciocca di capelli dalla fronte. "Sei un druido a tutti gli effetti, ora. Si è attivata la loro magia dentro di te e hai sconfitto la strega."

Stiles strabuzza gli occhi. "Oddio, sono il tuo druido?" 

"No, non il mio" risponde Scott alzandosi. Stiles vede Derek appoggiato al davanzale. "Sei il suo druido" e gli fa un occhiolino uscendo dalla stanza. 

Derek si avvicina al letto, ignorando la sedia, ma sedendosi sul letto di fianco a Stiles che continua a guardarlo sotto shock. 

Derek gli prende il polso sinistro e glielo gira, in modo da mostrarne l'interno. Il cuore di Stiles perde un battito, poi comincia a battere freneticamente. Sulla sua pelle c'è un simbolo chiaro, come fosse una vena, sotto pelle. Solo che ha una forma troppo innaturale. La trischele di Derek. 

"Come è possibile?" 

Derek passa un polpastrello sul simbolo. "La tua magia si è attivata per difendere la mia vita e io sono un alpha" spiega. 

"Ma prima che arrivassi, ho cercato anche di difendere Scott e gli altri."

"Forse non eri motivato allo stesso modo."

Stiles ripensa alla strega e alla terrorizzante paura che aveva avuto quando l'aveva vista puntare Derek. No, non era motivato allo stesso modo. 

"Anche tu sei venuto a difendere me" dice e Derek abbassa lo sguardo. 

"Cosa vuoi sapere?" chiede. 

Stiles prende un respiro. "Davvero leggeva nel pensiero?" 

Derek annuisce. 

"Ed è possibile che abbia letto male?" 

Derek sbuffa un sorriso. "Direi di no" ammette. 

Stiles si sposta un po' facendo più spazio sul letto. 

"Ho ancora bisogno di riposare, ti stendi con me?" chiede. 

Derek scalcia via le scarpe e si stende al suo fianco. Stiles appoggia la testa sul suo petto. 

"Ora dormo, ma poi parliamo?" 

Derek gli bacia la fronte e annuisce. 

"Non vai via, vero?" chiede ancora. 

"No, non vado da nessuna parte." 



La parola era "MONDO". 

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