#187
Stiles non sa perché è lì. Sì, okay, lo sa, ma in realtà non dovrebbe esserci.
Ha messo piede in quel ristorante con Lydia (che, per inciso, lo sta punzecchiando da quando lui le ha chiesto di accompagnarlo) e ora gli stanno sudando le mani.
Il Blue Moon ha aperto solo da una settimana lì a New York e Stiles ha già resistito troppi giorni prima di metterci piede. Lo chef, il famosissimo Derek Hale, ha deciso di aprire prorpio lì il suo decimo ristorante stellato e l'inaugurazione è stato uno degli eventi mondani più attesi dell'ultimo anno, lì in città. C'erano tantissime star del cinema, della musica; Stiles ha seguito tutto l'evento sui social ed è quasi caduto dal divano quando, sul tappeto all'ingresso, ha fatto la sua comparsa Derek. Non che non lo avesse visto prima di quel giorno, dato che l'uomo è spesso sui giornali e in televisione, ma quella sera sembrava ancora più bello. In quel momento aveva deciso che avrebbe mangiato lì e aveva chiamato Lydia. La ragazza gli aveva semplicemente detto "Farò finta che tu non mi abbia detto per anni di averlo dimenticato e ti accompagnerò a riconquistarlo".
Quindi ora è lì, nel suo abito elegante, di fronte a Lydia che risplende in un abito lungo azzurro e sta osservando il piatto che ha davanti. Ricorda vagamente cosa ha ordinato, per quanto era agitato, ma quello è sicuramente salmone.
"Questo cibo è divino" dice la ragazza, assaggiando il suo piatto.
Stiles non ha nemmeno bisogno di assaggiare, lo sa già. Derek cucinava divinamente anche a tredici anni, quando Stiles era solo a casa e andava a fargli compagnia per cena.
Non vede Derek da sedici anni, ma lo sa che risentirà quei sapori, risentirà l'amore che lui ci metteva nei piatti e se ne è accorto mettendo piede lì dentro. Il locale grida il suo nome, anche se non c'è nemmeno una sua foto. Il colore che prevale è il rosso, che forse sarebbe poco adatto in un ambiente che dovrebbe essere conviviale e tranquillo, ma che è il colore preferito di Derek. C'è il suo marchio, la trischele della famiglia Hale, e i dettagli sono in legno chiaro, che contrasta nettamente col rosso fuoco.
"Stiles, sveglia!" Lydia gli sventola una mano davanti agli occhi e Stiles comincia a mangiare.
"Porco cazzo!" esclama, dopo il primo boccone. Quello si che è un vero salmone. Anche se non sa minimamente come sia stato preparato.
Sta bevendo un sorso di vino, quando un cameriere si avvicina al tavolo.
"Come va, signor Stilinski?" chiede, sorridendo.
Stiles ha speranto invano di non essere riconosciuto, ma già all'entrata, una ragazza bionda gli aveva fatto un enorme sorriso, chiamandolo per nome.
Se Derek è diventato famoso nel mondo culinario, a lui è successa la stessa cosa in quello informatico. La sua app di incontri ormai è scaricata migliaia di volte al giorno, in tutto il mondo e ha una specie di impero che si espande ora dopo ora.
"Tutto benissimo, la ringrazio. Faccia i miei complimenti allo chef" dice, pentendosene subito dopo.
"Sono sicuro che chef Hale sarà felice di sapere che lei ha scelto il Blue Moon, verrà personalmente a salutarla" e se ne va.
Stiles lancia un'occhiataccia a Lydia che non tenta nemmeno di nascondere il suo ghigno.
"Stiles, lo sappiamo che sei venuto qui per incontrarlo e che hai messo quel vestito perchè ti fascia alla perfezione. Quindi, mangia e poi incontralo."
Stiles abbassa la testa nel piatto, non vincerà mai contro di lei.
Dopo altre quattro portate di cibo sceso direttamente dal cielo, Stiles è più rilassato (merito sicuramente del vino che è cambiato a seconda delle portate) e sta chiacchierando con Lydia di Scott e di quanto sia agitato per il suo primo figlio.
"Ieri mi ha chiamato per chiedermi se fosse meglio partorire in piscina o su un letto! Come se io avessi una vagina!" dice, ridendo e facendo ridere la sua amica. Amica che si irrigidisce, fa due colpetti di tosse e che lo fa stranire.
"Lyds? Tutto ok-" ma viene interrotto dal dolce che gli viene posto davanti.
Un quadro, non un dolce. Ci sono colori, fiori che decorano il piatto. Stiles è totalmente incantato da quella che sembra una sfera di vetro trasparente che racchiude chissà cosa, ma che è semplicemente magnifica.
"Sfera all'acqua di rose, su un letto di cioccolato bianco aromatizzato alla cannella, ripiena di mousse di cioccolato al peperoncino."
Stiles non avrebbe nemmeno bisogno di alzare la testa per sapere chi è stato a portargli il piatto. La sua voce la riconoscerebbe anche se fossero passati il doppio degli anni.
"Salve, chef Hale" saluta, sorridendo e guardandolo negli occhi. I suoi meravigliosi occhi verdi.
"Ciao, Stiles" ricambia. "Ciao, Lydia. Spero sia stato tutto di vostro gradimento. Per il dolce ho scelto io per voi."
"Derek era tutto buonissimo. Complimenti, davvero" risponde la ragazza, dato che Stiles è troppo incantato da quella divisa nera con cuciture rosse che avvolge Derek come una seconda pelle.
"Grazie, ne sono felice. Vi lascio mangiare, allora" dice, continuando a sorridere e si allontana.
Lydia sventola di nuovo una mano. "Stiles, stai quasi sbavando, contieniti."
"Hai visto quanto cavolo è sexy?" chiede, con gli occhi ancora puntati sulla schiena di Derek, che sta tornando in cucina.
"Sì, ho visto, ho visto. Così come ho visto che siamo venuti qui pe rlui e che non gli hai detto nulla oltre un misero Salve!"
"Lyds, è Derek!" dice, come se quella fosse una spiegazione logica.
Ma è così, è Derek. La sua cotta da quando ha capito cosa significasse avere una cotta. Il suo primo bacio, la sua prima volta e il primo che gli ha spezzato il cuore, lasciandolo a sedici anni, trasferendosi a New York.
La ragazza alza gli occhi al clielo, poi si concentra sul dolce e Stiles la imita.
Finiscono di mangiare e il ragazzo, pienamente soddisfatto per il cibo, chiede il conto.
"Signor Stilinski, chef Hale mi ha detto che siete stati suoi ospiti" spiega il cameriere. Stiles, come suo solito, rimane imbambolato ed è Lydia a rispondere e a guidarlo fuori dal locale.
"Chiamami un taxi" dice la ragazza, una volta fuori.
"Lyds, sei ubriaca? Siamo venuti con la mia auto, ora ce la portano."
"Io vado a casa, tu aspetti che chiuda il locale e che Derek esca da lì dentro."
"Cosa?" chiede, shockato, ma Lydia è inamovibile.
Stiles passa un'ora ad imprecare contro la sua amica, da solo, sul marciapiede di fronte al locale, sperando almeno che Derek lo veda quando esce. E sembra che la fortuna giri dalla sua parte, perché, appena l'uomo esce dal locale, circondato da altri ragazzi e ragazze, lo vede e si apre in un sorriso mozzafiato. Stiles lo vede salutare gli altri, abbracciare qualcuno e poi lo vede attraversare la strada.
"Mi hai davvero dato del lei, prima?" chiede, prendendosi gioco di lui. Stiles sbuffa.
"Beh, è tanto che non ci vediamo, ora sei ricco e famoso, magari nemmeno ricordavi chi fossi. Sai, sei andato via senza salutare, molti anni fa."
Derek alza gli occhi al cielo, ancora sorridendo. "Già, scusa per quello, sono stato un vero stronzo, ma avevo paura di una relazione a distanza. Pensavo ci avrebbe fatto troppo male."
Stiles incrocia le braccia sul petto. "Ah, quindi sei stato bene."
"No" ammette l'altro. "Proprio uno schifo."
Stiles rimane in silenzio, a guardarlo negli occhi, il sorriso diDerek non sparisce.
"Anch elei ora è ricco e famoso, signor Stilinski" lo prende in giro. Ci riesce ancora dopo tutti quegli anni e a Stiles si scioglie un po' il cuore. "Ti va di bere qualcosa con me?" aggiunge Derek.
"Credo che tu mi abbia fatto già bere abbastanza, che ne dici di una passeggiata?" chiede.
"Mh" ci pensa Derek. "Sono le due di notte e fa freddo. Ti va di passeggiare a casa mia?"
Stiles scoppia a ridere. "Hale, sei sempre pessimo con queste cose, sai?"
Derek sembra arrossire, poi gli passa un braccio intorno alle spalle. "Dai, vieni, la tua auto la riprendi domattina."
"E chi ti dice che io passerò la notte da te?" chiede Stiles.
"Stiles, hai sbavato più per me che per il mio dolce pluri premiato!" risponde Derek, ridendo sonoramente.
Stiles si bea di quel suono, di quel calore che lo avvolge e lo segue. Lo seguirebbe ovunque, come sempre.
La parola era "SALMONE".
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