#177

"Erica, ho detto no."

"Derek, ma così non puoi andare avanti."

"E invece si e lo farò. Smettila!"

"Smettere cosa? Di dirti che stai facendo una cazzata? No, non lo farò e te lo ricorderò ogni singolo giorno!"

"Cosa dovrei fare? Dai, illuminami!"

"Fermarlo, Der. Dirgli quello che hai detto ieri sera a me. Non puoi permetterlo!" 

"Erica, ormai è troppo tardi. Ti ho detto anche questo ieri."

"No, non lo è, ti prego. Datti una possibilità, non puoi vivere col rimpianto!"

"Non voglio rovinargli la vita. Di nuovo."

"La prima volta non l'hai fatto e non lo farai ora."

Stiles si appoggia di fianco alla porta socchiusa, mentre due camerieri gli passano di fianco, diretti nella sala. Stava solo andando in bagno, ma le voci di Erica e di Derek (soprattutto quella di Derek) provenienti da guardaroba, lo avevano costretto a fermarsi. Sì, sta origliando e sa che non si fa, ma è quasi sicuro che quel discorso gli interessi, quindi continua ad ascoltare.

"Der, lo so che è stato male, ma poi si è laureato, è andato dall'altra parte del paese e forse stando con te non l'avrebbe mai fatto. Gli hai fatto bene, anche se hai fatto male ad entrambi, ma ora è diverso!"

"Cosa sarebbe diverso?!" 

"Il fatto che si sta fottutamente sposando e che ti ama ancora!"

"Non dire stronzate, Stiles non mi ama più!"

A Stiles si stringe lo stomaco. Derek ha ringhiato quella frase tra i denti, ma il ragazzo ha potuto sentire un dolore acuto, come se fosse stato lui stesso a dirla. 

"Fattelo dire da lui, allora!" 

Grida la ragazza e spalanca la porta. Stiles cerca di nascondersi, la lei gli afferra il polso e lo spinge nella stanza, di fronte a Derek. 

"Io me ne vado, parlate e fatelo bene, porca puttana!" ed esce chiudendosi la porta alle spalle. 

Derek si passa le mani nei capelli. "Scusala, non so cosa le sia preso, saranno gli ormoni della gravidanza."

Stiles sa che è sempre stato quello più coraggioso tra i due. "Stavo origliando" ammette. 

Derek ora si sppoggia contro un bancone, a testa bassa. "Mi dispiace anche per questo, allora. Non dovevi ascoltare."

"Ah, non dovevo sapere che mi hai lasciato cinque anni fa perché credevi di farlo per il mio bene?" Stiles urla, è furioso. 

"Stiles, sei andato avanti, non pensiamo a quallo che è succ-"

"Avanti? Derek, porco cazzo, ma non lo senti il mio cuore? Non l'hai sentito appena sei arrivato a questa fottutissima cena prematrimoniale?!" 

Derek annuisce. "certo che l'ho sentito, ma stai comunque per sposarti con lui e io non voglio rovinarti la vita di nuovo." 

Stiles gli si avvicina. "Erica ha sempre ragione sia per quanto riguarda me, sia quando ti dà dell'idiota."

Derek ora lo guarda, sguardo interrogativo. 

"Sì, Derek, mi ha fatto bene l'essere lasciato, ma ciò non implica che io abbia mai smesso di amarti. E nemmeno tu hai mai smesso!" 

"No, hai ragione..."

"Chiedimelo" sussurra ora Stiles, per poi continuare con tono più sicuro. "Sìì coraggioso e chiedimelo, Derek."

Derek fa qualche passo avanti, è a pochi centimetri e gli prende il viso tra le mani. 

"Non sposarti. Ti prego, non sposarti domani."

Stiles gli allaccia di slancio le braccia intorno al collo, liberando le lacrime trattenute. 

"Mi starai vicino?" chiede. E non sa se intende quando darà l'annuncio, quando lascerà Carl o se per tutta la vita. Forse tutte. E forse Derek ha capito. 

"Ti sarà vicino sempre, da questo momento fino a quando non sarai tu a scacciarmi."



La parola era "CAMERIERI". 

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