#158
"Quindi, direi che Scott e Isaac dovranno appostarsi nella riserv- Stiles, ascolti?"
Stiles lascia perdere il tubetto di maionese che non riesce ad aprire e rivolge lo sguardo a Derek. Sono al loft per decidere come circondare una strega, ma Lydia ha portato pizze e patatine per tutti e lui ha davvero fame.
"Sì, Sourwolf" risponde e Derek riprende a descrivere il piano.
"Dicevo, Scott, tu con Isaac perlustrate quella zona, soprattutto intorno alla villa, okay?"
Scott annuisce, la pizza tra i denti.
"Lydia, tu puoi passare la notte qui e continuare con le ricerche?" chiede l'alpha alla ragazza.
"Sì, ho già avvisato mia mamma."
"Bene, io andrò dalle parti del Nemet- STILES!"
Stiles sobbalza ancora. Okay, si era di nuovo distratto con la maionese, ma quel tubetto sembrava sigillato con del ferro fuso!
"Ascolto, ascolto..." risponde, senza alzare lo sguardo, ma scattando appena sente un calcio sotto il tavolo. Lydia gli ha appena fracassato uno stico con i tacchi.
"OKAY! ASCOLTO!" dice arrabbiato.
"La strega vuole uccidere l'umano del branco, te lo ricordi?" chiede Derek retorico.
"Sì, ma voi mi proteggerete e io devo starmene fermo senza fare niente!" risponde Stiles con lo stesso tono. Non è proprio d'accordo. Quella strega lo ha minacciato e lui deve fare la donzella in pericolo rinchiusa nella torre? Ovvio che non ascolta il grande alpha del cazzo!
Derek sbuffa, ma lo ignora. Stiles riabbassa lo sguardo sul tubetto.
"Dicevo: io starò al Nemeton e vi avviserò se mai dovesse presentarsi. Porto con me la trappola di Deaton, sperando funzion-"
Cazzo.
Stiles alza lentamente lo sguardo su Derek, di fronte a lui.
"Scusa?" dice con tono basso, mentre vede Isaac nascondere una risata e Scott portarsi le mani davanti, a nascondersi.
"STILES!" urla Derek, illuminando gli occhi di rosso.
"Ehi, è colpa di questo coso che non si apriva!" cerca di giustificarsi Stiles, cercando di non ridere per la maionese che è schizzata dal tubetto diritta sulla barba di Derek.
"Io ti uccido, così la strega andrà via!" urla ancora l'Alpha.
"Dai, Derek, tieni" gli passa un tovagliolo, "è solo maionese".
Derek non accetta l'offerta, ma si alza e va in bagno.
"Stiles, se continui, ti uccide davvero" gli dice Lydia.
"Così non avrà più problemi con gente che vuole uccidermi!" sbotta Stiles, prendendosela anche con loro e andando in camera di Derek, chiudendosi a chiave.
Resta lì un po', fino a quando qualcuno bussa sulla porta.
"Lydia, va' via!"
"Non sono Lydia e quella è camera mia."
Stiles si alza e apre. "Non è colpa mia se hai una sola camera e in bagno c'eri tu!" gli dice, risedendosi sul letto. Derek si siede al suo fianco.
"Hai finito di fare l'idiota?" chiede.
"Non sto facendo l'idiota. Non ti ho buttato la maionese addosso di proposito!"
"Non mi riferisco a quello" risponde Derek con tono paziente.
"E a cosa?"
"A quello che hai detto a Lydia."
"Non è la verità? Se mi uccidi, ti libererai di tanti problemi! Sono quello debole da uccidere!"
Derek prende un respiro, sembra più spazientito. Porta un dito sotto il mento di Stiles, spingendolo a guardarlo.
"Mi ascolti?" chiede e Stiles annuisce. "Sai perchè attaccano sempre te?"
"Perché sono facile da uccidere."
"No. Attaccano te perché così sarebbe più facile uccidere tutti noi."
Stiles corruccia lo sguardo, interrogativo. "In che senso?"
"Nel senso che indebolirebbe tutti noi la tua morte. Scott è tuo fratello, sarebbe distrutto. Lydia allo stesso modo. Isaac ti è molto legato, anche se ti prende molto in giro."
"E tu?" chiede, abbassando lo sguardo.
"Sai cosa succede ad un Alpha se perde un membro del branco, è successo con Erica e Boyd."
Stiles annuisce. "Ma loro li avevi trasformati. Io sono umano."
"Ma sei un membro del mio branco."
"Derek, i libri dicono che se muore l'umano di un branco, i membri ne soffrono come umani, non come lupi. Non come è successo con loro due."
Derek sposta la mano dal suo mento alla sua guancia. Stiles sa di essere arrossito oltre ogni limite. Cosa sta succedendo?
"Io ne soffrirei come un lupo, Stiles. Quindi vedi di startene chiuso qui, mentre uccido chi vuole ucciderti, okay?"
Stiles vorrebbe rispondere, fare domande, ma non ci riesce. Gli è andato in tilt il cervello. Derek si alza, gli tende una mano. "Non vuoi finire quelle patatine con la maionese che è sopravvissuta?" chiede, sorridendo.
Stiles accetta la sua mano e lo segue. Fa per sciogliere la presa quando arrivano dagli altri, ma Derek intreccia le dita alle sue.
La parola era "MAIONESE". Liberamente ispirata da @
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