#103
Sono sicuramente le sette. Derek sente Stiles trafficare con qualcosa in bagno, probabilmente lo spazzolino che tiene nel suo armadietto dato che "ormai dormo spesso qui, ho bisogno di lavarmi i denti prima di andare a lavoro!".
Ora sente l'acqua del lavandino, poi Stiles imprecare mentre, probabilmente, sbatte come suo solito nella maniglia, mentre esce dal bagno. Sente i suoi passi nella stanza e apre gli occhi. Infatti il ragazzo è di fronte allo specchio in una posizione contorta, mentre cerca di afferrare qualcosa dal colletto della maglia, sul collo.
"Cosa diavolo stai facendo?"
"Ben svegliato Sourwolf! Questa maglia ha un'etichetta che mi graffia!"
"Quella maglia è mia."
"Dettagli! Ma la tagli?"
Stiles si siede sul letto di fianco a lui, passandogli le forbici. Derek si alza quel tanto per poter compiere l'operazione, poi si risdraia.
"Vorrei fare il nulla come te! E invece mi tocca andare a lavoro!"
"Io sono ricco" lo prende in giro il mannaro.
Stiles sbuffa.
"Vabè, io vado che sono già in ritardo. Stasera viene tutto il branco, poi io dormo a casa mia, che papà ha detto che ormai sono sempre qui."
Derek annuisce, ancora assonnato.
"Vado, ciao Der!" e Stiles gli schiocca un bacio a stampo sulel labbra, uscendo dalla stanza.
Solo che due secondi dopo e di nuovo lì. Guance rosse, occhi sbarrati e balbetta.
"io...tu...cioè..."
"Mi hai baciato" lo aiuta Derek , sorridendo scherzoso.
"Ma...ma perché?"
Derek ora ride.
"Dormi qui tutte le sere abbracciato a me, hai il tuo spazzolino nel mio bagno e i tuoi vestiti occupano più della metà del mio armadio. Hai arredato tu questo posto e a Natale ti ho regalato un anello. Ti stupisci se mi baci?"
Stiles gonfia le guance indispettito.
"E perché non l'hai fatto tu prima?!"
"Per farti accettare il fatto che mi ami e che già ti comporti come se fossi il mio ragazzo in modo del tutto naturale."
Stiles, di tutta risposta, si avvicina, si risiede sul letto e si avvicina a un centimetro dalla sua faccia.
"Dammi un bacio vero, Sourwolf!"
Derek gli passa una mano dietro la nuca e fa scontrare le loro labbra, fa incontrare le loro lingue. Anche i loro corpi si incontrano, si conoscono, si scoprono.
E Stiles fa molto, molto tardi al lavoro.
LA parola era "ETICHETTA".
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