#247

Derek è seduto su quella sedia scomoda da almeno un'ora. Stiles sarebbe dovuto atterrare almeno un'ora fa, ma il mal tempo sta ritardando l'atterraggio e la presenza di Scott non aiuta a far passare il tempo. 

"Der-" 

"Scott, se continui a mettermi ansia, giuro che ti apro la gola. Stiles atterrerà, non ci saranno danni ed è una cosa totalmente normale. Smettila." 

Nemmeno sa perché diavolo ha voluto seguirlo. Okay che Stiles manca da due settimane, che è stato fuori per lavoro, ma si sarebbero potuti vedere anche dopo e lui si sarebbe risparmiato quella puzza di agitazione e il suo tremolio. 

Sta proprio quasi per ringhiargli di smettere di muovere la gamba, che la voce in filodiffusione annuncia che l'aereo di Stiles è in fase di atterraggio, quindi mancano al massimo dieci minuti. Si alzano, per andare nella sezione degli sbarchi e rimangono in piedi davanti alle porte scorrevoli. 

"Dimmi che non vi salterete addosso come vostro solito, però" lo prende in giro Scott, con una spallata. Derek si limita a guardarlo male, poi però si volta di scatto verso le porte, perché l'odore di Stiles gli ha invaso le narici. 

E infatti lui è lì, che si guarda intorno, il sorriso sulle labbra. 

"FRATELLO! SIAMO QUI!" grida Scott e Derek vorrebbe ucciderlo perché gli ha praticamente fracassato i timpani, ma in un attimo smette di pensarci. Appena Stiles si volta nella loro direzione e li vede, i suoi occhi sono subito su Derek, i loro sguardi si incontrano e sorride come fa solo con lui. Così luminoso, felice, rilassato. E Derek si sente allo stesso modo. 

Stiles avanza veloce e, come se nessun'altro fosse lì, lascia andare il trolley, prende la rincorsa e Derek è pronto ad accoglierlo tra le braccia. Stiles gli avvolge le gambe intorno ai fianchi, le braccia intorno al collo e il mondo smette di esistere. C'è solo Stiles, lì, i suoi occhi, il suo sorriso e le loro fronti che si toccano. 

"Ciao, amore mio" sussurra, senza mai smettere di sorridere e Derek sa che il suo lupo sta praticamente scodinzolando di felicità. Gli è mancato da morire, così come gli manca ogni volta che sono lontani. 

"Ciao, bellissimo" ricambia, sorreggendolo e poi, finalmente, lo bacia. Risentire il sapore di Stiles dopo tutto quel tempo è estasiante. Le sue labbra, la sua lingua, il peso del suo corpo addosso, sono le sensazioni più belle che Derek abbia mai provato. 

A nessuno dei due importa che sono nel bel mezzo di un aeroporto pieno di gente, che si stanno baciando famelici, ma ne hanno bisogno. Quello è il loro modo di appartenersi, devono sentirsi sulla pelle. 

Derek sa che ha infilato una mano sotto la felpa di Stiles, che gli sta stringendo un fianco, che se lo sta spingendo contro e che l'altro è notevolmente eccitato, ma non si frena, quelle reazioni lo fanno andare fuori di testa. Stiles è sempre sempre così reattivo ai suoi tocchi e la sua pelle è sempre calda, setosa. Derek lo sente oscillare il bacino, anche lui totalmente fuori controllo, e sente la sua erezione premergli contro lo stomaco. Interrompe il bacio solo per fargli riprendere fiato, ma continua a guardarlo. Stiles ha il fiato corto, le labbra rosse e gonfie, le pupille dilatate. E Derek non è sicuramente in condizioni migliori. 

"Ragazzi, cavolo! Siete sposati da cinque anni e ancora fate queste cose in pubblico?" ringhia tra i denti Scott, al loro fianco. Derek si volta giusto un attimo a guardarlo, ha recuperato il trolley e ha le guance rosse. Stiles, ancora tra le sue braccia, scoppia a ridere, affondando il viso contro il suo collo. 

"Scottino, proprio perché stiamo insieme da tanti anni, avresti dovuto saperlo!" risponde suo marito, ridendo. Derek lo stringe ancora un po', schioccandogli un bacio contro il collo. 

"Io lo avevo avvertito, ma è voluto venire lo stesso e non capisco perché." 

Scott sbuffa. "Beh, forse perché non vedevo l'ora di dire a mio fratello, anzi a tutti e due i miei fratelli, che Isaac ed io abbiamo ottenuto l'adozione?!" 

Stiles scende di scatto dalle braccia di Derek che lo lascia andare e si fionda su Scott, abbracciandolo, mentre sta già piangendo. 

"SCOTTINO SONO FELICISSIMO PER VOI!" grida e Scott scoppia a ridere. "Non vedo l'ora di diventare zio!" e tira Derek epr un braccio, coinvolgendolo nell'abbraccio. Scott racconta tutti i dettagli, di Isaac che è terrorizzato e che sarà un maschietto, si chiama Loius. Si salutano quando arrivano in città, promettendosi di vedersi quella sera. 

Quando entrano in casa, Derek si tira di nuovo contro suo marito, sfilandogli subito la felpa. 

"Quanto tempo abbiamo?" ansima Stiles, mentre Derek gli vezzeggia il collo. Non riesce a togliergli le mani di dosso, come è sempre stato. 

"Simon è all'asilo fino alle quattro. Quindi abbiamo cinque ore. Ti bastano?" 

"Tu non mi basti mai" è la risposta di Stiles che, con sguardo malizioso, porta le mani alla sua cintura e la apre piano, senza staccare gli occhi dai suoi. 

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