#244


Stiles non sa cosa gli sta succedendo. Cioè, lo sa, ma così è troppo. 

Sono due mesi che tra lui e Derek è iniziata quella qualsiasi cosa sia. Non sa come definirla, ma sa che andare a letto con Derek è la sensazione più sconvolgente che ha provato nella sua breve vita. 

Derek lo sa prendere nel modo giusto, in ogni senso. Lui è autoritario, gentile, sa usare le parole giuste. E tutto eccita Stiles oltre ogni misura, in ogni momento, anche in quelli inopportuni. Come in quel momento. 

Si trova da Derek, al loft, con lui e Peter. C'è qualcosa che non va nel Nemeton, stanno cercando di capirlo dai vecchi libri di Talia, mentre gli altri sono in giro per perlustrare la zona. Lui e Derek sono seduti sul divano, mentre Peter è in piedi di fronte alla vetrata con un librone tra le mani. Sono tutti in silenzio, concentrati sulla lettura e Stiles si concede di guardare Derek. Ha il profilo duro, concentrato, la mascella scolpita, quel filo di barba perfetto. Stiles sa che dovrebbe smetterla di guardarlo, che così la situazione degenererà in fretta, ma non ci riesce. Si muove sul divano, per trovare una posizione più comoda, perché qualcosa nei suoi jeans si sta smuovendo e vede Derek allargare le narici, senza distogliere lo sguardo dal libro e poi alzare un sopracciglio. 

Non si muove, nemmeno lo guarda, ma Stiles si sente andare a fuoco ancora di più. Sente la propria erezione crescere lentamente e alza i piedi sul divano, allungando le gambe fino a raggiungere le ginocchia di Derek che, ancora senza guardarlo, alza i gomiti dalle ginocchia, permettendogli di allungarsi, per poi tornare a leggere il libro. 

Stiles sente la consistenza delle sue cosce sotto di sé, le immagina nude, muscolose, coperte da peli e il cervello comincia a non lavorare come dovrebbe. Struscia un piede proprio all'altezza del cavallo dei jeans del mannaro, come fosse un movimento casuale, ma non lo è. E Derek lo sa benissimo. 

Stiles vede il suo sguardo girarsi su di lui, severo, e lampeggiare brevemente di rosso, per poi tornare alla sua lettura. Quel gesto che avrebbe dovuto ammonirlo, eccita Stiles ancora di più e si appoggia una mano sul pacco, senza muoverla, sperando di ricevere un minimo di sollievo. Ma non è così, soprattutto perché Derek si volta ancora, ora gli occhi sono fissi sul rosso. 

"Fa' il bravo" lo redarguisce, guardando poi la mano di Stiles che, per quanto possa voler essere bravo per lui, non vuole obbedire. Proprio no. Stringe una mano attorno alla propria erezione stretta nei pantaloni, mettendola così in mostra agli occhi di Derek. La muove impercettibilmente su e giù, con gli occhi in quelli di Derek. 

"Stiles" sussurra ancora, il tono roco, quasi un ringhio. 

"Il tuo compagno sembra molto bisognoso" è la voce di Peter che interrompe il loro contatto visivo. "E anche esibizionista" conclude Peter, chiudendo il libro, ma senza muoversi, incrociando le braccia al petto. 

Stiles nemmeno sapeva prima di quel momento che una situazione del genere avrebbe potuto eccitarlo in quel modo. Il tono di Peter, il fatto che sia lì e la presenza di Derek gli stanno dando alla testa. 

"Der..." geme quasi, con tono di preghiera. 

Stiles vede Derek prendere un respiro profondo, prima di sporgersi per appoggiare il libro sul tavolino di fronte a loro e girarsi a guardarlo. 

"Cosa succede?" chiede il più grande con tono accondiscendente. 

"Non lo so" risponde Stiles. Sa di avere un tono disperato e piagnucoloso, ma è così che si sente. "Non lo so, Der, io..." 

"Sei eccitato" lo aiuta Derek e annuisce. "E ti eccita anche che ci sia Peter qui?" Stiles si ritrova ad annuire ancora, sconvolto da se stesso. 

"Okay" continua Derek con lo stesso tono. "Mettiti seduto." 

Stiles si spaventa, pensa che Derek voglia mandarlo via, che lo creda un pazzo. Si mette a sedere di scatto, ma poi sente una sua mano sulla guancia, in un gesto tenero e amorevole. "Va tutto bene" lo rassicura. "Posso prendermi cura di te mentre lui ci guarda?" 

Stiles annuisce, facendo quasi le fusa contro quella mano grande e calda, sporgendosi perché ha bisogno di essere baciato, di sentire Derek. 

"Aspetta" lo ferma l'uomo, poi si gira verso Peter che è ancora fermo lì, nella stessa posizione. 

"Sei d'accordo?" chiede e Stiles si ritrova a sperare con tutto se stesso che Peter possa rispondere sì. 

"Solo se Stiles mi dice cosa vuole che faccia" risponde l'uomo e Stiles lo guarda negli occhi, poi osserva tutto il suo corpo statuario. In quella famiglia sembrano essere tutti perfetti. 

"Io..." comincia, balbettando. 

"Digli cosa vuoi, Stiles. Lo so che sei bravissimo" Derek glielo sussurra contro l'orecchio, sfiorandolo col naso. 

"Io voglio che guardi Der che-che si prende cura di me. Che-che ti ecciti guardandomi e che-che mi desideri" sputa fuori, arrossendo. 

"E poi?" sussurra ancora Derek che ora gli sta leccando il collo. "Non vuoi vedere se si eccita?" 

Stiles annuisce, guardando ancora Peter. "Sì, voglio vederlo." 

E Peter non risponde, ma posa il libro e si avvicina di qualche passo, mentre si sbottona i pantaloni. Stiles lo vede infilarci una mano dentro, per poi tirarne fuori il suo membro semieretto. 

"Allora potete cominciare" dice, cominciando a segarsi piano. 

E Stiles si concentra totalmente su Derek, che gli sta mordendo un lobo e che ha infilato una mano sotto la sua felpa. Vuole sentirlo, vuole venire, sta per esplodere. 

"Shhh" lo blocca Derek, prendendogli i polsi. "Spogliati cucciolo e siediti al centro del divano. Ti va?" 

Stiles annuisce, cominciando a sfilarsi la felpa, mentre Derek si alza di fronte a lui, ma senza coprire la visuale a Peter. Quando è completamente nudo, si siede sul divano nero. 

"Apri le gambe per me, per piacere" chiede Derek. "Peter, cosa ne pensi? Non è bellissimo?" 

Stiles obbedisce, mentre l'uomo risponde. 

"Davvero bellissimo, sì. E sembra tanto bisognoso." 

"Lo sei, Stiles?" chiede Derek passandogli una mano tra i capelli. Stiles abbassa lo sguardo sulla propria erezione che svetta lucida e grossa tra le sue gambe, poi guarda di nuovo Derek. 

"Tantissimo" dice. 

"E ti piace far vedere a Peter quanto sei eccitato e grosso? Peter, hai visto quanto è grande?" 

"Vedo, vedo" risponde l'uomo, continuando a toccarsi. "Non me lo aspettavo, Stiles." 

"E lo so che ti piacerebbe toccarlo" gli risponde Derek, sedendosi alla destra di Stiles. "Ma posso farlo solo io" continua, prendendo in mano la sua erezione, muovendosi piano. "Guarda, lo stringo a stento con le dita, cucciolo." 

Stiles osserva la mano di Derek muoversi sulla sua asta, aprendo le gambe ed esponendosi alla vista di Peter. Comincia ad ansimare, perché è sul serio già quasi al limite. Una goccia di liquido preseminale fuoriesce dalla punta, bagnandolo e Derek ci passa su il pollice, ruotandolo e stimolandolo ancora di più. 

"Derek..." geme. 

"Dimmi" gli dice contro il collo. Lo sta sicuramente arrossando con la barba mentre lo bacia. 

"Voglio venire. Io de-devo venire, ti prego, Der..." 

"Mmmh" e gli morde la giugulare. "Vieni" ringhia, con tono da alpha e Stiles si riversa nella sua mano, che, nonostante lenta, lo porta ad un orgasmo sconvolgente. Stiles urla, si contorce e si accascia su Derek, affondando il viso nel suo collo, mentre la mano dell'altro non smette di muoversi, sovrastimolandolo. 

"Perfetto" gli sussurra Derek tra i capelli. "Sei stato bravissimo" lo loda, continuando a toccarlo. Stiles cerca di ritrarsi, me Derek lo blocca, un braccio intorno ai fianchi. 

"Devi continuare ad essere bravissimo per me, vuoi?" Stiles annuisce, anche se vorrebbe solo riprendere fiato, ma la voglia di accontentare Derek è decisamente maggiore. 

"Bene" risponde. "Stenditi e apri le gambe. Appoggiane una sullo schienale e lascia che ti prepari per bene. Voglio scoparti." 

Stiles obbedisce, gettando un'occhiata a Peter. Sembra composto, ha lo sguardo su di lui, ma quando Stiles guarda il suo cazzo, lo vede rosso e lucido. Con quella visione davanti, Stiles si perde per un attimo i movimenti di Derek che si è posizionato ancora vestito tra le sue gambe, e ora ha cominciato a leccarlo voracemente. Gli lubrifica l'apertura, infilandoci piano la lingua dentro, penetrandolo con piccoli colpetti. Stiles è così sensibile che impiega davvero troppo poco ad essere di nuovo duro e a desiderare di essere scopato forte. 

"Ti prego" gli dice più volte. 

"Cosa vuoi, Stiles? Dillo a Peter." 

Stiles guarda l'uomo che si è avvicinato di qualche passo. "Voglio essere scopato forte da Derek" dice. "Voglio che Derek entri dentro di me..." 

"Certo che lo vuoi" risponde Peter. "Non vedo l'ora di vedere come lo prendi." 

Stiles si sente così lusingato, vuole dimostrare anche a lui di essere bravo, vuole che glielo dicano entrambi. 





Ehilà! Come state? 
Prima che mi linciate... sì, la continuo. O magari non vi piace e la lascio così. Vediamo. 

In ogni caso, la colpa è di Pampu, tutta tutta sua. 

Blu. 

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