#243

Stiles come ogni martedì da due mesi a quella parte, ha appena messo piede in casa Hale per fare da tutor a Derek. Hanno la stessa età, frequentano entrambi l'ultimo anno delle superiori, ma Stiles è bravo in matematica e fisica, mentre Derek è pessimo. E' stata la scuola ad accoppiarli due mesi prima, in maniera del tutto casuale, basandosi solo sui loro voti, per permettere a Derek di poter recuperare i voti necessari ad ottenere la borsa di studio per il basket. Nonostante sia capitano fin dal primo anno e un vero talento naturale, deve avete almeno voti sufficienti per poter entrare nel college che gli permetterà di proseguire con la sua carriera sportiva. 

Quindi Stiles va lì tre volte alla settimana da due mesi e gli insegna quello che si è perso negli ultimi anni. E Derek è sveglio, coglie tutto al volo. Semplicemente è svogliato e preferisce allenarsi. Stiles ormai lo conosce bene, ed è per quello che sa che quel giorno ha un allenamento particolare e tarderà un po'. 

Saluta la mamma di Derek che gli dice di avviarsi in camera di suo figlio, mentre esce di casa lasciandolo completamente solo. La cosa è già successa altre volte, quindi raggiunge tranquillo il primo piano, seconda stanza a sinistra. 

La camera di Derek è sempre ordinata, tutto pulito. I libri sempre impilati sulla scrivania, le sedie prive di vestiti, non come quella che Stiles ormai a casa sua usa come armadio. Quindi, Stiles si stupisce quando vede qualcosa gettato in maniera distordinata sul letto. Una pezzo di stoffa rossa con rifiniture bianche: la maglia da gioco di Derek. Stiles, incuriosito, la solleva e si rende conto che sta guardando le spalle. Il numero nove, bianco su rosso e la scritta Hale fanno loro mostra su quella stoffa liscia. Stiles nemmeno la immaginava così liscia. 

Sa che non dovrebbe, ma sa anche che nessuno arriverà per almeno mezz'ora e lui è un ragazzo molto curioso, vuole vedere come gli sta. Si sfila la sua felpa e, in fretta, indossa la canotta. Non sembrava così grande prima e soprattutto nons embra così grande su Derek. Su di lui sembra essergli stata cucita addosso, non è aderente, ma le braccia non sembrano sue bastoncini ficcati in maniche enormi e soprattutto non gli sta come un vestitino. Stiles ricorda molto bene che il culo di Derek da dentro i pantaloncini si nota molto bene. 

Si mette di fronte allo specchio, sghignazzando per quanto è lunga: gli arriva poco sopra le ginocchia e le maniche sono larghissime. E' così curioso di vedersi bene, che scalcia via le scarpe e in pochi secondi si sfila i jeans. Decisamente ridicolo, deve togliersela o se la fa sotto dalle risate. Fa per sfilarsela, ma mentre la tiene in alto, con la testa avvolta da quella stoffa, si blocca. L'odore di Derek, il suo profumo, gli entra nel naso in maniera prepotente, invadendogli narici e pensieri. Deve averla indossata quel giorno, chissà. Non se la sfila, ma avvicina la stoffa al naso, ispirando forte quel profumo così virile che, in pochi secondi, gli invia scariche di eccitazione direttamente dall'olfatto al centro del suo piacere. Afferra il cellulare che ha appoggiato sulla scrivania per controllare l'ora e quasi esulta quando si rende conto che ha ancora tempo, perché è pur sempre un povero adolescente eccitato e, per quanto possa risultare sconveniente e poco educato, deve assolutamente venire. 

Si sfila i boxer lasciandoli sul pavimento assieme ai jeans, poi si siede sul letto, schiena contro la testiera e comincia subito a toccarsi velocemente. Non può perdere tempo, ma comunque in ogni caso non ci impiegherebbe molto: l'odore, la maglia, la stanza di Derek e la situazione l'hanno già quasi portato al limite. Chiude gli occhi, sente l'orgasmo arrivare e cerca di non gemere, quando qualcosa lo interrompe di colpo. 

Derek Hale, di fronte a lui con solo un asciugamano bianco in vita si è appena schiarito la voce per annunciare la sua presenza. Stiles rimane immobile, non riesce nemmeno a spostare la mano dal suo membro eretto, così come non riesce a smettere di fissare Derek che, stronzo, ha un mezzo sorrisino sul volto. 

Quando riprende possesso di se stesso, pochi attimi dopo, Stiles afferra i bordi della canotta, portandosi le gambe al petto e cercando di coprirsi, ma Derek impiega pochissimo a fare due passi, metteglisi di fronte, afferrargli le caviglie e tirarlo verso di sé, facendo sì che Stiles si ritrovi sdraiato, con le gambe ben aperte e Derek tra di esse. 

"Continua" sussurra Derek, a pochi centimetri dal suo volto. 

Stiles non riesce a guardarlo nemmeno negli occhi, distoglie lo sguardo e guarda l'orologio sulla scrivania alla sua destra. 

"Noi-noi oggi dobbiamo ripassare la terza legge sulla termodinamica" dice, poco convinto e convincente, ma sta morendo di imbarazzo. 

Derek, però, non risponde, ma nemmeno si sposta. Anzi. 

poggia le mani sulle cosce nude di Stiles, carezzandole lentamente, risalendo fino al bordo della maglia. 

"Ti sta davvero una meraviglia, sai?" dice. "Ti ho visto mentre eri lì, davanti allo specchio." 

Stiles arrossisce, lo sa, e non riesce a sostenere il suo sguardo, soprattutto mentre Derek è quasi al suo inguine. Si sente esplodere. 

"Voi che mi fermi?" chiede il capitano, prendendogli il mento con due dita, per farsi guardare negli occhi. 

Stiles non riesce a rispondere, deglutisce ma, poi, scuote la testa. 

Derek, in risposta, sorride. 

"Bene, lascia che ti insegni io qualcosa oggi, allora" dice, inginocchiandosi e sollevando lentamente il tessuto rosso. Stiles non smette di guardare l'altro, anche se Derek ha lo sguardo puntato in basso su quella che Stiles sa essere una molto eretta erezione. Si aspetta che Derek continui, che dica altro, ma non lo fa. 

Decisamente non lo fa. 

Sentire quelle labbra schiudersi sulla punta del suo cazzo lo manda in estasi e gli fotte il cervello. Derek lascia che la sua bocca scivoli piano, fino ad inglobarlo completamente, poi risale lento, lasciandolo andare con uno schiocco. 

"Guardami" ordina e Stiles si rende conto di avere gli occhi chiusi stretti. Li riapre piano e quasi viene. Derek Hale, il capitano della squadra, il più bello, il più ambito, è a mezzo centimetro dal suo cazzo e ha le labbra lucide di saliva. Stiles incatena gli occhi ai suoi e non distoglie lo sguardo nemmeno un momento mentre Derek riprende da dove aveva interrotto. Un lento su e giù, la lingua che lo vezzeggia, un leggero succhiare che poi diventa sempre più frenetico. 

Stiles artiglia le mani alle lenzuola, cercando di rimanere immobile, lo sguardo sempre in quello di derek che ancora una volta lo lascia andare. 

Stiles si sente afferrare un polso e Derek, dopo essersi poggiato la sua mano in testa tra i capelli gli dice "puoi farlo, puoi lasciarti andare, mi piace". E Stiles, appena riprende a succhiarlo, gli stringe forte i capelli, inarca il bacino e viene nella sua bocca. 

Derek continua a leccarlo, fino a quando Stiles prova quasi fastidio, e poi lo lascia andare, alzandosi. 

E Stiles, per quanto sia appena venuto, si sente già formicolare di nuovo tra le gambe: Derek è nudo, completamente nudo, e il suo membro eretto fa bella mostra di sé. Si mette seduto, squadrandolo dalla testa ai piedi, poi si ferma di nuovo ai suoi occhi, mentre Derek ghigna. 

"C'è qualcosa che ti piace?" chiede. 

"Dio" risponde ormai con il cervello andato, "non c'è niente ch enon mi piaccia, tu sei perfetto, scolpito nel marmo." 

Derek sbuffa un sorriso, poi afferra una mano di Stiles che, seduto di fronte a lui, la poggia sul suo petto. 

"Voglio che mi tocchi" dice. "Toccami come vuoi." 

Stiles gli tocca i pettorali, quei buscoli perfetti e definiti, scendendo poi lungo gli addominali. Si concentra sulla sua pelle, sulla sensazione che gli dà al tatto, fino a quando non sente Derek. 

"Stiles..." è un sospiro e quasi una preghiera che riscuote il ragazzo che porta la mao più giù. Si blocca sul basso ventre, su quel ciuffo curato di peli in cui vorrebbe affodnare il naso per ispirare il meraviglioso profumo di quel ragazzo. Vuole andare più giù. lo vuole davvero, ma si sente frenato. Se poi non è bravo? 

"Ti prego, fa' qualcosa" lo esorta Derek, quindi sì, va oltre il suo addome e passa un dito lungo tutto il suo membro eretto, leggero, fino alla punta. Sente una goccia di liquido preseminale bagnargli il dito e, di istinto, se lo porta alle labbra, succhiandolo e guardando Derek negli occhi. 

"Meraviglioso" dice. 

"E tu sei buonissimo" risponde Stiles, prima di riportare la mano dov'era, afferrarlo con le dita e cominciare a segarlo piano. Poi sempre più veloce, guidato dai gemiti dell'altro. Vorrebbe davvero continuare a guardare Derek negli occhi, sul serio, ma la vista di quello che ha all'altezza del viso è una vera distrazione. La sua mano che si muove e provoca gemiti a Derek Hale è impagabile.

Però, quando sente che l'altro sta per venire, lo guarda, perché deve assolutament evedere quanto diventa bello quando viene. 

"Stiles, spostati sto per-" cerca di avvisarlo Derek, ma Stiles, ancora guardandolo, si avvicina ancora di più, aprendo la bocca e, quando Derek viene, facendo sì che gli sporchi tutto il viso. 

Sente schizzi anch esulle labbra e, mentre Derek si contrae ancora nella sua mano, tira fuori la lingua, assaggiandolo ancora. 

"Sei indecente" gli dice l'altro, quando Stiles lo lascia andare, piegandosi sulle ginocchia davanti a lui. 

Stiles, in tutta risposta, si passa un dito sulla guancia sporca e se lo ficca in bocca. 

"L'ho visto in tantissimi porno e sognavo proprio di farlo con te." 



Due giorni dopo 

"Derek! Io vado in ufficio! Offri la merenda a Stiles, è già tutto pronto e se non torno per cena cucina tu per le tue sorelle ti prego!" 

Derek nemmeno risponde a sua mamma e Stiles sorride a quelle raccomandazioni. Stanno studiando già da un'ora, sono stati molto bravi perché sono riusciti a non distrarsi ma, appena la porta di casa si chiude, Stiles si alza di scatto. Due secondi dopo è seduto a cavalcioni sulle gambe di Derek, la bocca sulla sua e le sue mani già altre la felpa. 

"Dio, finalmente" sussurra sulle labbra del capitano che gli stringe forte un capezzolo, facendolo inarcare. 

"Eri impaziente, eh?" lo prende in giro l'altro, mordendogli il labbro inferiore. 

"Molto." 

"Anche io" risponde Derek. "Perché ho una domanda da farti." 

Stiles si irrigidisce, interrompendo il bacio e guardandolo interrogativo. 

Derek, prima di rispondere gli lecca tutto il collo e gli sussurra diritto nell'orecchio. 

"Quale tua fantasia soddisfiamo oggi?" 

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