#241

Quando Derek si è reso conto di avere anche questa ennesima capacità sovrannaturale, non si è stupito più di tanto.

È un essere umano. È un lupo mannaro. È un lupo completo. È un uomo. Ed è anche una donna. La prima volta gli è successo da adolescente, durante la notte e si era risvegliato a diciassette anni nel corpo di una donna. Non tanto diverso dal suo nei tratti, capelli scuri, occhi verdi, pelle ambrata e un corpo sodo e allenato. Era rimasto sconvolto, pur sapendo che ptesse succedere, ma poi la curiosità aveva preso il sopravvento. Aveva esplorato il suo corpo, aveva imparato a conoscerlo e a conoscere come reagiva agli altri. Era già stato con ragazzi, ma era stato decisamente diverso.

Da quel giorno aveva poi imparato a controllarlo e aveva usato quella versione di sé solo se necessaria per qualche missione sovrannaturale. Essere una donna apriva tante porte.

Ora ha trent'anni e anche se non si stupisce delle sue capacità da mutaforma, si stupisce quando entra al loft e si ritrova davanti tutto il branco, più qualcuno diverso dal solito.

"Derek, non sappiamo cosa cazzo sia successo!" gli va in contro Scott, agitato e con gli occhi rossi.

"Eravamo tranquilli al bar ed è successo. Una strega gli ha lanciato qualche incantesimo, l'abbiamo anche vista, ma è scappata!" spiega Lydia, sicuramente più esaustiva.

"Però sta bene" conclude Isaac.

Derek non risponde a nessuno di loro, anzi, nemmeno li ha guardati. Il suo sguardo tutto su Stiles.

Ovvio che si tratti di Stiles, ha i suoi occhi, le stesse ciglia lunghe. Solo che il suo viso è incorniciato da capelli castani che gli arrivano fino al mento, mossi. Il suo corpo, sempre longilineo, ha più curve, nonostante la solita camicia a quadri larga, ma la t-shirt si tende su due seni prosperosi e i jeans sono più aderenti sulle cosce e sui fianchi sinuosi.

"Chi si aspettava che mi crescessero le tette, eh?" sdrammatizza il ragazzo, facendo un occhiolino. Derek alza gli occhi al cielo, si toglie la giacca di pelle e si avvia verso la libreria, prendendo tre grossi volumi.

"Questi parlano di streghe, cominciate a studiare, io vado da Deaton" ordina.

"E io vengo con te" lo segue Stiles, senza chiedere e Derek non ha nulla da obiettare, è giusto che Stiles venga visitato. Devono assicurarsi che non sta correndo alcun pericolo.

Entrano nella Camaro e Derek parte subito spedito, ma si concentra sugli odori della persona al suo fianco. Stiles sembra calmo come poche volte lo è stato, ma puzza di agitazione e ansia.

"Troveremo sicurament eil modo di farti tornare come prima" lo rassicura Derek.

Stiles non risponde, ma annuisce, accennando un sorriso, poi scende dall'auto perché sono arrivati.

La chiacchierata con Deaton non porta a granché, ma almeno sanno che Stiles sta bene e non rischia nulla. Semplicemente è una donna di venticinque anni, in salute.

"Vuoi tornare al loft?" gli chiede Derek, perché Stiles è ancora agitato.

"Ti va se facciamo il giro lungo, però?" risponde. "Voglio prendere un po' d'aria, mi guardano tutti strano e so che sono preoccupati per me, ma sto cosi da tre ora e sono già asfissianti. Soprattutto Scott."

Derek sbuffa una risata. "Il solito Scott" dice, svoltando nella riserva. Fa un giro sull'unico sentiero percorribile in auto, poi torna sulla statale. Girano in città, nei posti meno affollati, e dopo un'ora sono parcheggiati al loft.

"Te la senti, ora?" chiede Derek.

Stiles alza gli occhi al cielo. "C'è solo Lyds con una testa pensante, se non torniamo io e te non ne usciamo nemmeno tra qualche anno."

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Tre giorni dopo, non hanno ancora una soluzione, ma solo qualche teoria. Sono però tutti speranzosi, perché sono riusciti a localizzare la strega e sanno chi è.

"Mindy, una ragazza di ventisette anni, che si è trasferita qui da poco. Non ha pieno controllo dei suoi poteri, ma è discretamente potente. Considerando che è spaventata, dovrete approcciarvi a lei con calma, perché potrebbe farvi del male anche senza volerlo. Sicuramente non conosce il controincantesimo, ma io so chi può aiutarci. State fermi, non cercate di parlare con lei prima del mio ritorno. Vado in Messico e torno con un'amica che ci aiuterà con lei, insegnandole come fare. Ci siamo capiti?"

Così li ha salutati Deaton poche ore prima, quindi ora sono tutti al loft, come sempre, per decidere cosa fare quel sabato sera.

"Possiamo starcene qui" suggerisce Lydia.

"Sì, guardiamo un film" le dà corda Scott.

Derek si volta verso Stiles, svogliatamente seduto sul divano. Ha i capelli che gli coprono metà viso, una semplice maglietta nera aderente e dei jeans che gli ha prestato Lydia. E puzza di rabbia.

"Stiles? Tu cosa vuoi fare?" gli chiede proprio Derek e tutti si voltano a guardarlo.

"Voglio uscire" risponde infatti. "Voglio andare in discoteca, voglio ballare. Lyds mi presti qualcosa?"

Derek quasi ride alle espressioni degli altri, ma la voglia gli passa appena Stiles si rivolge a lui.

"Sourwolf vieni con noi? Sai, per proteggere questo branco di ragazzini, metti che incontriamo un'altra strega."

Derek vorrebbe strangolarlo, ma annuisce comunque.

PEr fortuna la discoteca di Beacon Hills non è particolarmente frequentata, quindi Derek può starsene al bancone del bar, un bicchiere tra le mani e la pista piena davanti a sé, in un'atmosfera abbastanza tranquilla. Fino a quando non gli si avvicina Stiles.

Derek non si è soffermato molto su cosa ha addosso, perché si è fatto prestare dei vestiti adatti da Lydia e sono molto...succinti. Ha un abito corto nero, scollato sul davanti, che gli mette in mostra i suoi seni e i fianchi. L'abito gli scopre le cosce e tutte le gambe bianche e lunghe e ai piedi ha degli anfibi neri perché ha urlato contro Lydia quando gli ha proposto i tacchi.

Okay, sì, forse si è soffermato abbastanza. Solo che è attratto da Stiles da quando aveva diciotto anni e da donna non gli fa un effetto diverso.

"DEREK!" gli urla nell'orecchio, sfilandogli il bicchiere dalle mani e bevendo tutto di un sorso. "CHE CAZZO STAI BEVENDO!?" urla ancora, passandogli il bicchiere vuoto.

"Stiles, sono un mannaro, non urlare!" ringhia, poggiando il bicchiere sul bancone.

"Uffa!" mette il broncio l'altro, sporgendo il labbro inferiore, colorato di rossetto rosso scuro. A Derek viene voglia di morderlo. "Sai a cosa pensavo, Sourwolf?" continua con tono normale, ma leggermente sbiascicato a causa dell'alcol.

"Qualcosa di folle, di sicuro" lo prende in giro Derek, appoggiandogli di istinto una mano sul fianco, per spostarlo quando un ragazzo quasi gli va addosso.

"Oh, mio eroe!" lo canzona Stiles, ma senza spostarsi, rimanendo praticamente in piedi tra le gambe di Derek. "Comunque, dicevo, pensavo che vorrei scopare con una ragazza."

Derek inarca un sopracciglio, la mano ancora su quel fianco morbido, che si stringe appena. "Stiles, tu hai già scopato con delle ragazze, che io sappia" dice, forzandosi di non ringhiare.

Stiles annuisce.

"Sì, certo, ma...non da ragazza! Dio, ho visto così tanti porno lesbo da ragazzino che sono curiosissimo! Mi sono masturbato tre volte solo stamattina e, Dio, che orgasmo da paura! Quindi ora che posso, voglio provare!"

Derek cerca di mantenere la calma, sul serio, ma quei discorsi gli stanno già facendo ribollire il sangue.

"E perché non con un ragazzo?" chiede.

"Beh, magari anche quello. Anche se col mio giocattolo ho già provato la penetrazione stamattina, quindi la priorità ce l'ha il sesso saffico. Metti che domani mi risveglio uomo e ho perso l'occasione!"

"Vuoi farlo stasera?!" chiede Derek, e sa di avere un tono quasi isterico.

"Sì, con lei!" esclama Stiles, indicando un punto al centro della pista.

Una ragazza dai lunghi capelli castani, con un succinto abitino rosso, sta ballando da sola al centro della pista.

"Magari è etero" tenta Derek.

"Non credo mi avrebbe messo una mano sul culo se lo fosse e non si sarebbe presentata. Si chiama Amelie!" sghignazza Stiles. "Fammi l'in bocca al lupo!2 esclama, per poi andare verso la pista. Derek vorrebbe afferrarlo, fermarlo, ma non può. Può solo osservare quel culo perfetto che, a dire il vero, anche lui vorrebbe toccare.

"Stiles sta seriamente ballando con una che sta per infilargli una mano sotto i vestiti?" è Isaac che ha appena affiancato Derek al bar a parlare. Derek si limita ad annuire, gli occhi fissi sulla scena. "E tu perché non lo fermi una volta per tutte e te lo scopi?" continua il biondo.

Derek lo guarda.

"Perché vuole sapere cosa si prova a scopare con una donna" spiega.

Isaac gli dà uno spintone cosi forte che quasi cade dallo sgabello.

"Derek!" esclama. "Ma sei cretino o cosa? Trasformati, porco cazzo e scopatelo prima da donna e poi da uomo!"

Derek non muta la sua forma da almeno due anni, non sa se sia cambiato qualcosa, perché a volte ha i capelli lunghi, altri molto corti, ma non gli importa. Va nel bagno del locale, si chiude in un cubicolo e si concentra. Sente il corpo cambiare, i muscoli sgonfiarsi e, per ultimo, un leggero peso sulle spalle. Quando esce dal bagno, si guarda allo specchio.

Beh, è davvero un gran bel pezzo di ragazza. Le ciglia gli si sono allungate, le sopracciglia definite e un leggero rossore gli colora le guance e le labbra. Ha lunghi capelli neri che gli scendono quasi fino al sedere, molto pronunciato. La camicia gli stringe sul seno grande, così apre tre bottoni, rendendosi conto che, ovviamente, non ha un reggiseno e la camicia bianca lascia davvero poco spazio all'immaginazione. Intravede i propri capezzoli dalla stoffa e lascia solo la giacca di pelle, che però non può chiudere.

"Bellezza, hai sbagliato bagno, ma se vuoi ti faccio compagnia io" dice un porco, entrando in bagno. Derek lo guarda così male che il ragazzo si ritrae e lo lascia passare. Quando si avvicina alla pista, vede Isaac alzare i pollici al cielo, è l'unico che l'ha visto in quella forma e che lo riconosce.

Punta subito lo sguardo su Stiles: sta ancora ballando con quella Amelie che ha una gamba tra quelel di Stiles che si sta praticamente strusciando. Derek prende un respiro e avanza, fino a mettersi proprio dietro di lui.

"Balli anche con me?" chiede, cingendogli un fianco.

Stiles si gira appena, senza guardarlo bene negli occhi, poi Derek lo sente appoggiarsi al suo petto e non era pronto allo sfregarsi di un corpo sui suoi seni. Proprio no. Stringe Stiles ancora di più, carezzandogli l'addome, ma guardando la ragazza davanti a loro che ancora balla con Stiles. Lo hanno praticamente messo in mezzo tra loro e a Stiles sembra piacere, fin troppo. Derek sente nettamente il suo profumo eccitato, l'odore gli viene direttamente dal centro del suo piacere. E l'odore è così forte che, cercando di non farsi vedere, azzarda. Fa scivolare una mano sulla coscia nuda di Stiles, fino al bordo dell'abito. Lo solleva un po' per farci passare la mano e raggiunge gli slip di Stiles che non si sposta, anzi. Derek lo sente sporgere il sedere, aprendo le gambe, mentre le sue dita toccando la stoffa già umida di piacere. Scosta leggermente la stoffa, sfiorandolo con un dito, sentendo il calore pulsante del suo clitoride, poi lo lascia andare.

"Scegli. Me o lei" gli sussurra direttamente nell'orecchio, spingendolo a girarsi. Stiles si muove docile nelle sue mani, come pastafrolla, poi alza lo sguardo e Derek non impiega tanto a capire di essere stato riconosciuto, anche se gli sembra assurdo.

"Derek..." è il sussurro di Stiles che arrossisce di botto e la sua eccitazione schizza alle stelle. "Come è possibile..."

Derek non risponde, ma si sporge, per annusargli il collo, lasciandogli un bacio languido, poi torna a guardarlo.

"Te" risponde sicuro Stiles. "Voglio te.

Derek accenna un sorriso, poi gli avvolge un fianco e lo trascina ffuori da quel posto. quando il freddo li investe in piena faccia, Stiles si volta a guardarlo, fissando ogni parte del suo corpo. Derek sente quegli occhi come fuoco.

"Io non so come possa essere possibile" dice il più piccolo. "Dopo me lo spiegherai di sicuro, ma tu vuoi...tu vuoi davvero..."

"Se voglio scoparti?" chiede Derek, avvicinandosi di nuovo e Stiles annuisce. "Sì" risponde Derek.

"Bene. Allora portami al loft e-e togliti quella camicia, perché voglio succhiare i tuoi capezzoli, li vedo duri attraverso la stoffa..."

"E che sensazione ti dà vederli e desiderarli?" chiede Derek, sempre più vicino.

Stiles non risponde subito, ma gli afferra un polso, portandosi la mano tra le gambe, sotto il vestito, oltre gli slip.

"Sono bagnato fradicio. Ti basta?"

Derek sente quella sensazione umida sulle dita, il calore che viene da Stiles. Muove la mano, accarezzandolo, senza smettere di guardarlo. Stiles socchiude le labbra, sospirando.

"Andiamo al loft, ti prego."

Il viaggi in moto è silenzioso, ma non meno eccitante. Derek guida veloce, sentendo le mani di Stiles stringergli i fianchi e il suo oscillare sul sedile ad ogni avvallamento della strada. Può quasi giurare di averlo sentito gemere almeno un paio di volte. Quando arrivano al loft, Derek punta i piedi a terra e aspetta che Stiles scenda, poi lo segue. Quando fa per alzare il sedile, il fiato gli si blocca. Lì, sul sedile in pelle nero, una macchia bagnata, proprio dov'era seduto prima l'altro. Derek alza lo sguardo su di lui, lentamente, trovandolo a sguardo basso e con le guance rosse. 

"Ehi, sono eccitato e qui sotto ho solo gli slip, è normale." 

Derek quasi sorride, poi passa un dito sul sedile, raccogliendo quelle tracce di umori e portandosele al naso. L'odore di Stiles è inebriante. Posa i caschi, poi gli afferra un polso e lo guida fino all'ultimo piano del palazzo. 

Quando entrano in casa, Derek non riesce più a tenere le mani ferme. Si toglie in fretta la giacca, poi afferra Stiles, sollevandolo e aiutandolo ad allacciargli le gambe intorno alla vita. Si appoggia contro il muro, tenendo Stretto Stiles, divorandogli letteralmente la bocca. Le lingue si incontrano, si accarezzano. Il bacio è così focoso che Derek sente la saliva colare giù e lo stesso è anche per Stiles. 

Si separano un'infinità di tempo dopo, i respiri corti. Stiles abbassa lo sguardo e, Derek lo nota, con uno slancio di coraggio, gli porta el mani alla camicia bianca, tirandone i bordi e facendo saltare i pochi bottoni superstiti. Derek si ritrova così con il seno scoperto e lo sguardo di Stiles che gli brucia addosso. Lo lascia scendere, tenendolo ancora intrappolato tra lui e il muro e Stiles alza una mano, a coppa sul suo seno sinistro, stringendo appena. 

"Dio, anche da donna sei perfetta" gli dice, e Derek nota che si è rivolto al femminile. 

"Sei perfetta anche tu" ricambia, appoggiando una mano su quella di Stiles, spingendolo a muoversi, facendogli capire che può fare quello che vuole. E Stiles diventa audace. Stringe più forte, aprendo la mano, per poi concentrarsi sul capezzolo di Derek che diventa subito turgido. Pizzica, stringe e poi, si abbassa, cominciando a succhiergli quel bottoncino di carne, leccando e mordendo. Derek reclina la testa, travolto dal piacere, bagnato come mai prima d'ora, mentre Stiles continua con quella tortura, pizzicandogli con le dita l'altro capezzolo. 

"Spogliati" chiede Stiles, mentre ha ancora il viso tra i suoi seni, poi si sposta. Le labbra umide e le guance ancora più rosse. 

"Fallo anche tu" ordina Derek, facendosi scendere la camicia dalle spalle, per poi portarsi le mani alla fibbia della cintura. Stiles, di fronte a lui, si cala le spalline dell'abito, facendolo scivolare sul pavimento, rimanendo lì, in piedi, solo con un paio di slip neri. 

Derek fa qualche passo, una volta nudo, poggiando una mano sul fianco nudo di Stiles. 

"Togliamo anche questi, che sono fradici?" chiede, prendendo i bordi degli slip e calandoli quando Stiles annuisce. 

"Sei tanto bagnata, vero?" chiede e Stiles annuisce ancora. Sembra aver perso la capacità di proferire parola. "Dove lo sei?" chiede e Stiles, ancora senza parlare, gli sfferra un polso, portandoselo tra le gambe. 

"Fammi venire con le dita" è l'unica cosa che dice e Derek gli sorride, infilando di colpo un dito dentro, facendolo gemere a voce alta, ma subito si sposta. 

"Perché?" chiede Stiles. 

"Perché ti voglio sul letto" risponde, trascinandoselo dietro, fino al letto sotto la vetrata. Aiuta Stiles a Stendersi, poi gli apre le gambe più che può, esponendo la sua femminilità. E' visibile quanto sua bagnato e il suo clitoride pulsa di piacere. Derek lo sfiora con il dito medio, dopo essersi posizionato tra le sue cosce, poi glielo infila dentro. 

"Ancora" geme Stiles, che si tiene le gambe aperte con le mani. "Ne voglio tre subito" lo prega e chi è Derek per non accontentarlo? 

"Sei così tanto vogliosa?" chiede, accontentandolo e cominciando subito a muovere le dita, ad aprirle e piegarle, facendolo urlare di piacere. Stiles si contorce, chiede sempre di più e Derek bagnandosi un dito dell'altra mano con i suoi umori, glielo infila dietro, stimolandolo anche lì. 

"Ti piace?" chiede. 

"Cosa? Avere tre dita davanti e uno dietro? Dio, Der, potrei impazzire di piacere se non mi fai venire subito!" 

"Fa' la brava" lo riprende, poi si abbassa, appoggiando le labbra su quel fuoco umido, succhiando forte il clitoride, stimolandolo con la lingua. E Stiles urla, venendo sulle sue labbra. Derek lo sente contrarsi, le gambe chiuse intorno alla sua testa, mentre continua a muovere lingua e dita, sovrastimolandolo e facendolo urlare sempre più. Solo quando è pienamente soddisfatto, lo lascia andare. Stiles sembra pasta frollla sul suo letto. Sfatto e bellissimo. 

"Der, io non ho forze, ma voglio che tu ora ti metti a cavalcioni sulla mia faccia perché voglio leccartela e vedere quelle tette enormi dal basso" sussurra, allungando una mano verso Derek che la afferra. Sta per esplodere. 

Quindi, obbedisce, puntando le ginocchia ai lati della testa di Stiles. 

"Sei bagnatissima" dice. "Abbassati." 

E Derek obbedisce ancora, sedendosi sul suo viso, a contatto con la bocca di Stiles che subito comincia a leccare e a penetrarlo con la lingua. Derek sente i colpi, sente le ruvide leccate e si appggia alla testiera del letto, per non pesargli addosso e per reggersi. 

Stiles alza le mani, arrivando al suo seno, stringendo forte i capezzoli, continuando a lavorare con la lingua e Derek impieda davvero pochissimo a venire. Davvero molto poco. Si contrae sulla sua faccia, e Stiles lecca tutto, ripulendolo di tutti i suoi umori. Quando riprende il controllo, si stende al suo fianco. stringendoselo addosso. 

Passa le dita sulla schiena di Stiles che odora ancora di eccitazione e si avvicina, intrecciando le gambe a quelle di Derek che sente il calore contro la coscia. Stiles comincia a strusciarsi poco dopo, tenendo la testa appoggiata al petto di Derek, giocando quasi distrattamente con un suo capezzolo. 

"Sei ancora eccitata?" chiede, appoggiando una mano al suo fianco, aiutandolo nei movimenti, a strusciarsi contro la sua coscia. Stiles si spinge sempre più forte. 

"Da donna ho una ripresa decisamente più veloce" sghignazza, ansimando. 

"Bene, allora facciamo così" gli dice Derek, spostandolo sopra di sé, con ancora le gambe intrecciate. Lo posiziona, mettendolo in equilibrio. 

"Si-siamo in contatto così..." ansima Stiles, la sua vagina che struscia contro quello di Derek, che lo aiuta con le mani sui fianchi a muoversi, a strusciarsi, provocando piacere ad entrambi. 

"Cosa senti?" chiede Derek, senza fermarsi. 

"Ti-ti sento calda e bagnata" risponde Stiles, muovendosi sempre più veloce. Derek sposta una mano dal fianco a un suo seno, prendendolo interamente in una mano, stringendolo. 

"Così, piccola, veloce" lo esorta Derek, sentendo l'orgasmo arrivare inesorabile. Stiles urla, nelle stesse condizioni, poi Derek si sente ancora più bagnato mentre Stiles si contorce, piegandosi. Viene a sua volta, seguendo il compagno, per poi stringerselo addosso. 

"Hai squirtato" gli dice Derek, ma Stiles si mette seduto, come se qualcosa non andasse e apre le gambe. 

"Io-io, Der..." dice, prima di infilarsi tre dita dentro, muovendole compulsivamente. In tre secondi, Derek lo vede inarcare la schiena, spruzzandogli tutto addosso. Stiles continua a toccarsi, a gridare, preda del piacere, fino a quando non butta tutto fuori, poi si accascia di schiena sul letto. 

"Porca puttana" esclama. "L'orgasmo più devastante della mia vita."

Derek si alza, accarezzandogli i capelli, afferrando poi la sua camicia dal pavimento, passandogliela sulle cosce bagnate. Stiles freme a quel tocco, ma continua a sorridere come sotto effetto di droghe. Lo aiuta a Mettersi comodo, coprendolo col piumone, poi lo stringe e crollano entrambi stanchi. 

Quando, alle prime luci dell'alba, Derek si sveglia, sa già di essere tornato uomo. Non sa spiegarlo, ma lo capisce anche senza aprire gli occhi. Cosa che fa dopo pochi secondi, ritrovandosi davanti il volto femminile di Stiles, con gli occhi aperti e un sorriso sulle labbra. 

"E' stato tutto reale?" chiede e Derek accenna un sorriso, tirandoselo contro. 

"Sì, a me è sembrato molto reale" risponde. 

"E volevi farlo o è stato solo per accontentarmi?" chiede ancora. 

Derek lo guarda negli occhi, poi, senza rispondere, lo sovrasta. Sono ancora entrambi nudi e Derek sta già cominciando ad eccitarsi. 

"Vuoi farlo anche con un uomo?" chiede, strusciando il suo pene semi eretto tra le cosce di Stiles, che le apre docile. "Vuoi prendere un uomo?" 

Stiles gli porta le mani alle guance poi poggia le labbra sulle sue. "Sì" risponde. "Sono già pronto." 

Derek ricambia il bacio a stampo, poi gli porta una mano tra le gambe, sentendolo umido. "Senza preliminari?" chiede. 

Stiles annuisce, posizionandosi meglio tra i cuscini e Derek punta la sua erezione alla sua entrata, scivolandogli dentro con un'unica spinta. Non dà modo a Stiles di adattarsi, ma comincia subito a muoversi, seppur lentamente, ma con spinte forti. Non smettono mai di guardarsi negli occhi, i capelli lunghi di Derek che gli circondano il viso, le gambe di Stiles allacciate intorno ai suoi fianchi, quell'antro caldo e umido che lo stringe piacevolmente e lo accoglie come se quello fosse il suo posto. 

"Dio, è stupendo" ansima Stiles. 

"Cosa è stupendo?" 

"Ti sento riempirmi, se-sento il piacere arrivare lento e ho-io ho bisogno...Der, muoviti più veloce, ti prego!" 

Derek lo accontenta subito, abbassandosi a mordergli un seno scoperto, alzandosi poi una sua gamba su una spalla, accelerando il ritmo delle spinte. 

"Di-di più" urla Stiles, totalmente andato, ma Derek capisce cosa intende. Si lecca due dita, infilandogliele dentro, dilatandolo e riempiendolo. Stiles, dopo due spinte, viene, urlando. Derek sente il suo schizzo bagnargli il braccio e sposta le dita, andando a stimolargli il clitoride, portandolo ad un piacere sempre maggiore. Stiles si contorce, urla, si stringe intorno a derek che, dopo poche spinte, viene copiosamente, uscendo appena in tempo da lui, sporcandogli tutto lo stomaco e il seno. 

Stiles si porta un dito al capezzolo, girandoci intorno e raccogliendo le gocce di sperma. 

"Sei buonissimo" dice, dopo aver succhiato la propria falange avidamente. 

Derek è appena uscito dal bagno, con solo l'asciugamano avvolto attorno alla vita quando, un'ora dopo, Scott ed Isaac entrano nel loft senza nemmeno annunciarsi. Corrono verso il divano, su cui è steso Stiles, poi guardando il padrone di casa. 

"Perché qui dentro puzza di sesso? Perché tu sei già qui?" chiede Scott a Stiles che si alza e si passa una mano tra i capelli, attorcigliandoci un dito. 

"Scottino, vedi..." 

"Abbiamo il modo per farti tornare maschio" li interrompe Isaac, facendo un occhiolino a Derek. "Deaton ha già preparato tutto, non abbiamo bisogno di nessuna strega. Devi solo bere questo" spiega, passandogli una fialetta contenente un liquido viola. 

"E succederà appena la bevo?" chiede Stiles. Isaac annusice. 

"Nessun rischio?" chiede Derek, al suo fianco. 

"Zero" risponde Scott. "Dai, bevi tutto!" 

Stiles guarda la fialetta, poi Derek e poi Isaac. 

"Noi abbiamo da fare, tu bevi quando vuoi, okay?" si intromette proprio il biondo, prendendo Scott per un braccio e trascinandolo fuori dal loft. 

Lo sguardo di Stiles rimane fisso sulla fialetta e Derek, pensando voglia rimanere solo, va verso il bagno, per rivestirsi. Quando esce, trova Stiles seduto sul divano, con ancora la fialetta tra le mani. 

"Stai bene?" gli chiede, sedendoglisi di fianco. Stiles annuisce, ma lo sguardo ancora basso. Derek gli mette un dito sotto al mento, per spingerlo a guardarlo. 

"Ti sento triste e spaventato. Cosa succede? Scott dice che non ci sono pericoli. Non vuoi tornar ein fretta te stesso?" 

Stiles sorride, un sorriso che però è triste. 

"Certo che voglio" dice. "Ma poi?" 

"Poi cosa?" 

"Ti ho fatto prima bagnare, poi te l'ho fatto venire duro, mi hai scopato da donna e da uomo, ma io ero sempre donna..." 

Derek ora capisce tutto. 

"Bevila" dice. "Tu sei un ragazzo e vuoi esserlo e a me piaci in ogni caso, Stiles. Non hai i nostri sensi da lupo, ma molto spesso mi sono eccitato in tua presenza senza che tu lo sapessi." 

"Sei attratto da me?" chiede stupito. 

Derek gli accarezza una guancia. "Se intendi se ti scoperei anche da maschio? Sì, decisamente. Non vedo l'ora di affondare nel tuo culo da uomo e di farmi scopare da te da donna, ma non è solo questo." 

"E cosa?" 

Derek gli bacia la fronte. "Bevi tutto e poi ti dico il resto, okay?" 

Stiles annuisce, fiducioso, poi stappa la fialetta e la beve tutta di un sorso. Derek lo guarda negli occhi mentre i suoi tratti cominciano a cambiare. Il volto più squadrato, i capelli più corti, le spalle più ampie e il corpo più tonico. Di nuovo il suo Stiles. 

"Sono tutto intero?" chiede il ragazzo. 

Derek annuisce stringendoselo contro, annusando il suo odore che non è mai cambiato. 

"Quindi? Cos'altro?"

Derek affodna il naso tra i suoi capelli. 

"Potresti avere qualunque forma, Stiles, io ti amerei in ogni caso. Ti ho scelto, voglio te, non mi importa se porti il reggiseno o i boxer. Io sono innamorato di te." 

Stiles alza di scatto la testa, gli occhi sbarrati e lucidi. Un sorriso ampio sul volto e l'odore, forte, di felicità. 











Ehilà! Eccoci qui. Lo so, un po' stramba come storia, ma dovevo toglierla dalla mia testa e buttarla qui. Quindi eccoci qui. Spero vi sia piaciuta. 

E spero sia piaciuta alla cara Pampu, che l'ha aspettata per un po', ispirandola e regalandomi qualche scena che avete potuto leggere. Tutta per lei. 

A presto, Blu. 

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