#232
...Continuo, con un po' di ritardo.
Per quanto a Stiles ancora sembri assurdo, è appena entrato in auto di Derek, che gli ha sorriso e che lo sta portando verso le patatine fritte promesse.
"Com'è andata la giornata?" chiede il più grande, rompendo il silenzio.
Stiles, che sta cercando di non iperventilare, risponde in maniera sconnessa che è andata bene e non è successo nulla di che. "La tua?"
Vede Derek sorridere, mentre continua a guardare la strada.
"Ero un po' in agitazione per stasera" confessa. A Stiles quasi cade la mandibola.
"Eh? E perché?" chiede.
"Perché mi piaci e voglio che vada bene questo appuntamento. Mi sono ricordato delle tue chiacchiere sulle patatine di quel posto" dice, indicando un lato della strada. "Ti va se entriamo?"
Stiles annuisce, ancora incapace di parlare. Un cameriere li fa accomodare ad un tavolo per due, prende le ordinazioni e li lascia soli. Stiles si guarda intorno, incapace di spostare gli occhi sul ragazzo che ha davanti, ma allo stesso tempo con la voglia di guardarlo negli occhi. Si è anche dato un paio di pizzicotti per svegliarsi dal sonno ma non è successo nulla, è realmente ad un appuntamento con Derek Hale.
"Come va a scuola?" rompe ancora una volta il silenzio Derek e, per fortuna, il ghiaccio comincia un po' a sciogliersi. Chiacchierano, Derek parla de suo lavoro, delle sue sorelle, poi mangiano e ridono anche insieme quando ricordano di quando Cora era caduta dalle scale per scappare da una farfalla.
"Dai, andiamo, che è tardi e non voglio che tuo padre mi odi" dice Derek, alzandosi e sorridendo. si avvicina alla cassa, seguito da Stiles che prende i soldi dalla tasca dei jeans, ma Derek lo guarda malissimo, prendendogli la mano tra le sue.
"Ti ho invitato io e offro, sta' fermo."
Un brivido percorre tutta la schiena di Stiles, che cerca di reprimerlo anche quando entrano in auto e Derek intreccia le dita alle sue, portando entrambe le mani sul cambio.
Quando sono fuori casa Stilisnki, Stiles si gira, sorridendogli.
"Sono stato davvero bene. Mi sembra ancora tutto assurdo, ma sono quasi sicuro di non essere nè sotto effetto di droghe nè addormentato."
Derek alza gli occhi al cielo, fintamente esasperato, poi appoggia una mano sulla guancia di Stiles che gli va letteralmente a fuoco.
"Sono stato bene anche io, Stiles" dice, prima di sporgersi e appoggiare le labbra sulle sue.
Due settimane dopo, Stiles è un po' più sicuro di avere un flirt con Derek. Sono usciti altre quattro volte e hanno rubato dei baci al tempo che Stiles ha passato a studiare in casa Hale. Cora li ha quasi scoperti un paio di volte, ma non sa ancora nulla. Solo Scott lo sa.
Ora Stiles è proprio in cucina in casa Hale, i libri davanti e l'espressione distrutta.
"Basta studiare, voglio che passi questa settimana e partire!" esclama.
"Partire?" chiede una voce alle sue spalle. Derek è appena entrato nella stanza, dev'essere tornato dal lavoro.
"La gita, il campeggio. Fratellone, te l'ho detto una settimana fa" gli dice Cora, per poi chioccargli un bacio sulla guancia. "Tutto bene?" chiede poi.
"Andate tutti in campeggio"? chiede Derek, senza rispondere alla domanda, ma guardando Stiles.
"Io pensavo lo sapessi. Sì, andiamo tutti, con le altre classi" risponde.
"E dormirete nelle tende, farete escursioni e tutto il resto?"
"E il falò di notte!" risponde entusiasta Cora. "Scusatemi, davo fare pipì" aggiunge, per poi correre verso il pano di sopra.
"Perché non me l'hai detto?" chiede Derek avvicinandosi a Stiles. "Non che tu fossi obbligato, ma..."
"Ma...?" lo esorta Stiles, alzandosi e fronteggiandolo.
"Ci sono tutti ragazzi e ragazze della tua età e si sa come funzionano le gite."
"Come funzionano?"
Derek abbassa lo sguardo e Stiles vorrebbe mordergli le guance per quanto è tenero.
"Funziona che si fanno giochi, che si paga pegno, che si baciano i compagni...Che ci si rende conto che si è ancora innamorati della cotta di sempre..."
Stiles, non ci crede. Non vuole crederci. .
"Sei geloso? Di me?" chiede. Non può essere.
"Sì...?" risponde Derek titubante. "Ci sarà Lydia, e Danny che ha una cotta per te."
Stiles sbuffa una risata.
"Der, io davver non capisco come tu possa essere geloso di me, sai?" gli dice, spingendolo ad alzare lo sguardo. "Ti sei visto? Sei bello, sei gentile, sei perfetto e sei più grande. Quante persone ti sbavano dietro? A me non succede e anche se succedesse, non credo proprio che guarderei qualcuno che non sia tu. Perché io...io, beh...a te ci tengo e voglio stare con te. Mi piace stare con te, tantissimo. E ora voglio così baciarti che-"
Che lo bacia Derek. Le sue labbra sono prepotenti, ma gentili, impetuose ma dolci. E Stiles si perde in quei baci, come sempre, ormai.
"Anche io ci tengo a te" dice, quando si separano. "Ma fa' il bravo."
E Stiles sente ancora qual brivido di piacere.
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