#223

#writober

"It was all a dream." 

(Era tutto un sogno.) 

"Stiles, abbiamo scopato, è stata una cosa discreta, ci siamo divertiti. Stop, questo è quanto. Non pensare di star vivendo il sogno della tua esistenza."

Stiles guarda Derek, davanti a lui, in piedi, con braccia conserte ed espressione impassibile. Quello è davvero il suo Derek? Quello che poche ore prima era in un letto con lui, che lo coccolava, che gli ripeteva quanto fosse bravo, quanto fosse bello? Quello è davvero l'uomo con cui è andato a letto per la sua prima volta, credendo fosse speciale?

"Era...era la mia prima volta" sussurra, non riuscendo a trattenersi. Sa che può sembrare patetico, ma ci aveva creduto.

"Di questi tempi c'è ancora chi dà importanza alla prima volta?" lo schernisce l'altro, con un sorriso ironico. "Se sapevo ti saresti attaccato così a me solo per averti scopato, ci avrei pensato due volte, eh."

Stiles si asciuga in fretta una lacrima, come se non volesse fargli vedere il dolore. Si raddrizza e lo guarda, cercando di ritrovare dignità e contegno.

"Davvero non ti è piaciuto?" chiede. "Davvero era solo sesso?"

Derek fa spallucce.

"Sì, dai, non è stato male. Ovviamente si notava l'inesperienza, ma poteva andare peggio. Me l'hai fatto venire duro, almeno. E sì, certo che era solo sesso. Mica ti sei innamorato di me, ragazzino?"

Stiles ingoia lacrime ed imprecazioni.

"Non ci si può innamorare di un essere senza cuore" sputa fuori. "Non pensavo che il tuo lupo fosse così prevalente in te da farti essere solo un animale, senza un briciolo di umanità, ma ora lo so."

Derek non sembra minimamente colpito da quelle parole, anzi. Sorride, per poi fare qualche passo e avvicinarsi al portone del loft.

"Scusa" dice, aprendolo. "Ma sto aspettando qualcuno e tu sei entrato qui senza invito. Ci vediamo in giro?"

Stiles lo sorpassa, senza nemmeno guardarlo.

"Va' a farti fottere" grigna tra i denti.

"Magari fotterò io di nuovo te, un giorno" risponde Derek, per poi chiudere il portone.

Stiles si permette di piangere solo quando è abbastanza lontano, sicuro di non essere sentito. Si sente usato, umiliato, preso in giro e buttato via. Non pensava che Derek potesse essere così meschino, non è quella la persona di cui è innamorato da anni. I singhiozzi gli scuotono tutto il corpo, i crampi allo stomaco si fanno fortissimi e, in pochi minuti, si accascia contro i sedili della Jeep. Tutto diventa buio.





"Stiles?"

Stiles apre gli occhi a fatica, sente un braccio indolenzito ed è tutto sudato.

"Stiles, svegliati" ripete quella voce.

Cerca di aprire gli occhi, sentendoli appiccicati e si guarda intorno. E' in un letto, di sicuro. Sta abbracciando un cuscino e gli occhi sono bagnati, forse per le lacrime. Si volta, incrociando due occhi verde bosco.

"Io..." dice, cercando qualcosa di coerente da dire, ma è ancora frastornato e agitato.

"Stavi urlando" gli dice Derek. "Ero di sotto e ti ho sentito urlare."

"Che ore sono?" chiede, mettendosi a sedere.

"Le sei del pomeriggio, hai dormito circa due ore. Cos'hai sognato?" chiede Derek, scostandogli un ciuffo di capelli dalla fronte sudata.

Stiles si lascia coccolare da quel gesto così dolce e familiare, nonostante abbia ancora la sensazione orribile di quel sogno addosso.

"Che dopo la nostra prima volta mi scacciavi via con una freddezza che...Der, è stato orribile. Mi deridevi, mi umiliavi. Mentre io ti amavo e basta."

Derek continua con le carezze, ma piano si stende al fianco di Stiles, stringendoselo contro.

"Era solo un brutto sogno" gli dice, baciandogli i capelli. "Ultimamente sei stressato per il lavoro, per tuo padre che è stato poco bene, è normale."

Striles si lascia coccolare, sperando che quelle carezze gli lavino via la sensazione orribile che ha vissuto durante il sogno.

"E, per la cronaca, la nostra prima volta è stata bellissima" lo rassicura Derek. "Ricordo ancora quanto eri spaventato e bellissimo."

"Tu eri quello meraviglioso" sorride Stiles. "Io ero solo un esserino scheletrico appena uscito dall'adolescenza, che non sapeva ancora cosa voleva dalla vita."

"Ma volevi me" risponde Derek guardandolo. "E hai insistito molto per avermi."

"Sapevo che ne sarebbe valsa la pena" gli dice, sporgendosi per baciarlo. Appena sente le sue labbra, Stiles riesce a calmarsi, come ogni volta. Il contatto con Derek è il suo contatto con la realtà.

"Sei più tranquillo?" chiede Derek quando si separano.

Stiles annuisce. "Mh mh" dice, sporgendosi di nuovo a baciarlo. "Stavi lavorando?"

"No, ho finito poco fa" risponde Derek. "Vuoi andare a fare un giro?"

Stiles gli sorride, poi si sposta, fino a posizionarsi su Derek a cavalcioni. "No, non è propriamente mia intenzione farti uscire da questo letto" gli dice, cominciando a baciargli il collo. Derek gli appoggia subito le mani sui fianchi, sotto la maglietta, carezzandolo piano.

"Ah, no? E cosa vuoi fare?" il tono già più roco.

"Fare l'amore col mio meraviglioso marito" risponde ovvio Stiles, sfilandosi la maglia. Ha bisogno di sentire le mani di Derek sulla pelle. Derek gli accarezza la schiena, i palmi aperti e lo sguardo adorante che si specchia in quello di Stiles.

"E il tuo meraviglioso marito è davvero felice di accontentarti" gli dice Derek, sorridendo, per poi mettersi a sedere, continuando a stringerselo addosso. Gli bacia languido il collo, stringendo piano i capelli di Stiles, per farglielo reclinare. "Quindi ti spoglieresti per me?"

Stiles annuisce, alzandosi. "Fallo anche tu, però" chiede e Derek obbedisce.

Quando Derek se lo ritira addosso e si sdraiano, Stiles lo guarda, dall'alto, e si perde in quegli occhi così limpidi e sinceri. Sente d'un colpo tutto l'amore che Derek prova per lui e quello che lui prova per suo marito. Lo guarda e se ne innamora cento volte ancora.

Non ha bisogno di essere preparato, quindi, semplicemente, allinea il membro di Derek alla sua apertura e si cala lentamente su di essa, cominciando subito a muoversi, ma piano, senz afretta.

Si dondola, si muove languido, senza mai distogliere lo sguardo da quello di Derek che gli stringe i fianchi e gli va in contro con spinte forti e precise.

"Ti amo da morire" sussurra Stiles, preda del piacere e delle sensazioni sempre troppo forti. Tra loro è sempre così, fin dall'inizio.

Derek se lo tira addosso, stringendolo possessivo, bloccandolo e spingendosi forte, imperterrito. Stiles è così travolto da quell'impetuosità che viene dopo poche spinte, seguito subito da Derek.

Rimangono così, uniti, mentre riprendono fiato. Derek che continua con lente carezze sulla schiena di Stiles che ancora ansima.

"Ti amo da morire anch'io" gli sussurra tra i capelli. "E sarò sempre qui per farti dimenticare gli incubi."

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