#221
#writober2022
"Late nights. Early mornings."
(Notti tarde. Mattine precoci.)
"Sono andato a letto con Derek."
Così è iniziata la mattinata di Stiles, con una semplice affermazione. Il problema è l'averla pronunciata nella cucina di casa sua, con una tazza di latte caldo tra le mani e con sua madre seduta dall'altro lato del tavolo.
"Stiles, scusa, puoi ripetere? Forse non ho capito..." chiede, infatti, la povera donna, mentre poggia la sua di tazza sul tavolo.
"Mamma, io stanotte sono andato a letto con Derek" ripete, piano, con lo sguardo ancora fisso sul latte. Stenta a crederci, si sente frastornato e sa, da qualche parte nella sua mente, che forse non avrebbe dovuto dirlo a sua mamma e soprattutto non in quel modo, ma gli è venuto fuori spontaneo.
"Intendi Derek Hale?" chiede Claudia.
"Sì" risponde laconico.
"Il Derek Hale che lavora con tuo padre in centrale?"
"Sì, mamma" risponde quasi esasperato Stiles. "Il vicesceriffo, quello con la moto, quello con gli occhi verdi, quello che vive nella riserva."
"E quello che ha dieci anni più di te" conclude l'elenco Claudia. "Come-come ci sei finito...com'è andata? Eri consenziente?"
Stiles alza finalmente lo sguardo su di lei. "Mamma, ma ti pare? Al massimo poteva non esserlo lui, perché, andiamo, come è possibile che un tipo come lui sia venuto a letto con me? Credi io sia pazzo? Magari mi sono inventato tutto?"
Claudia si alza, sedendosi al suo fianco. Stiles si sente decisamente meglio dopo una sua carezza.
"Ti va di raccontarmi com'è andata e cosa c'è tra voi?"
Un'ora dopo, il latte di Claudia si è trasformato in caffè e lei sta camminando su e giù per la cucina. Stiles è ancora seduto.
"Quindi" dice la donna, "riassumendo: vi siete incontrati mesi fa in un locale, ad una festa in maschera e avete cominciato a parlare. Vi siete scambiati i numeri, senza però rivelare le vostre identità e avete cominciato a scrivervi e a sentirvi. Vi siete piaciuti subito e vi siete piaciuti ancora di più conoscendovi nel tempo. Ieri avete deciso di incontrarvi, sempre in quel locale e lui, appena ti ha visto, è scappato. Tu l'hai pesantemente insultato in un messaggio vocale che lui ha sentito. Quindi è tornato indietro, ti ha detto che è spaventato, che è pur sempre il vicesceriffo di tuo padre, che avete dieci anni di differenza e tutto il resto, ma che gli piaci. E tu l'hai baciato."
Stiles, che ha annuito per tutto il discorso, annuisce anche all'ultimo passaggio.
"E" continua sua mamma, "da cosa nasce cosa e siete finiti a casa sua ed è successo quello che è successo. Ti ha riaccompagnato qui praticamente solo due ore fa e quindi ora non sai cosa succede."
"Tutto esatto. Cosa devo fare?"
Claudia si risiede, riflettendo.
"Allora, tesoro, lui è più grande di te e lo sappiamo, ma tu mi sembri abbastanza convinto, quindi dubito ti abbia manipolato. Ho visto il tuo costume per quella festa in maschera e so che era praticamente impossibile riconoscerti, quindi non credo ti abbia preso in giro, davvero non sapeva chi fossi. Avete solo parlato per mesi, nulla mi fa pensare che la vostra conoscenza e conseguente avvicinamento non siano veri. Il tuo istinto cosa ti dice di fare?"
"Mi piace" risponde di getto. "Derek mi piace tantissimo. Solo che ho paura che lui dopo ieri non voglia più saperne di me, sai. Se si è pentito? Se non...gli sono piaciuto? Se ha troppa paura di papà?"
Claudia sorride.
"Tuo padre stima Derek tantissimo, dopo il primo shock approverebbe sicur- Cos'è?" chiede, sentendo un suono assordante.
"Il mio telefono, un messaggio."
"Dai, leggi!" Claudia si sporge in avanti, in attesa.
Stiles legge il messaggio almeno due volte prima di passare il cellulare a sua mamma.
(Ore 08:12) Buongiorno, Stiles. Spero tu sia riuscito a riposare un po'. Io non riesco a smettere di pensare a questa notte. PEr quanto assurda possa essere questa storia, io ci credo e voglio continuare a crederci. Ti va di fare colazione con me? Mi manchi già. DH
Stiles si ritrae sulla sedia al sentire l'urlo di sua madre.
"Mio dio!" esclama. "Ma è dolcissimo! Tuo padre nemmeno i primi tempi era così! Quando lo inviti a pranzo con no-"
"Mamma!" la interrompe Stiles. "Frena!" le dice ridendo.
"Okay, okay!" alza le mani lei in segno di resa. "Ma sappi che dovrete dirlo a tuo padre se questa cosa va avanti, okay? E- STILES!" grida ancora, come colta da un pensiero improvviso.
"Dio, mamma, che cosa succede?"
"Tuo padre ha invitato tutto il dipartimento a cena qui. Tra due giorni!"
Stiles, in quel momento, desidera solo fondersi con il pavimento.
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