#208


#writober2022

"Be naked when I get home." 

(Sii nudo quando torno a casa) 




(Ore 17:54) Quando torno a casa, voglio trovarti nudo. DH

Sette parole, una richiesta, anzi un ordine, e Stiles è già su di giri. Nella sua mente vorticano già tanti scenari possibili, ma una sola certezza. Derek, quella sera, ha voglia e molto probabilmente proprio bisogno, di averlo come più gli piace. E come piace da morire anche a Stiles. Derek gli sta dicendo che la sua parte più primitiva ha un bisogno primario e Stiles non vede l'ora di compiacerlo.

La storia è iniziata solo poche settimane prima. Stiles, che ormai vive da solo, era stato obbligato a lasciare il suo meraviglioso bilocale perché il bagno aveva deciso di morire e con lui tutte le tubature. Il padrone di casa si sarebbe addossato tutti i costi, ma Stiles era stato costretto a chiedere aiuto ai suoi amici. Scott, poi Lydia, addirittura Liam e, infine, a Derek. Che era ovviamente risultato essere l'unico con abbastanza spazio, avendo una villa con sei camere da letto ed altrettanti bagni.

Stilws aveva quindi riempito una valigia con il necessario per dieci giorni e si era stabilito in una delle camere del primo piano, di fianco a quella di Derek. Per puro caso.

Così come, sempre per puro caso, era finito con le labbra incollate a quelle dell'alpha solo poche ore dopo il suo trasferimento. Stava semplicemente uscendo dal bagno, dopo aver fatto la doccia e aveva sentito un rumore dal fondo del corridoio. Derek, appena uscito dalla sua camera, si era bloccato, lo sguardo fisso su Stiles.

"vieni qui" aveva detto, ordinato, Derek. E Stiles non se l'era fatto ripetere una seconda volta. Era stata un'esplosione di passione, un fuoco che aveva avvolto entrambi e non li lasciava in pace da cinque giorni. Ogni occasione era buona per saltarsi addosso e Stiles non era nessuno per lamentarsi. Soprattutto se Derek era tutto ciò che aveva sempre desiderato e se assecondava la sua fantasia erotica per eccellenza senza che Stiles me avesse mai fatta menzione.

Ed è per questo che, dopo aver letto quel messaggio, Stiles sa perfettamente cosa fare e cosa lo aspetta.

Va a fare una doccia veloce, perché Derek ha già staccato da lavoro. Non usa bagnoschiuma profumato, a Derek piace sentire solo il suo odore, gliel'ha espressamente ordinato due sere prima. Si infila l'accappatoio, poi va in salotto al piano di sotto. Chiude le tende, lasciando accesa solo una lampada con luce fioca, poi si spoglia totalmente.

Dà un ultimo sguardo intorno, per controllare sua tutto okay, poi afferra un cuscino e lo poggia sul pavimento.

Si sfila l'accappatoio e, piano, si inginocchia, con la schiena diritta e i palmi delle mani appoggiati sulle cosce. Cerca di non pensare a nulla, perché ha già una imbarazzante erezione e sa che Derek non vuole che si tocchi da solo in quei momenti.

Passano solo cinque minuti, poi Stiles sente il rumore della serratura che scatta e la porta di ingresso aprirsi. Derek non fa alcun rumore, ma Stiles non ha dubbi sul fatto che abbia subito capito dov'è.

Infatti, la sua ombra entra nel salotto poco dopo, ha ancora la giacca di pelle addosso e le chiavi della macchina tra le mani.

Si avvicina a Stiles, gli gira intorno piano, senA guardarlo negli occhi. Stiles, invece, sente il suo sguardo bruciare ovunque sulla sua pelle.

"Che bravo che sei stato" dice l'alpha con voce roca. Stiles sente che gli sta passando la chiave dell'auto lungo tutta la schiena. La sente fredda, graffia un po', ma è piacevole.

"Cosa devi ripetermi, prima di cominciare, baby?"

Stiles deglutisce.

"Le safe word, Daddy" risponde, azzardandosi a guardarlo negli occhi, ora xhe Derek gli si è messo di fronte.

"E quali sono?"

"Verde per continuare, Giallo per rallentare e Rosso per fermarsi, dandy."

Derek gli passa una mano tra I capelli, mentre annuisce, poi si abbassa aun po' scorrendo con una carezza lungo tutto il braccio di Stiles, afferrando poi il suo polso destro.

"Alzati, baby" ordina e Stiles, docile, si rimette in piedi.

Derek gli accarezza una guancia, sembra più dolce del solito, infatti Stiles freme nel sentire le sue labbra contro la propria fronte.

"Baby?"

"Mh?" chiede Stiles.

Derek lo guarda, con quello sguardo profondo che Stiles ama.

"Baby, stasera comandi tu. Verde?"

Stiles trattiene il fiato e spalanca gli occhi. Cosa? Ha sentito bene? Cosa significa?

"Stasera voglio che sia tu a comandare" ripete Derek. "Verde?" chiede ancora.

Stiles si alza sulle punte, baciando leggero le labbra del mannaro.

"Tutto quello che vuoi, Daddy" dice. "Verde."

"Stai bene?"

Stiles è appoggiato sul petto di Derek, passando le dita tra i riccioli neri. Non sa se sia stato bravo, se gli abbia fatto male, se Derek ha realmente apprezzato...

Derek non risponde per qualche secondo, mentre gli continua a passare le mani tra I capelli.

"Quando sarà pronta casa tua?" chiede, non rispondendo alla domanda.

"Tra circa cinque giorni. Perché me lo chiedi? Sono troppi giorni? Posso andare in hote-"

"Stiles!" quasi un ringhio, nonostante le carezze stiano continuando.

"Scusa" mormora il ragazzo. "Cinque giorni. Stop."

"Bene" risponde l'uomo, con tono pensieroso. "Tra cinque giorni che ne dici se torni a casa per prendere tutto ciò che è ancora lì e portarlo qui?"

Stiles si mette a sedere, al centro del letto su cui si sono spostati poco prima.

"Mi stai- tu mi stai chiedend-chiedendo di..."

"Di trasferirti da me, sì. E te lo sto chiedendo, non ordinando."

Stiles nemmeno ci prova a fermare le lacrime di gioia, mentre si lancia su Derek per stringerlo in un abbraccio, subito ricambiato. 

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