#202


#writober2022

"Sinners." 


"Potrebbe vederci qualcuno..."

Stiles lo ansima direttamente nella bocca di Derek, che lo sta tenendo premuto contro un muro in un vicolo stretto e buio.

"E io so che la cosa ti eccita terribilmente" risponde Derek, per poi leccargli il collo, continuando a muovere due dita dentro di lui.

"De-Derek, sul serio, potrebbero ah-arrestarci, c'è gente, ah-non sono nemmeno le dieci di ser-Ah!"

Derek ora gli dà un morso, sulla porzione di pelle che ha appena leccato.

"E Tu verrai presto, proprio per non farci scoprire, vero?"

Quel tono. Quel maledetto tono. Stiles davvero è al limite e quello stronzo lo sa bene.

Da quando Derek è tornato, dopo un anno e mezzo di silenzi, non fanno altro che saltarsi addosso. Ad ogni ora, in ogni luogo, fregandosene di chi possa vederli o sentirli. Il branco ormai sembra essersi arreso, fanno tutti finta di niente, ma sicuramente li avranno sentiti tutte le volte alla villa di Derek.

Solo il giorno prima, mentre gli altri guardavano un film in salotto, Stiles era piacevolmente a carponi, al centro del letto di Derek, col mannaro dietro di lui che lo prendeva con forza. Aveva anche cercato di non gemere, ma Derek ha quella vena di stronzagine che a quanto pare si diverte anche a metterlo in imbarazzo.

E ora sono in quel vicolo, con Derek che lo sta toccando con le dita. Si sono incontrati solo dieci minuti prima, per caso, e Derek lo aveva semplicemente afferrato per un polso, trascinandolo in quel vicolo.

"A-andiamo a casa" ansima Stiles, sull'orlo dell'apice del piacere.

Derek nemmno lo ascolta, continuando a muovere imperterrito le dita.

"Dere-Derek, ti prego, voglio urlare, voglio che mi scopi fortissimo e qui no-non è possibile. Ti amo ma smettila e portami subito a casa tua!"

Derek sembra ascoltarlo, finalmente, fermando la mano e alzando lo sguardo su di lui.

"Tu mi ami?" chiede, con sguardo confuso.

E Stiles solo in quel momento si rende conto di averlo detto, di averlo davvero detto a voce alta. Ultimamente si era ritrovato a pensarlo, a urlarlo nella propria testa tutte le volte che era con Derek, ma mai avrebbe pensato di poter perdere il controllo in quel modo.

L'unica cosa che riesce a fare è abbassare lo sguardo, per poi annuire. Ormai è inutile negarlo, l'ha detto, sarebbe da immaturi. Non si dice ad una persona di amarla per sbaglio.

Sente un dito di Derek sotto il mento, che lo spinge a rialzare lo sguardo e a specchiarsi in quelle pozze verdi.

"Cosa state facendo sul retro del mio negozio?!"

La voce alterata di una donna fa scattare Stiles, ma non Derek, che continua a stringerlo.

"Allora?" li esorta la donna, le mani sui fianchi ed espressione furiosa.

"Stavo solo baciando il mio ragazzo."

E' Derek a rispondere e Stiles non sente nemmeno la risposta della donna. Ha il sangue che gli rimbomba nelle orecchie.

Vede la donna andarsene, dopo aver urlato qualche altra cosa, poi sente le labbra di Derek contro la fronte.

"Andiamo?" chiede.

"Sono il tuo ragazzo?" chiede Stiles, il cervello che ha smesso di funzionare.

Derek sorride.

"Non è mia abitudine amare gente a caso, ragazzino."

Stiles sente nettamente le gambe cedere, per fortuna Derek ha ancora un braccio intorno ai suoi fianchi.

"Ti amo" risponde, questa volta conscio di quello che ha detto, sentendo ogni sillaba sulla lingua, consapevole e sicuro.


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