#153
"Voglio venirti dentro, voglio riempirti. Vuoi? Mh?"
Stiles è così eccitato, è così preso dal piacere che nemmeno riesce a parlare. Geme, urla, mentre Derek si spinge dentro di lui, gli occhi accesi di rosso, le zanne che gli sfiorano il collo.
"Dimmi cosa vuoi" gli ringhia contro l'orecchio. Stiles per poco non viene. Derek gli prende il mento tra le mani, spingendolo a fissare gli occhi nei suoi.
Si sono saltati praticamente addosso poco meno di un mese prima e da quel momento non hanno più smesso di trovare ogni momento buono per rifarlo. Stiles sta scoprendo con Derek i piaceri del sesso, sta imparando a capire cosa gli piace, cosa vuole e cosa gli piace fare all'altro. E Derek sembra essere proprio come lui, lo asseconda, lo guida e lo sprona a parlare, come in quel momento. Sembra gli piaccia che Stiles gli faccia richieste.
Stiles gli lecca le labbra lascivo, prima di rispondere, continuando ad ansimare, mentre le spinte di Derek non si fermano.
"Vo-voglio sentirti venire dentro di me" dice.
"E Perché?" Derek gli morde un orecchio, facendolo inarcare per il piacere.
""Pe-perché mi piace da morire..."
"Cosa ti piace, Stiles? Sii più preciso..."
Stiles urla ancora di piacere, per poi rispondere.
"Mi piace sentire il tuo cazzo che si contrae dentro di me, le spinte sempre più potenti e il tuo seme riempirmi tutto."
Derek gli morde anche il collo, mentre ruota il bacino e inverte le posizioni.
"Prenditi tutto, piccolo. Scopati da solo e fammi venire dentro di te, da bravo..."
Stiles punta bene le ginocchia sul letto e le mani sul petto di Derek, mentre lo cavalca veloce, sedendosi fino in fondo su di lui.
"Bravo, così, bravissimo" lo incita l'altro, andando in contro alle sue spinte.
Stiles reclina la schiena, troppo vicino all'apice.
"Derek, vieni, vieni con me. Fammelo sentire tutto!"
Stiles non termina nemmeno la frase che viene colto da un orgasmo fortissimo. Il suo membro si inarca, schizzando tutto il petto di Derek, senza nemmeno bisogno di essere toccato. Derek ringhia forte, ribaltando subito le posizioni di nuovo e spingendo due volte, fortissimo.
Stiles lo sente venirgli dentro, sente i fiotti caldi del suo seme, mentre Derek gli crolla addosso, stringendolo.
Riprendono fiato così, fermi, poi Derek esce piano da lui e Stiles mugugna di piacere. Si porta una mano tra le cosce, sporcandosi le dita.
Derek fa lo stesso, poi gli infila due dita dentro, facendolo rabbrividire dal troppo piacere.
"Che bello che sei, così pieno e soddisfatto..." sussurra, guardandolo. Stiles accenna un sorriso, come fosse sotto effetto di stupefacenti.
Tre giorni dopo, Stiles sta entrando al loft, alle dieci di sera. Non vede Derek da tre giorni e gli manca. Gli manca proprio sentire la sua pelle, sentirlo addosso, vedere i suoi occhi accendersi per il piacere. Dio, il sesso con lui è diventata una droga.
Quando Entra, trova Derek seduto sul divano, al telefono, che gli fa cenno di avvicinarsi.
"Cora, stai tranquilla, okay? Sono tuo fratello, sono il tuo alpha e nessuno ti lascia sola. E sei bravissima, finirai l'ultimo esame e tornerai qui con me."
Stiles quasi si commuove, ma, allo stesso tempo, si eccita da morire. Ancora più di quanto non fosse già. Sentire Derek capobranco, così protettivo, glielo fa diventare ancora più duro. Era a casa, ha pensato all'ultima volta con lui e ha preso le chiavi della Jeep senza pensare. Quasi fosse un bisogno stare con lui.
Derek deve aver sentito il suo odore, perché lo guarda, inarca un sopracciglio e, inaspettatamente per Stiles, accende gli occhi di rosso. Stiles quasi geme, sedendosi sul divano, cercando in qualche modo sollievo, ma senza trovarlo.
"Cora, dammi un secondo" dice Derek al telefono, premendo poi un tasto. Deve averla messa in attesa.
"Stiles" dice, "cosa ti porta qui?"
Stiles arrossisce, ma si sono ripromessi di essere sinceri e senza filtri.
"Ho voglia di te" dice, quindi.
"Che tipo di voglia?"
"Voglio-voglio essere scopato da te. Ce l'ho molto duro e sono già pronto."
"Benissimo" risponde Derek. "Vai lì, vicino al tavolo. Spogliati, appoggia i palmi contro il tavolo piegandoti a novanta e aspettami. Ti va?"
Stiles annuisce. Sta quasi impazzendo dal piacere che solo quella situazione gli sta già dando. Si alza, ma Derek gli prende un polso prima che si allontani, facendolo abbassare.
Lo bacia famelico, lingua e denti. A Stiles quasi gira la testa mentre si allontana. Fa come gli è stato chiesto, mentre Derek, che gli dà le spalle, torna a parlare con Cora.
Passa poco tempo, che a Stiles sembra infinito, quando sente Derek salutare sua sorella e il rumore della chiamata chiusa. Sente i suoi passi, poi una mano lungo la schiena, dal collo al suo sedere.
Derek subito gli infila due dita dentro.
"Sei davvero già aperto con me. Ti sei toccato da solo?"
"Sì" risponde Stiles già ansimando.
"Ma non ti bastava?"
"No, voglio te, voglio sentire te, non i miei giochini."
"E perché non è la stessa cosa?" chiede il mannaro.
Stiles si spinge contro le sue dita, scopandosi da solo.
"Perché non sono caldi come te, non sono grandi come te e non mi riempiono bene."
Derek si allontana e Stiles sente un rumore metallico. Dev'essere la cintura, perché quando parla, si riavvicina, e Stiles sente la punta del suo membro contro la propria apertura.
"Da cosa ti piace essere riempito?" chiede, spingendosi tutto dentro. Stiles si inarca, senza spostare i palmi dal tavolo, perché Derek comincia subito a spingere veloce e forte. Si piega sulla sua schiena, parlandogli nell'orecchio.
"Dimmi, Stiles."
"Voglio che il tuo lupo mi marchi col suo seme, come farebbe un animale per riprodursi. Voglio che usi i-il mio corpo...AH!"
Derek sembra essere soddisfatto dalla risposta o forse anche lui è troppo eccitato, perché smette di parlare, ma gli prende i fianchi, spingendo sempre di più, in maniera sempre più frenetica. Stiles pensa di impazzire, per il piacere, per le gambe che tremano, per il calore di Derek.
Viene prima Derek, dentro di lui e Stiles lo segue subito dopo, sopraffatto come sempre da quella sensazione. Derek non smette di sorreggerlo e lo aiuta a sedersi sul tavolo.
"Ti sto sporcando il tavolo" dice, mentre il seme di Derek esce dalla sua apertura, sporcando il legno. Derek lo prende con un dito, portandoglielo alle labbra.
"Assaggia" ordina e Stiles non se lo fa ripetere due volte. Il sapore di Derek è estasiante, gli fa chiudere gli occhi e mugugnare di piacere. Passa lui stesso un dito sul tavolo, ripetendo il gesto fino a quando non ha ripulito tutto.
"Buono" dice, per poi appoggiare la fronte contro il petto di Derek che è ancora vestito.
"Va meglio, ora?" chiede il mannaro, accarezzandogli i capelli.
"Mh" annuisce. "Non so cosa mi sia preso. Avevo così voglia di te che sono uscito di corsa. Ho sempre voglia di te."
Derek lo solleva, portandolo in braccio fino al letto, poi si spoglia e gli si stende di fianco.
"Sono di nuovo duro" dice Stiles, guardandosi esasperato. Derek gli prende una mano, portandosela tra le gambe.
"Non sei l'unico" dice e Stiles comincia a segarlo piano, senza fretta, beandosi delle espressioni di Derek.
"Ti voglio ancora, Stiles" dice il mannaro e Stiles si ferma, si stende sulla schiena e apre bene le gambe.
"Sono tutto tuo."
Dopo una settimana, dopo l'ennesima sessione di sesso fantastico, Stiles si è rivestito, ma è ancora sul divano, accucciolato contro il fianco di Derek che sta leggendo e che gli accarezza i capelli. Si sta quasi addormentando, quando la porta del loft si spalanca, e si muovono entrambi di scatto, separandosi, mentre Scott entra quasi di corsa.
"Cos'è successo, Scottino?" chiede, sperando non abbia notato nulla di strano.
Scott si siede sul divano tra di loro, muovendo la gamba su e giù, agitatissimo.
"Scott, stai bene?" chiede anche Derek.
"No che non sto bene! Un fottuto casino!"
"Cioè?" incalza Stiles.
"Io e Isaac stiamo insieme" dice Scott.
Stiles annuisce. Lo sa bene.
"E io ed Isaac facciamo sesso" continua.
"Sappiamo bene anche questo" risponde Derek che, poverino, li sente spesso al loft.
"E abbiamo fatto sesso ieri sera, tanto sesso. Solo che si è rotto il preservativo, capite? Un fottuto casino!"
Stiles non capisce.
"E quindi? Siete due lupi, non potete ammalarvi. Dov'è il dramma?"
Scott si volta a guardarlo come se lo credesse stupido.
"Sei cretino?" dice infatti. "Stiles, abbiamo solo venticinque anni, non vogliamo diventare papà!"
Stiles non riesce a trattenere una risata e anche Derek sembra fare fatica.
"Scott, sei maschio. Anche Isaac lo è, sai? Non è possibile" dice tra le risate. Scott si alza.
"Sì, genio. Sono maschio, ma io sono un Alpha, un lupo e anche Isaac lo è. Ed è il mio compagno. Capisci ora?"
Stiles lo guarda stranito.
"Ma sei maschio..." dice, le mani che sudano.
"Derek, spiegaglielo tu, per piacere. Io devo trovare una soluzione."
Derek guarda Scott, poi Stiles, poi di nuovo Scott.
"Ragazzi, siete seri?" chiede proprio quest'ultimo. "Un mannaro Alpha ha facoltà di fecondare il suo compagno, anche se questo è un uomo. Perché io lo so e voi no? Tu sai tutto e tu sei nato lupo!"
Stiles si sente avvampare.
"Succede solo tra due lupi?" chiede.
"Succede in ogni caso, se il compagno è un Alpha. Devo ritrovare il libro, magari lo leggi, dici semrpe che non hai più nulla da studiare. Ora mi date una mano, per piacere?"
"Scott, succede anche tra alpha e umano?" chiede Stiles, ignorandolo e alzandosi. Gli tremano le mani.
"Oddio, si, si, ho detto si. Ti presto il libro, ma ora pensiamo al fottuto casino, per piacere."
Derek si alza, si passa le mani tra i capelli e comincia a fare avanti e indietro.
"Derek? Non agitarti così tanto, magari esiste una pillola del giorno dopo anche per Isaac e risolviam-"
Derek ringhia, forte, zittendolo.
"Scott, ti aiuterò, te lo giuro. Dopo ci vediamo, ne parliamo con Isaac e cerchiamo di capire, okay?"
Scott annuisce. "Perché non ora?"
"Perché Stiles ed io stavamo discutendo di una cosa urgente e dobbiamo finire entro oggi. Veniamo da te dopo. Okay?"
Scott annuisce ancora, riprende il suo zaino, guarda Stiles e lo abbraccia, inaspettatamente.
"Non so di cosa stavate parlando, ma mi dispiace avervi spaventati, ora puzzate entrambi di paura. Anche se fosse successo qualcosa, Isaac ed io saremo bravi, lo so."
Stiles ricambia l'abbraccio, poi lo guarda andare via e chiudersi la porta alle spalle. Nello stesso momento, Derek ritorna sul divano e gli prende le mani tremanti tra le sue.
"Non lo sapevo" dice. E Stiles lo sa, ovvio che lo sa. Cerca di accennare un sorriso.
"Ma succede solo tra compagni, no?"
Derek abbassa lo sguardo. "E tu sai già di essere il mio, no?" chiede.
Stiles ora sbuffa una risata.
"Cosa si fa? Un test di gravidanza? Le analisi del sangue? Io non ho mai letto nulla del genere e mi fa ridere che Scott lo sappia e noi no!"
Derek accenna un sorriso. "Non lo so, chiederemo a Deaton. Vuoi andarci ora?"
Stiles si sporge verso di lui, accoccolandosi di nuovo al suo fianco, abbracciandolo.
"Derek, se fossi...se aspettassi davvero un bimbo, cosa succederebbe?"
Eccola la domanda.
Derek gli bacia i capelli, stringendolo.
"Lo vizieremo, insieme a tutto il branco e crescerebbe felice. Sei d'accordo?"
Stiles si lascia sfuggire una lacrima, tirando su col naso, mentre sorride.
"Sono molto d'accordo" dice.
La parola era "ESAME".
Idea ispirata dalla dolce Sara <3
Blu.
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