#141

Derek è innamorato di Stiles. Lo ama, lo sa, ne è consapevole e ha accettato questo che è semplicemente un dato di fatto. Derek ama Stiles. 

Lo ama così tanto che non farà mai un passo avanti, non si dichiarerà mai, perché è così terrorizzato dell'idea di un rifiuto che preferisce mantenere il rapporto che hanno ora. 

Litigano, quasi arrivano alle mani, ma allo stesso tempo si supportano, qualche volta chiacchierano e sono membri dello stesso branco, più o meno. Derek è un alpha, ma è parte del branco di Scott. Così Scott, pur essendo a sua volta Alpha, è parte del branco di Derek. Tutto ha un equilibrio, tutto è al suo posto e Derek non ha la minima intenzione di scompensare tutto. Lo ama, sì, è vero, ma può tenersi questa cosa per sé. 

Il problema, se così può essere definito, è che a differenza degli anni precedenti, quest'anno non ha la minima idea di cosa regalare a Stiles per Natale. Hanno cominciato a farsi regali due anni prima, proprio perché l'umano aveva dato il via a quella tradizione. I regali ai membri del branco li rendevano più uniti, ma tutti lo sanno che è solo perché Stiles ama comprare cianfrusaglie a tutti. Non che non siano regali apprezzati, perché hanno sempre un significato, ma quando l'anno prima Derek ha ricevuto un biglietto per un concerto di un gruppo che ascoltava quand'era ragazzino, assieme ad uno sgabello pieghevole, ha un po' riso. Stiles si era giustificato dicendo "il concerto è in piedi e tu sei vecchio". 

Quindi ora sa che la soluzione è solo una: chiedere a Scott. 

Approfitta del fatto che gli altri non sono ancora arrivati al loft e Scott invece sì, e gli si siede di fianco mentre il ragazzo gioca alla Play. 

"Scott, cosa diavolo devo regalare a Stiles?" chiede. 

Scott mette in pausa il gioco e si volta a guardarlo. 

"Nessun indizio quest'anno?" 

Derek sorride. Ha ragione Scott, Stiles ogni anno, in un modo o nell'altro, fa sempre capire cosa desidera. L'anno prima, parlava continuamente del comicon, di quali attori ci fossero, degli stand per comprare i suoi giochini ("Non sono giochini, Derek, sei un balordo!" aveva urlato). L'anno prima ancora, invece, si lamentava continuamente dello zaino rotto e del fatto che perdesse le penne dal buco sul fondo. Non che Derek lo credesse possibile, ma gli aveva comunque preso uno zaino nuovo. 

Quell'anno, invece, Stiles sembrava essersi addirittura dimenticato fosse Natale. Non aveva ancora tirato fuori le decorazioni, non aveva nominato Babbo Natale mezza volta e, soprattutto, non aveva cominciato a cantare Last Christmas da fine novembre 

"Nulla" risponde a Scott. "Tu non sai se gli serve o gli piacerebbe qualcosa?" 

Scott sembra rifletterci. 

"Cosa ne dici di una cena voi due? O, che ne so, un weekend fuori, se vuoi spendere un po' di più." 

Derek aggrotta le sopracciglia. Una cena in due o un viaggio? Solo loro due? 

"Scott, sei impazzito?" 

Scott fa spallucce. 

"Secondo me sarebbe carino, non siete mai stati voi due da soli."

"Facciamo la spesa insieme ogni tanto."

"Quello è solo perché a Stiles serve una mano coi sacchetti, per quante cose prende. Non è come uscire insieme." 

Derek lo guarda ancora peggio. 

"E perché mai dovremmo uscire insieme?" 

Scott non fa in tempo a rispondere, che proprio Stiles entra al loft. La conversazione finisce lì. 





Due giorni dopo, Derek ci riprova. Questa volta con Lydia. Magari Stiles ha parlato con lei o almeno lei potrebbe saperne qualcosa in più sui regali. 

Stanno guardando Scott e Liam allenarsi, quando Derek le si avvicina. 

"Lydia, cosa posso regalare a Stiles per Natale?" 

Lei risponde senza distogliere lo sguardo dallo scontro. 

"Non credo che Stiles abbia bisogno di qualcosa di materiale quest'anno. Potresti fare qualcosa di simbolico." 

Derek ha difficoltà a capire cosa intenda. 

"Tipo? Una carta regalo?" 

La ragazza si gira, alzando gli occhi al cielo. 

"Dio, no! Quello è il peggior regalo di sempre! Intendevo qualcosa di simbolico per voi, che possa ricordare il vostro rapporto, che possa significare qualcosa per il futuro. Che ne so, un gesto carino e sentimentale." 

Derek stenta a crederci. Sono impazziti tutti? 

"cosa sarebbe per te un gesto carino e sentimentale?" prova a chiedere. 

Lei ci pensa. 

"Mhhh, non so. Tipo Jackson il primo anno che stavamo insieme, avevamo sedici anni, mi ha fatto sedici regali. Uno per ogni anno in cui non siamo stati insieme, perché secondo lui eravamo destinati." 

"Lydia" risponde serio. "Tu e Jackson state insieme, appunto. Stiels ed io no. Ho solo bisogno di fargli un regalo come gli altri anni, una cosa stupida ed utile o che piaccia a lui." 

"E chi dice che un gesto carino possa non piacergli?" gli dice e si allontana, avvicinandosi agli altri. 



Derek ha quasi perso le speranze, ma va dalla persona più diretta e pratica che conosce. Erica. 

Entra in camera sua senza nemmeno bussare e lei lo guarda così male che quasi fa un passo indietro, ma poi entr alo stesso. 

"Devi dirmi cosa regalare a Stiles, perché mancano quattro giorni a Natale, ho i regali per tutti voi e manca solo lui." 

"E perché con noi è stato così facile anche se nessuno ti ha dato indicazioni e con lui non ci riesci?" 

Ecco, fin troppo diretta. 

"Puoi aiutarmi?" chiede, senza rispondere alla domanda. 

"Fatti trovare nudo sotto l'albero, con un fiocco sul caz-"

"ERICA! Sei fuori di testa?!" la blocca. 

Lei risponde con estrema calma. 

"Stiles apprezzerebbe." 

"Erica, Stiles non apprezzerebbe." 

Lei si alza, fronteggiandolo. 

"Lo ami, sei innamorato di lui da anni e, cavolo, sei un fottuto lupo mannaro e non lo capisci che ricambia? Quando sei in giro il suo cuore batte furioso, odora di eccitazione, di felicità, di aspettativa ogni volta che lo guardi. Anche quando litigate si sente che ti ama, Derek!" 

Derek è incredulo. cosa diavolo sta dicendo Erica? 

"E io perché non sentirei tutto questo?" 

"Solo perché sei idiota" risponde lei, ovvia. "Perché hai così paura di avvicinarti a lui, che i tuoi sensi ti ingannano e non ti fanno vedere e sentire la realtà delle cose. E Stiles quest'anno non vuole nulla che non sia tu, per Natale. E te lo sta facendo capire in ogni modo, solo che tu non cogli." 

"E come dovrei capire che vuole me? Sentiamo" chiede, incrociando le braccia. Erica è pazza, Stiles è sempre uguale, non è cambiato nulla. 

"Escludendo il fatto che canticchia continuamente All I want for Christmas in You, intendi? Bene, allora parliamo di quando due giorni fa ha comprato le palline di Natale con i nomi di tutti incisi e chissà perché la tua e la sua sono finite appese allo stesso ramo. Oppure, vediamo... il vischio che casualmente è sulle vostre teste ogni giorno, ma tu non lo noti o fai finta di non notarlo e lui puzza di tristezza ogni volta. O, ancora, il suo cucinare qui, per non farti prendere pizza da asporto ogni sera, i film romantici natalizi che siamo costretti a vedere da Novembre, che non sceglie Lydia, ma Stiles. Oppure il fatto che se ci facciamo tutti gli anni i regali è solo perché lui aveva una scusa per fartene uno e non sembrare un idiota. Hai bisogno di altro?"

Derek si siede sul letto della ragazza, lo sguardo fisso davanti a sé. Poi la guarda. 

"Io piaccio a Stiles?" 

Lei sembra voler urlare, ma poi gli si siede di fianco. 

"Derek, tu non piaci a Stiels. Stiles è innamorato di te praticamente da sempre. E mi dispiace tu non te ne sia accorto, perché avete praticamente gli stessi odori, provate le stesse cose. Però ora puoi rimediare, no?" 

"E cosa dovrei regalargli?" 

"La mia idea non ti piaceva?" chiede lei, ridendo. Derek le dà una leggera spallata. 

"Dai, aiutami ad organizzargli una sorpresa. Forse un'idea ce l'ho." 





La sera della vigilia di Natale, come gli altri anni, sono tutti al loft, seduti intorno all'albero, sul divano e per terra, mentre scartano i regali. 

Scott, Erica, Lydia, Boyd, Liam e Malia hanno già aperto i loro. Mancano solo Derek e Stiles e, come da tradizione, l'ultimo è sempre Derek. 

Stiles ringrazia con un abbraccio tutti, per i regali. Scott per il gioco della Play, Erica e Boyd per un ridicolo cappello con due palle, Lydia per le nuove cuffie per il cellulare, Liam per un portachiavi di Star Wars e Malia per un Plaid con sopra l'incipit de Il signore degli anelli. Ora tocca a Derek dargli il suo regalo. 

Gli allunga un pacchetto molto piccolo, pochi centimetri, che Stiles si rigira un po' tra le mani, prima di aprirlo. 

Strappa la carta da regalo, e Derek lo sente prendere un respiro prima di aprire la piccola scatolina. Dentro, Derek ci ha messo solo un pezzetto di carta, con su scritto una frase. Stiles Strabuzza gli occhi, poi sorride, impercettibilmente, ma Derek ora lo vede e, soprattutto, lo sente. Sente il suo cuore, il suo odore e quella è felicità. 

Non darmi il tuo regalo ora, ma quando andranno via gli altri. 

Solo Liam insiste un po' col voler sapere cosa Derek abbia messo in quella scatolina. Gli altri sembrano giò saperlo o, almeno, immaginarlo. O semplicemente sperano che Derek si sia dato una mossa. Così come nessuno si stranisce quando, dopo aver consegnato i regali a Derek, Stiles non gli dà nulla. Loro sono abituati a sentire gli odori di entrambi, i sentimenti di entrambi. E, forse, è per questo che vanno via molto prima del solito. 

Solo Scott, prima di andare via, si avvicina a Derek, mentre Stiles è ancora seduto ai piedi dell'albero, che sfoglia il libro che Lydia ha regalato a Derek. 

"Sono felice per voi" gli dice, con una pacca sulla spalla. Poi va via. 

Derek è un po' agitato, ma anche risoluto e convinto. Sicurissimo di quello che ha fatto e sta per fare. 

Si avvicina a Stiles, sedendosi sul pavimento di fianco a lui che ha le guance arrossate e il cuore quasi in tilt. 

"Il mio regalo, quindi?" gli chiede e Stiles sorride. 

"Secondo la tradizione, dovrei avere prima io il mio, Sourwolf." 

"Possiamo rompere qualche schema, stasera?" chiede e Stiles prende l'ultimo pacchetto presente sotto l'albero. Carta verde, semplice, con un fiocchetto rosso, non molto grande. 

Derek sorride, prendendolo e scartandolo piano. 

"Derek, te lo dico ogni anno, devi strappare la carta o porta sfortuna!" lo richiama e Derek sbuffa, ma fa come gli è stato detto. Strappa la carta e osserva quello che ha tra le mani. 

Una foto incorniciata, una loro foto che Derek non ha nemmeno idea di chi abbia potuto scattarla, ma ricorda bene quel momento. 

Capodanno dell'anno prima, mancava pochissimo alla mezzanotte e Derek era vicino alla vetrata, guardando la neve che, stranamente, stava ricoprendo la California quell'anno. Ricorda bene il momento in cui si era avvicinato Stiles, in silenzio, mettendoglisi di fianco. 

Non pensava che qualcuno avesse immortalato quel momento ma non si era nemmeno accorto della posizione di Stiles. Di fianco a lui, ma non guardava fuori, guardava Derek. E Derek ora capisce cosa intendesse Erica, perché lo sguardo di Stiles in quella foto è molto più che eloquente. Lo guarda come Derek sa di non essere mai stato guardato da nessuno. 

"L'ha scattata Scott. Assurdo, vero?" 

Derek sorride, continuando a guardare la foto, poi si alza, porgendo la mano a Stiles, per aiutarlo a fare lo stesso. 

Sono uno di fronte all'altro. 

"Quest'anno non sapevo cosa regalarti. Ho chiesto consigli a tutti, perché non hai dato suggerimenti a nessuno." 

Stiles sorride. "Mea Culpa!" 

Derek gli prende le mani, spontaneamente, per calmarsi, per sentire il suo calore. 

"Ognuno di loro mi ha dato un suggerimento ed erano cose molto carine, ma poi ho fatto di testa mia." 

Gli lascia le mani, allontanandosi e andando verso l'interruttore. Spegne tutte le luci, lasciando acceso solo l'albero, poi torna da Stiles. 

Prende di nuovo le sue mani e lo guida al centro della stanza. Stiles si lascia guidare docilmente, ma Derek sente dal suo odore che sta fremendo di aspettativa. 

"Tra due giorni partiamo per Parigi, insieme, per dieci giorni. E...Alexa, accendi la luce centrale!" 

Dopo un secondo, esattamente sopra le loro teste, si accende una piccola lampadina, che fa alzare gli occhi di Stiles verso l'alto. Quattro mazzolini di vischio sono appesi proprio sopra le loro teste. 

"Sono stato cieco, Stiles. Cieco e spaventato, soprattutto. Non ho notato come mi guardavi lo scorso Capodanno, prima di vedere quella foto, così come  non ho notato tantissime altre cose. Come i quattro mazzolini di vischio che tu hai appeso in giro, qui, e che chissà quante volte ho avuto sulla mia testa, senza vederli. E senza vedere te." 

"Almeno una decina" risponde Stiles, le guance sempre più rosse. "E ora mi vedi?" chiede. 

Derek gli prende il viso tra le mani. 

"Ti amo" dice solo, perché è tutto ciò a cui sta pensando e forse l'unico modo per esprimere quello che prova. Anche se non sembra comunque abbastanza. 

Stiles sorride ancora, alzandosi sulle punte e, finalmente, appoggiando le labbra sulle sue. 









La parola era "CUFFIE". 

Richiesta di @ DrarryHiOops_Always 

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top