#106
"Salve, ho un appuntamento alle undici, sono un po' in anticipo!"
Stiles entra nello studio del tatuatore più famoso di tutta New York con quindici minuti di anticipo, ma non resisteva più. Ha prenotato per quell'appuntamento più di un anno prima, perché la lista di attesa dello studio Wolf è sempre troppo piena, ma non si sarebbe fatto tatuare da nessuno che non fosse la loro punta di diamante: Derek Hale.
Derek dirige quello studio da quando aveva diciotto anni, ora ne ha dieci in più e lavora lì con le sue sorelle. Laura, esperta in tatuaggi in bianco e nero e Cora, la migliore con i piercing. Lui, invece, è l'addetto ai colori. Stiles si è innamorato dei tatuaggi di Derek così come gli succede con le opere d'arte. Colori magnifici, tratti sottili. Sembrano prendere vita sulla pelle dei fortunati che riescono a farsi tatuare da lui.
Stiles non ha parlato direttamente con Derek, ma si è scambiato delle mail con una certa Erica, che a quanto pare è la receptionist.
"Sì, sei Stiles. Ci siamo scambiati le mail quando hai prenotato e hai inviato il disegno. Derek ci ha lavorato su, vuoi vederlo?"
Ovvio che vuole, non vede l'ora. Annuisce e la ragazza gli apre davanti un tablet su cui risplende letteralmente un disegno bellissimo.
"Ti piace?" chiede lei. Stiles non ha parole, davvero.
Una grande fenice fa mostra di sé su uno sfondo bianco. Arancione, rosso, giallo sembrano essere fuoco, le ali e la coda sono sinuose e sembrano avvvolgere il disegno accennato di quella che dovrebbe essere la coscia di Stiles e il suo fianco. Stiles sa che è un tatuaggio grande ed impegnativo, ma è proprio come lo immaginava.
"Derek lascia sempre tutti senza parole" sghignazza lei.
"Dio, è magnifico, è un'opera d'arte, è bravissimo, non vedo l'ora di cominciare!"
"Bene, mi piace quest'entusiasmo."
Stiles si gira alla sua destra e Derek è sull'uscio di una porta che conduce nello studio. L'ha sempre visto in foto e sempre a lavoro, quindi con testa bassa mentre tatuava, quindi non si aspettava...quello.
Derek è semplicemente bellissimo e perfetto. Ha degli occhi verdi magnetici, una barba curata ed è alto e muscoloso. Stiles deglutisce, prima di accennare un sorriso.
"Ciao!" dice. Derek gli fa un occhiolino, poi si avvicina per prendere il tablet.
"Allora, Stiles, come ti ha detto Erica, questa è la mia interpretazione di quello che mi hai descritto. Partirà dalla vita, prenderà tutto il fianco e la coscia. Una delle ali toccherà l'inguine. Si tratta di un lavoro grande, vediamo se riesco a concluderlo oggi o, se non riesci a resistere, fissiamo un altro appuntamento. Sei sicuro di voler procedere? Hai già fatto altri tatuaggi?"
§Stiles fa no con la testa.
"No, è il primo. Non mi sarei mai fatto mettere le mani addosso da qualcuno che non fossi tu" dice, pentendosi subito dopo di quel non voluto doppio senso. Derek sembra non farci caso, o almeno ci passa su.
"Bene, seguimi. Preparo lo stencil e tutto il resto, poi cominciamo."
Stiles lo segue, ma sente Erica alle sue spalle.
"In bocca al lupo!" e si gira a sorriderle.
Derek si siede subito ad una scrivania per preparare il disegno da applicare su Stiles e solo in quel momento il ragazzo si rende conto di quanto sarà enorme quel disegno. Ma va bene così, è così che lo voleva e ci tiene davvero tanto.
"Comincia a togliere jeans e boxer e stenditi sul lettino. Puoi coprirti le zone intime con quel telo, mi basta che mi lasci la zona da tatuare libera."
Stiles arrossisce, ma esegue e resta seduto sul lettino, mentre osserva Derek stampare e poi preparare i colori su un tavolino con minuziosa cura. C'è del giallo, del rosso, l'arancione il bianco e il nero. E una boccettina di blu.
"Nel disegno non c'erano parti blu" dice Stiles, indicando la boccetta.
"Vero. infatti stavo per chiederti se ti andassero bene gli occhi blu della fenice" risponde Derek, chiedendogli con un gesto di alzarsi.
Stiles annuisce e si mette in piedi, reggendo il telo davanti alle sue nudità.
"Fermo, applico lo stencil, così puoi guardarti allo specchio e veder el'effetto.
Stiles si immobilizza, sentendo le mani di Derek premere gentile su di lui, con piccole carezze per far aderire meglio il disegno. Un po' trattiene il fiato.
"Ecco" dice, staccando la carta. "Guardati bene, senza fretta, e dimmi se devo cambiare qualcosa."
Stiles si mette davanti allo specchio e non riesce a credere alla bellezza. La fenice gli avvolge fianco e coscia, anche se non è colorata è magnifica e gli piace che arrivi fino all'inguine e un po' anche sulla natica. Si gira e rigira per guardarsi bene.
"Puoi spostare il telo, se non riesci ad avere il quadro preciso" dice Derek alle sue spalle. Stiles lo guarda dallo specchio, poi annuisce. Derek ha ragione e poi che vergogna c'è? Sposta il telo bianco, mentre le guance gli si tingono di rosso e si osserva.
"Dio, tu sei un artista vero" dice e sente Derek sbuffare una risata.
"Ti piace?" chiede l'altro avvicinandosi e mettendogli una mano sull'altro fianco per farlo girare di profilo. Stiles sente un brivido, ma lo ignora.
"Lo amo, davvero. E' proprio quello che volevo da anni."
"Bene, stenditi che cominciamo."
Le mani di Derek sono calde e ha una presa forte sulla sua coscia. Stiles è abbastanza rilassato e non sente nemmeno tanto dolore mentre Derek disegna con l'ago sulla sua pelle. Intorno c'è silenzio, si sente solo il ronzio della macchinetta ed è tutto molto rilassante.
"Buongiorno a tutti! Ciao Fratellino!"
Una voce rompe il silenzio e Stiles vede Derek fermarsi e alzare lo sguardo.
"Laura, è lunedì, non urlare."
"Brontolone! Posso passare?" chiede, da dietro il paravento. Derek alza lo sguardo su Stiles, chiedendogli un muto permesso. Stiles annuisce.
"Vieni."
Laura entra nel suo campo visivo, sorridendo.
"Ciao! Tu sei il signor fenice di oggi, quindi. Io sono Laura."
Stiles le sorride. "Ciao, sono Stiles, è un piacere conoscerti, sono fan dei tuoi disegni! Gli occhi sembrano sempre così veri!"
Laura gli scompiglia teneramente i capelli. "Che cucciolo che sei, grazie! Magari il prossimo te lo faccio io, allora! Come procede?"
"Bene" risponde Derek, mentre continua a disegnare.
"Sempre loquace il mio fratellino. ti sta facendo male, Stiles?"
Stiles nega. "Direi che è quasi rilassante, pizzica solo ogni tanto."
"Bene, allora non lo licenzio!"
"Laura, questo posto è mio."
Stiles sorride, alla smorfia della ragazza.
"Beh vi lascio soli che ho una tigre da fare. A dopo!"
Passa un'ora in cui Stiles si distrae solo quando Derek gli chiede se sia tutto okay, e ascoltando Laura chiacchierare con una ragazza dall'altro lato del paravento. A quanto pare la tigre la sta facendo su una spalla, in ricordo di sua nonna. PEr tutto il tempo Stiles ha tenuto lo sguardo su Derek, riflesso nello specchio di fronte, perso nella sua concentrazione. Non si è fermato un attimo, totalmente preso dalla sua creazione.
"Stiles, ci fermiamo qualche minuto, okay? Così puoi muovere la gamba."
Stiles annuisce, sentendosi intorpidito. Derek si alza, stiracchiandosi e guardandosi intorno.
"Ti porto un caffè?" chiede.
"No, grazie. Sono iperattivo e col caffè rischieresti di dovermi legare a lettino per tenermi fermo."
Derek sorride, poi si allontana. Poco dopo la testa di Laura spunta dal paravento.
"Wow, sta venendo davvero bene!" dice, indicando la coscia quasi interamente colorata.
"Sì, tuo fratello è magnifico!" non si trattiene Stiles e lei sorride.
"Hai ragione, sai? E poi ha preparato il tuo disegno per almeno un mese."
"Davvero? Impiega sempre così tanto?"
"I tatuaggi hanno quasi sempre un significato e, facendoli da tanti anni, siamo diventati bravi a capire quanto alcuni siano profondi. E lui ha capito quanto fosse importante per te, quindi non voleva sbagliare."
A Stiles si stringe un po' la gola per l'emozione. "Vero, lo è. E non ha sbagliato nulla, è perfetto."
Laura gli fa un occhiolino, poi torna al suo posto.
Dopo un'altra ora, Derek spegne di nuovo la macchinetta e si siede diritto.
"Stiles, ho finito la parte bassa, ora abbiamo due strade."
Stiles annuisce e Derek continua. "O mi sposto verso la parte posteriore o anteriore, finendo un ultimo pezzetto, poi continuiamo un altro giorno, non voglio stressare troppo te e la tua pelle."
Stiles annuisce ancora. "Devo scegliere io?"
"Sì, per me fa lo stesso. Considera che sono due parti delicate, ma che l'inguine fa molto più male e dovrai stare attento nei prossimi giorni, per la guarigione."
"Mh... Considerato che ho questa settimana di ferie e possi stare a casa senza mutande, direi che possiamo toglierci il pensiero e il dolore più forte. Che ne dici?"
"Va benissimo. Allora stenditi sulla schiena e spostami il telo versi sinistra. Poi alza il braccio destro, così puoi muoverlo e non mi intralci."
Stiles esegue tutto, lasciando anche i telo, tanto non cadrà.
"Vai, puoi cominciare."
"Se fa troppo male, non muoverti di scatto, ma dimmelo, così mi fermo subito, okay?"
Ovviamente Derek aveva ragione, il dolore è del tutto diverso da quello sulla coscia. Brucia e pizzica e in dieci minuti già ha bloccato Derek due volte.
"Tranquillo, è normale. Anzi, molti piangono pure. Se mi permetti, ora che sono arrivato proprio qui" dice, poggiando un polpastrello proprio nella piega dell'inguine, "devo tirarti la pelle, per distenderla, altrimenti viene tutto tremolante e ti fai anche più male."
Stiles annuisce ancora e la mano di Derek si posiziona così vicina al suo pacco che Stiles sussulta istintivamente.
"Pronto?" domanda Derek.
"Vai."
Passano due minuti, quando Laura torna da loro.
"Der, io vado a pranzo con Erica, quindi di là non c'è nessuno."
Derek risponde senza nemmeno alzare lo sguardo.
"Okay, ma chiudi a chiave, che se entra qualcuno non posso muovermi."
"Ooookay! Ciao, Stiles!"
"C-ciao" balbetta Stiles e lei torna indietro.
"Derek ti sta torturando? Tiragli i capelli se ti fa male!"
Stiles le sorride.
"Stiles, mi fermo?" chiede Derek, senza muovere le mani e Stiles fa no con la testa. Il problema non è il dolore, ma non può dirglielo.
Il fatto è che quel pizzichio unito alla mano forte di Derek gli stanno facendo venire caldo e Stiles sta cercando con tutte le sue forze di non avere una imbarazzante erezione.
"Stai anche sanguinando più di prima" dice, passando la carta sulla zona, per pulirlo. Stiles quasi geme, appena sposta le mani, ma si trattiene giusto in tempo.
"Pu-puoi continuare" dice, perché vuole uscire di lì al più presto e mette di istinto la mano sul telo, appena Derek lo guarda negli occhi. Come diavolo può eccitarsi solo per degli occhi? Cazzo!"
"Sì, ma devi rimettere le braccia come prima" dice e Stiles strizza gli occhi, obbedendo. Sa che ora è tutto molto evidente.
"Scusa" dice, al silenzio di Derek.
"Può sembrarti strano, ma non è raro che accada, stai tranquillo" dice, rimettendo la mano dov'era prima. E' così inaspettato che Stiles ora davvero si lascia sfuggire un gemito.
"Cazzo, scusami, scusami!" dice, portandosi le mani a coprirsi il viso.
"Hai bisogno di un momento?"
"No, non credo. Cioè prima finisci e meglio è, suppongo. Aspettare che passi, con te che mi guardi, potrebbe essere decisamente controproducente."
"E va bene" si arrende Derek, avviando di nuovo la macchinetta e riprendendo a tatuare.
Stiles cerca di distrarsi, addirittura cerca di concentrarsi sul dolore che sta sentendo, pur di...calmarsi, ma...
"Stiles, puoi piegare la gamba, aprendola? Come se volessi metterti a ventaglio" gli chiede Derek, facendo pressione per fargli eseguire il movimento e Stiles scatta, come scottato.
Il problema non è che ha quasi tirato un calcio a Derek, ma che il movimento gli ha fatto cadere il telo, mostrando la sua erezione rossa, dura e quasi gocciolante.
"PORCO CAZZO!" urla, mettendosi a sedere, ma Derek gli sbatte una mano contro il petto, tenendolo giù.
"Fermo, non puoi piegarti" ordina, parlandogli a pochi centimetri dal volto. "Ti copro io, tranquillo."
Stiles vuole quasi piangere. "Possiamo continuare la prossima volta?" chiede.
"Mi dispiace, ma ora devo finire la zona" si scusa Derek, afferrando un telo pulito e appoggiandoglielo addosso.
"Ah..." geme Stiles, ormai non si contiene proprio.
"Posso?" chiede Derek, riposizionandogli la gamba e tenendogliela aperta e tesa.
"Tu? Tu Puoi fare tutto quello che vuoi" si ritrova a dire Stiles, con gli occhi chiusi e sperando finisca in fretta. Solo che non sente il pizzichio degli aghi, proprio no.
Quello che sente è il telo scivolargli di nuovo e Derek dire "Proprio tutto?".
Stiles spalanca gli occhi, puntandoli subito in quelli dell'altro che non è più seduto alla sua destra. E' alzato, col telo tra le mani.
Stiles lo guarda ancora, come per capire le sue intenzioni. Derek si piega un po' in avanti, parlando poco distante dal suo viso.
"Proprio tutto?" ripete la domanda.
"Lo fai a tutti i clienti?" si ritrova a chiedere Stiles. Derek sorride.
"Direi di no. Nessuno è mai stato carino quanto te e così attratto da me."
Stiles arrossisce. "Avrei da ridire sulla prima e ho i miei dubbi sulla seconda, ma..." deglutisce, "Proprio tutto" risponde.
Derek si abbassa, per sfiorargli il collo con la punta del naso. "Bene, sussurra contro la sua pelle" poi scende sempre più giù.
Stiles vede la sua testa scendere verso il basso e ci spera, ma stenta a crederci, fino a quando non sente la lingua dell'altro sulla punta del suo membro congestionato. Inarca di istinto i fianchi, rilasciando un gemito.
"Cristo, sono già al limite" geme, mentre la lingua di Derek compie leggeri movimenti circolari, per poi inglobarlo piano, lentamente.
Derek lo succhia un po', mandandogli scariche elettriche dall'inguine al cervello, poi si sposta.
"Noo!" protesta Stiles, ma Derek si allontana, prende qualcosa dal bancone e torna da lui.
"Vaselina" spiega, spremendosi una sostanza trasparente sulle dita, sporcandole per bene. "Alzati e mettiti in piedi, apri le gambe e appoggia i gomiti sul lettino."
Stiles, con gambe tremanti, esegue, piegandosi per bene a novanta, esponendosi per Derek che gli afferra una natica con la mano pulita, stiringendo forte.
"Hai un culo perfetto, sai? Sono eccitato da quando ti sei spogliato..."
"Da-davvero?"
"Mh, davvero" risponde, infilandogli piano un dito dentro, fino in fondo. Stiles si inarca, cercando con tutte le sue forze di non venire già.
"Derek" dice.
"Cosa?" chiede l'altro, muovendo il dito dentro e fuori.
"Io stamattina mi sono toccato con il mio vibratore, abbastanza grande. Quindi ti suggerisco di saltare i convenevoli e di entrarmi subito dentro, perché sto esplodendo. Letteralmente."
Derek si abbassa sulla sua schiena, baciandogli la nuca sudata.
"Ah, quindi ti sei già dato piacere oggi? E sei sicuro di essere abbastanza aperto per me?"
Stiles geme. "Fammi sentire quanto sei grosso, allora."
"Resta così" dice Derek, stringendogli un'ultima volta il culo e spostandosi. Stiles ora lo vede dall'altra parte del lettino, di fronte a sé, ancora vestito, ma evidentemente eccitato. I pantaloni sono molto tesi sul davanti.
"Posso farti vedere anche" risponde, passandiso una mano da sopra i pantaloni, per poi sbottonarli piano. Stiles lo vede infilare la mano nei boxer, tirandone fuori un...
"Cazzo, sei enorme!" esclama Stiles, leccandosi le labbra. Derek si sta segando piano, sporco di lubrificante, davanti a lui, guardandolo negli occhi.
"Pensi di farcela?" chiede.
"Hale, non ne ho idea, ma ti voglio dentro tipo ora, okay? E un po' di dolore non mi dispiace."
Derek annuisce, per poi spostarsi di nuovo alle sue spalle. Stiles sente prima il rumore del preservativo, poi le sue dita cospargergli l'apertura con la crema e penetrarlo di colpo con tre di esse.
"Aaah! Derek, cazzo, così vengo!" urla Stiles, inarcando la schiena. Derek le sfila subito, sostituendole con la punta del suo cazzo. "Vai" gli dà il permesso Stiles e lui entra piano, ma senza fermarsi fino a quando non è tutto dentro.
Stiles si inarca in un muto grido di piacere e dolore e Derek gli porta una mano intorno al collo per tenerlo premuto contro il suo petto.
"Abbastanza grosso?" gli chiede, per poi leccargli il collo fino all'orecchio.
"E tu abbastanza sicuro di-di te! Fammi sentire come lo usi..."
Derek non se lo fa ripetere due volte. Preme delicatamente una mano dietro la nuca di Stiles, spingendolo a piegarsi di nuovo in avanti, poi gli afferra i fianchi, sfilandosi piano e tornando ad affondare nella sua stretta apertura.
"No- non avevi detto che non-AAAh- che non potevo piegarmi?" chiede Stiles, mentre le spinte si fanno più forti.
"Bugia bianca" ringhia Derek. "Se ti fossi alzato avresti visto quanto me l'avevi fatto venire duro..."
Le spinte si fanno sempre più forti e Stiles si sente gocciolare, mentre il suo membro sbatte contro il lettino. La presa sui fianchi è forte, Derek lo sta scopando così bene che vorrebbe non finisse mai, ma è così vicino.
"AAAH! Derek, così, così, ti prego!" urla, sconnesso totalmente, senza però toccarsi.
"Vieni così? Solo col mio cazzo dentro? Sei proprio bravo..." lo loda Derek, continuando a spingersi. All'ennesima spinta contro la sua prostata, Stiles si inarca, urlando e contraendo tutti i muscoli. Viene copiosamente, sporcandosi lo stomaco e il lettino. Sente Derek spingere forte altre tre volte, poi si sfila veloce, lanciando via il preservativo. Stiles sente schizzi caldi sporcargli la schiena e geme ancora. Cazzo se gli piace quel lato selvaggio.
Derek gli tiene ancora i fianchi, mentre riprendono il respiro.
"Scusa" dice, col respiro corto. "Dovevo chiedert-"
Stiles lo interrompe.
"Mi piace essere marchiato. Mi piace molto" dice, girandosi nella presa e ritrovandosi davanti un Derek Hale con le guance rosse, gli occhi liquidi e ancora più bello. Vuole baciarlo, ma non sa se può, non sa se Derek vuol-
Derek gli afferra le guance e preme le labbra sulle sue, in un bacio a stampo. Poi appoggia la fronte contro la sua.
"Sei perfetto" dice e Stiles arrossisce e si alza sulle punte, sfiorandogli ancora le labbra, leccandole piano.
Derek gli accarezza una guancia, permettendogli di baciarlo, giocando con la sua lingua ed è lui a separarsi poco dopo.
"Laura ed Erica saranno qui a momenti. Per quanto io voglia tenerti ancora nudo a addosso, dobbiamo sistemare questo casino."
Stiles sorride, lo bacia ancora, poi lo aiuta.
"Derek! Siamo tornat- Oh, Stiles, a che punto siete?"
Laura entra, avvicinandosi subito al lettino. Stiles ora è così rilassato che quasi sta dormendo, quindi si spaventa.
"Tra due minuti abbiamo finito, poi torna per la seconda parte" risponde Derek, continuando a tatuare.
Laura annuisce, poi guarda Stiles.
"Ti avevo detto di tirargli i capelli, non di accarezzarlo" e solo in quel momento si rende conto di avere le dita affondate nei capelli di Derek con cui sta giocherellando. Ritrae la mano di scatto e Laura ride.
"Vi conoscete già?" chiede.
"N-no" risponde Stiles. Derek gli fa un occhiolino e si calma un po'.
"Laura" rimprovera la sorella. Poi si alza. "Non devi lavorare?"
Lei gli schiocca un bacio. "Sì, quindi ora vado, ma dopo mi racconti!"
Quando Laura si allontana, Derek massaggia piano la zona tatuata con cura, cospargendola di crema e dando le varie istruzioni a Stiles.
"Cerca di stare il più comodo possibile e non grattarti. Questo è il mio numero, per qualsiasi emergenza."
"solo per quelle?" chiede Stiles.
Derek si sporge e lo bacia. "E per dirmi quando puoi cenare con me."
Stiles lo bacia di rimando.
"Beh, dato che devo stare attento e comodo, che ne dici se vieni tu a cena da me domani e mi faccio trovare nudo?"
Derek ride, tirandoselo addosso e mordendogli il collo.
"Affare fatto."
La parola era "TABLET".
Tanti auguri a @k_hale_7 !
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