#102

Questa storia per metà ha cinque anni, per l'altra metà ha poche ore. 





Stiles è appena uscito dalla doccia, addosso il suo accappatoio di Iron man, e sta canticchiando qualcosa. Ha il cappuccio tirato fin sopra gli occhi mentre si friziona i capelli bagnati, quindi il suo mezzo infarto è giustificato.

"Cosa ci fai qui, Sourwolf?"

Derek è seduto sul davanzale, i piedi penzoloni che non toccano il pavimento della camera di Stiles.

"Ho pensato a quello che mi hai detto"

"Ti avevo detto di lasciar perdere"

Ed è vero. Stiles gli aveva detto di non dare importanza a quello che gli aveva detto il giorno prima.

Erano al loft per una riunione di branco. Riunione che consisteva nel prendere in giro Liam per aver portato una rosa ad Hayden per il loro primo mesiversario ed avergliela data in classe durante la prima ora.

Quando il lupo più giovane si era stufato di essere additato come un lupacchiotto romantico ed era andato via fintamente offeso, Scott lo aveva seguito perché credeva stesse facendo sul serio e Isaac aveva seguito Scott perché...beh perché Isaac seguiva sempre Scott.

Stiles era quindi rimasto solo con Derek, seduto sul tavolo di fronte alla vetrata. Il più grande, invece era intento a mettere a posto dei libri sparsi sul pavimento.

Stiles non sapeva perché l'aveva fatto. Forse perché Derek era sempre terribilmente attraente. Forse perché in quel momento con una canotta nera addosso lo era ancora di più. O forse perché era al novanta per cento convinto di provare qualcosa per quel mannaro scontroso, ma era saltato giù dal tavolo, si era avvicinato alla libreria, aveva afferrato un braccio di Derek per farlo girare verso di sé (per fortuna l'aveva sorpreso, altrimenti non sarebbe riuscito a spostare quella massa di muscoli) e aveva premuto le labbra sulle sue. L'aveva anche morso un po', quasi sicuramente e quasi sicuramente a causa della foga e della paura di essere lanciato giù dal balcone.

Quando si era staccato e aveva riaperto gli occhi, senza essersi nemmeno accorto di averli serrati, si era ritrovato davanti un Derek Hale con un'espressione che non gli aveva mai visto sul volto: Stupore.

Stiles aveva abbassato il suo braccio sinistro (sì, gli aveva anche sfiorato una guancia, sempre inconsapevolmente) e si era allontanato di mezzo passo.

"Non ti chiederò scusa, Sourwolf. Mi è passato nella testa solo per due secondi l'idea di farlo, ma no. Volevo farlo e l'ho fatto, ecco"

Derek aveva riposto il libro che aveva in mano e si era girato completamente verso di lui.

"Perché l'hai fatto?"

"Perché volevo. E mi è piaciuto. E credo che mi piaccia anche tu. Cioè, di quello ne sono sicuro. Ti va di uscire con me?"

Stiles aveva pronunciato tutto di un fiato, dando fondo a tutte le sue riserve di coraggio. Derek non l'aveva nemmeno guardato. Si era solo spostato verso la vetrata e si era messo a guardare fuori.

Stiles, sorpreso di avere ancora qualche briciolo di impavidità, gli si era avvicinato ancora una volta, ma non l'aveva spinto a girarsi verso di lui, anzi, gli aveva stretto le braccia intorno alla vita, appoggiandosi contro la sua schiena.

Aveva sentito Derek irrigidirsi e un po' lo aveva fatto anche lui dopo essersi reso conto del gesto troppo intimo, forse anche più del bacio di poco prima.

"Non me la dai una piccola possibilità? Lo so che ti piaccio, sono una persona molto intuitiva. E poi ho ancora tutte le ossa a posto"

Aveva parlato senza smettere di muovere le mani. Si era approfittato della particolare aria mansueta di Derek e aveva preso ad accarezzargli prima il petto, poi gli addominali e si era fermato incrociando le mani sulla sua pancia piatta.

"Stiles, no, non possiamo"

E Stiles si era staccato in fretta e si era allontanato.

"Perché?"

"Perché siamo attratti solo fisicamente noi due. Non lo nego, ma non possiamo andare oltre. Tu sei...sei sempre in movimento, sei una specie di tornado che soffia sempre forte e uno spiffero gelido fastidioso. Io non sono così, viviamo diversamente"

"Davvero? E cosa ti dice che questo spiffero fastidioso non possa accontentarsi della tua calma? Del tuo stare fermo? Ma va bene, se sono fastidioso va bene. Fa finta che non ti ho detto nulla. Amici come prima, o quello che è"

E si era allontanato ed era uscito dal loft.

Ora, nella sua camera, davvero non riesce a capire cosa voglia Derek. Derek che gli fa segno di avvicinarsi.

Stiles obbedisce, incurante o quasi delle gocce che sta lasciando sul pavimento, e si mette a mezzo metro da lui, inarcando un sopracciglio.

"Stiles, sei sicuro di poterti accontentare del mio essere...più pacato di te? O di accettare qualsiasi altra parte di me?"

Stiles riesce solo ad annuire veloce, schizzando acqua dai capelli, mentre deglutisce. Derek, in risposta, allunga un braccio verso la sua mano. Il contrasto tra la propria pelle fredda e quella calda del lupo lo fa rabbrividire, ma si avvicina lo stesso, quasi smanioso.

Il lupo incrocia le dita alle sue, mentre allarga le gambe per farlo avvicinare ancora un po' e allunga il collo per appoggiare il naso contro il collo di Stiles. Stiles che si blocca. Completamente sorpreso da quel gesto.

Derek però non si lascia fermare e, senza lasciargli la mano, scende più giù sostituendo le labbra alla punta del naso e baciandogli una clavicola che l'accappatoio ha lasciato scoperta.

Stiles riprende a respirare e stringe la presa sulle dita di Derek, mentre cerca di non perdere il controllo sulle gambe. O in generale sul cervello. Solo che l'altro sembra non voler dargli tregue e mentre riporta la testa all'altezza del suo viso, sposta l'altra mano e armeggia con la cintura che Stiles tiene annodata un vita, sciogliendola in una sola mossa. Appena l'accappatoio si apre, Stiles non ha nemmeno tempo per sentire freddo che si sente andare a fuoco. Il bacio che Derek gli sta dando può essere paragonato solo alle fiamme e non perché sia irruento, ma perché trasmette passione. Derek gli sta solo succhiando il labbro inferiore, ma Stiles si sente morire. Lascia andare un sospiro socchiudendo le labbra r Derek ne approfitta per leccargliele piano.

E Stiles non ce la fa più. Si sporge in avanti, andando in contro a quella lingua che...che si sposta.

"Che...co...cosa?" chiede il più piccolo sicuramente con le guance rosse.

"Vorrei che tu lasciassi fare a me. Che mi lasciassi fare piano" risponde l'altro e Stiles annuisce semplicemente.

Derek riprende a baciarlo, a baciarlo sul serio, anche se in un modo così lento che a Stiles gira quasi la testa per quanto gli stia piacendo. Gli permette di focalizzarsi su ogni singola emozione e su ogni sfumatura di esse. Ed è tutto troppo intenso.

Segue ogni movimento delle labbra di Derek, sente ogni suo respiro che gli si infrange contro la pelle e sente la sua mano che gli accarezza leggera un fianco scoperto. Stiles vorrebbe avanzare ancora, stringersi addosso al ragazzo che ha di fronte, ma resiste e lascia fare a lui, come gli è stato richiesto. E Derek lo accontenta, gli aggancia una gamba intorno alle sue e gli fa fare l'ultimo passo che li separava mentre, allo stesso tempo, sposta la mano sul suo petto.

Stiles comincia a perdere un po' il contatto con la realtà, più di quanto non abbia già fatto, e, mentre ancora risponde al bacio tenendo gli occhi chiusi, si àncora alla mano di Derek intrecciata alla sua facendosi quasi del male.

Derek che ha iniziato a sfiorargli i capezzoli con le dita, dita che vengono poi sostituite dalla bocca mentre la mano continua il suo percorso verso il basso.

Tutto quello che Stiles vorrebbe fare, è accasciarsi sul pavimento perché sente che le gambe non lo reggeranno a lungo. Sa di essere già duro, lo è quasi dolorosamente, e non riesce più a sopportare tutto quello.

Derek deve averlo capito, perché rialza il viso fino a tornare a baciargli il collo e a parlargli sulla pelle.

"Appoggia la mano al muro, Stiles"

Stiles apre gli occhi mentre si chiede cosa sia un muro, poi riesce a dare un significato alle parole di Derek e posa la mano al muro di fianco alla finestra. Finestra ancora aperta. Finestra su cui è seduto Der-

"Ohcazzo!"

Il leggero morso che Derek gli ha dato su una clavicola lo fa ritornare a rivolgere tutte le sue attenzioni a quello che sta succedendo. Non si è nemmeno accorto di quando sia successo, ma ora è ancora più attaccato all'altro. Derek ha spostato le loro mani unite dietro la schiena di Stiles che ora è stretto in uno strano abbraccio e ha entrambe le mani inutilizzabili. Tutto quello che può fare è guardare Derek negli occhi cercando di trasmettere quello che non può fare a gesti. E lui deve averlo capito, perché porta la mano dal suo petto fino all'inguine che accarezza piano. Stiles vorrebbe muovere il bacino, spingerlo in avanti per velocizzare i tempi, ma si ferma e lo lascia fare. E sente come se la presa forte di Derek sul suo membro poi fosse come un premio per la pazienza dimostrata.

Un gemito lascia le sue labbra nell'esatto momento in cui la situazione cambia e Derek comincia a muovere velocemente la mano in un su e giù senza sosta. Stiles non vorrebbe gemere, ma non riesce nemmeno a trattenersi. Stringe la mano di Derek mentre serra gli occhi e sente il piacere aumentare sempre di più fino a...fino a quando Derek rallenta quasi a fermarsi. Non sposta la mano, però e continua a baciare il collo di Stiles. Stiles che, esasperato, abbassa la testa e gli morde forte una spalla da sopra la t-shirt.

"Ti odio"

"Shhh, lascia fare a me" risponde il lupo riprendendo il lento movimento. Stiles sta per rispondergli, ma Derek continua a muovere la mano e con il pollice comincia a toccargli la punta. Stiles vorrebbe tanto baciarlo ancora, sposta un po' la testa verso il basso per farglielo capire, ma Derek.. Scompare.

"Cosa...cosa fa a...a terra?" riesce a chiedere ansimando mentre non riesce invece a distogliere lo sguardo da Derek inginocchiato tra le sue gambe che continua a fargli una sega. Il gemito che gli esce dalle labbra è un po' più rumoroso degli altri. Giusto un p-"

"FIGLIOLO? COSA CI FAI ALLA FINESTRA? STAI BENE? SEMBRI STRANO!"

Stiles non crede ai suoi occhi. Sotto la finestra, di fianco all'auto di ordinanza, c'è suo padre che lo guarda stranito e Derek Hale gli ha appena dato una leccata sul pene. Benissimo.

"Cos..cosa? Pre...prendo aria!"

È tutto quello che il cervello di Stiles partorisce in quel momento, ma suo padre, invece che entrare in casa e permettergli di finire in fretta prima che si accorga di avere ospiti, continua a parlare dal giardino. Nello stesso momento in cui Derek lo ingloba tutto cominciando a succhiare forte.

"Prendi aria? Beh, in effetti sei rosso in viso! Sicuro di stare bene?"

Stiles stringe forte la mano di Derek che è ancora intorno al suo fianco e, istintivamente, fa scattare il bacino in avanti.

Mentre risponde un confuso "Ho fatto la doccia troppo caldo, pa' è strano parlare dalla finestra", Derek si ferma di nuovo e Stiles, incontrollabilmente, ringhia frustrato.

"STILES ORA SALGO E MI DICI COSA TI STA SUCCEDENDO! IL TEMPO DI PRENDERE DELLE COSE DALLA MACCHINA" dice lo sceriffo mentre apre il portabagagli.

Stiles ne approfitta per abbassare lo sguardo verso Derek che lo sta guardando dal basso sorridendo. Sorridendo malvagio.

"L'hai sentito arrivare, bastardo di un Sourw-"

Derek non lo lascia finire di parlare perché lo riprende di nuovo in bocca compiendo movimenti di nuovo lenti, solo che questa volta a Stiles bastano per avere un orgasmo che lo scuote fino nel cervello.

Nonostante l'appoggio contro il muro, le gambe cedono e Stiles si ritrova seduto sulle gambe di Derek che si è appoggiato sotto la finestra. Deve respirare almeno dieci volte profondamente prima di riprendere il controllo del proprio corpo.

"Quanto sei bastardo da uno a dieci, Hale?"

"Sei tu che vuoi tutto e subito, Stilinski" gli risponde baciandogli le labbra. Un semplice bacio a stampo.

Stiles riapre finalmente gli occhi quando si sente spostare e sente Derek che si alza un po', rimanendo curvato verso di lui perché le loro mani sono ancora unite.

"Sta salendo tuo padre" dice, poi gli bacia il palmo della mano e scioglie l'intreccio di dita.

Stiles fa appena in tempo a chiudersi l'accappatoio che suo padre bussa alla porta. Ora deve solo trovare una scusa plausibile. Magari può insistere sulla storia della doccia troppo calda.

Dopo quel giorno, Stiles ha visto Derek solo una volta, insieme a tutti gli altri, ed è passata una settimana.

Si sono scambiati qualche SMS riguardo il pericolo che ci sia un nuovo kanima, ma nessuno dei due ha fatto parola dell'incontro in camera di Stiles o della sua richiesta di uscire.

Stiles sa che quella è sicuramente un'altra "prova" a cui Derek lo sta sottoponendo, perché, fosse per lui, ora sarebbe al loft a chiedergli di nuovo di uscire come due persone normali. Ma Derek ha bisogno dei suoi tempi e glieli vuole concedere, aspetterà e dimostrerà che ne è capace.

Può aspettare Derek, ma non può aspettare ora che il fango in cui si è impantanata la Jeep scompaia come per magia o che smetta di piovere all'improvviso. Ha chiamato già Scott, Isaac, Liam e Lydia, ma nessuno può andare a recuperarlo. I primi due sono irraggiungibili, Liam è al cinema e Lydia gli ha solo detto "Se non sei in pericolo di vita, aspetta almeno che Parrish mi riporti a casa". Solo che dopo quindici minuti nulla e cambiato e Stiles deve farlo per forza. Fa partire la telefonata e riceve risposta dopo tre squilli.

"Stiles"

"Ehi, ciao caro lupone!"

"Stiles, cosa ti serve?"

"Sono affondato in mezzo metro di fango nella riserva"

"Con la Jeep? Cosa ci fai durante un temporale nella riserva?!"

"Osservo gli animali sotto la pioggia?"

"Magari ora viene a recuperarti il kanima che stai cercando!"

"E dai, Derek! È tutto buio e sto cominciando ad avere paura e fa freddo e piove e...e se davvero c'è un kanima? E se è più antipatico di Jackson?"

"Sto arrivando, deficiente"

Stiles sente un colpo contro la portiera dal lato passeggero dopo cinque minuti. Non che li abbia contati. Se li avesse contati saprebbe che sono passati cinque minuti e quattro secondi.

Si affretta ad aprire e lascia entrare un Derek completamente bagnato che si siede e richiude l'auto.

"Stai bagnando la mia bambina!"

"Nel caso non te ne fossi accorto, sta diluviando!"

"E la tua auto perde acqua?!"

"Se fossi venuto con la Camaro pensi che non sarei rimasto anch'io bloccato?"

Stiles non risponde, Derek ha ragione. Allunga solo un braccio per accendere l'aria calda.

"Non ne ho bisogno, non mi ammalo" gli dice Derek.

"Tu no, ma io si e ho freddo"

Trascorrono i seguenti sei minuti e tredici secondi in silenzio. Stiles non riesce a stare fermo. Muove le gambe, accende lo stereo e cambia frequenza di continuo, fa disegnini sui vetri appannati e ride quando su una faccina imbronciata scrive Sourwolf.

Quando sta per impazzire perché non ne può più di stare chiuso lì, sente un mezzo ringhio da parte di Derek che invece è rimasto quasi immobile ad osservare la pioggia e si sente afferrare per una spalla.

"Resta qui e fermo, mi stai facendo girare la testa" gli ringhia Derek dopo esserselo trascinato sul petto. Stiles, dopo un momento di shock, si rilassa e si mette comodo con una mano sullo la guancia e una intorno alla vita dell'altro, mentre Derek tiene un braccio intorno alle sue spalle.

Restano così per dieci minuti e quaranta Secondi, ma l'odore di Derek misto a quello della pioggia sta facendo quasi fremere Stiles che sposta la mano che tiene intorno al suo fianco facendogli delle leggere carezze sull'addome. Quando capisce che a Derek non dispiacciono e che non sta per mozzargli una mano, azzarda e la infila sotto la maglietta bagnata, a contatto con la pelle fresca.

Strano come sia la seconda volta che sono cosi vicini e che uno dei due sia sempre bagnato.

Stiles continua con le sue carezze spingendosi un po' più su, tracciando le linee degli addominali, concentrandosi su ogni avvallamento e sentendo i muscoli di Derek tenderglisi sotto le dita. Quando arriva al petto, sfiora un capezzolo e alle sue orecchie arriva anche un sospiro di Derek che lo spinge a spostare la maglietta alzandola. Continua a stringere quel bottoncino di carne, ma, allo stesso tempo, muove anche la tua testa e posa le labbra sull'addome dell'altro. Lo bacia e lo fa piano, cercando di trattenersi e dimostrare a Derek che riesce a controllarsi, ma quando alle dita sostituisce le sue labbra e i sospiri di Derek si fanno di poco più rumorosi, non riesce più a trattenersi. Gli lascia un morso nemmeno troppo gentile e sposta la mano fino alla tibia della cintura dei suoi jeans.

Derek posa la mano sulla sua, bloccandola, e Stiles smette di fare quello che stava facendo con la bocca per alzare lo sguardo sul suo viso.

"Sei troppo impaziente, ragazzino"

"Sourwolf, sono un adolescente, non posso trattenermi a lungo e avere te davanti mi...mi sconvolge un poco, ecco"

"Vieni qui" dice Derek in risposta e afferra un fianco di Stiles per trascinarselo addosso. Il ragazzo si sistema a cavalcioni sulle sue gambe, cercando di non incastrarsi tra i sedili, e si ritrovano faccia a faccia. Derek gli afferra il viso tra le mani e Stiles è già pronto per essere baciato. Si sente proprio l'acquolina in bocca e pensa a quanto gli sia mancato farlo per tutta la settimana, quando, invece, Derek gli morde il labbro inferiore tirandolo poi leggermente per poi leccarglielo piano dove sa di avergli lasciato un segno. Stiles, istintivamente, dondola un po' sui fianchi cercando un contatto che gli manda scosse diritte dall'inguine alle sinapsi e appoggia la fronte su quella del ragazzo che ha di fronte, continuandosi a muovere. Derek lo lascia fare altre due o tre volte, poi sposta le mani sui suoi fianchi e lo blocca.

"Devi essere paziente, okay?" dice mentre le dita passano il bordo dei pantaloni per andare a stringersi sul sedere.

Stiles realizza che mai nessuno l'ha toccato in quel modo e gli piace, pure tanto. Guarda Derek mentre quel massaggio, quelle strette, lo fanno respirare con più fatica e finalmente quello lo bacia. E a Stiles sembra di andare in apnea e respirare di nuovo bene allo stesso tempo. Derek continua ad incrociare le loro lingue mentre sposta le mani oltre i boxer e Stiles rabbrividisce per il contatto freddo. Si spinge di più verso il corpo del lupo, fregandosene del fatto che starà bagnando anche i suoi vestiti, ma vuole quel contatto con tutto se stesso.

Derek stringe e bacia e morde e Stiles non sa cosa fare. Vuole toccarlo, vorrebbe riuscire a toccare ogni parte di quel corpo tutto allo stesso momento e muove le mani freneticamente sul suo busto mentre, appena Derek spinge un dito tra le sue natiche sfiorando la sua apertura, si muove sempre più voracemente verso quelle carezze. Carezze che si interrompono all'improvviso.

Stiles riapre gli occhi e guarda l'altro con espressione interrogativa.

"Troppo veloce, ragazzino. Spostiamoci dietro" dice Derek e lo spinge ad andare sui sedili posteriori seguendolo subito dopo.

Stiles si appoggia con le spalle alla portiera, semi sdraiato sulle sedute, e Derek gli si sdraia addosso, tra le sue gambe.

Il bacio riprende quando Stiles allunga il collo per prenderselo e Derek in un solo gesto gli sbottona i jeans e infila la mano oltre i boxer.

Nonostante abbia già provato quella sensazione, Stiles non riesce a trattenere un gemito più rumoroso degli altri quando sente quella stretta intorno al suo membro già duro. Fa scivolare una mano fino alla cintura di Derek e questa volta non trova nessuna opposizione, così slaccia la fibbia e, senza nemmeno aprire il bottone, infila la mano nei pantaloni.

È la prima volta che fa quello su un'altra persona, non sa cosa fare, cioè lo sa, ma non sa cosa piace a Derek. Preso dall'emozione e dalla troppa eccitazione che quel bacio lento gli sta procurando, comincia subito a muoversi velocemente.

È strano sentire come ad ogni movimento il corpo di Derek reagisca e come vi corrisponda un gemito sulle su labbra. Solo che presto il lupo porta la mano libera sulla sua e lo blocca.

"Nessuno ti corre dietro" dice Derek.

Stiles appoggia la schiena alla portiera rilassandosi, Derek gli si posiziona meglio tra le gambe, sdraiandoglisi addosso e riprendendo a baciarlo. Il più piccolo è così su di giri che si accorge di avere i jeans abbassati solo quando cerca di muovere le gambe e le sente bloccate.

"Girati" gli ordina Derek, alzandosi dal suo corpo. Stiles obbedisce e punta le ginocchia sul sedile mentre gli dà le spalle.  

Cerca di abbassarsi la maglia sul sedere esposto, ma una mano lo blocca. 

"No" dice Derek. "Non coprirti" aggiunge, accarezzandolo piano. "Posso?" chiede, poi. 

"S-sì" riesce a rispondere Stiles, aspettandosi di sentire le sue mani, un dito penetrarlo, ma non...quello. 

Sente le mani di Derek che gli stringono le natiche, separandole e poi la lingua, di piatto, sulla sua apertura. Stiles reclina il colo, inarcando la schiena, urlando per il troppo piacere imprivviso. Derek, ovviamente, non si ferma, anzi. 

Lecca piano, Stiles sente la punta della lingue girare intorno alla sua apertura, calda e bagnata. Sta per esplodere. 

Spinge il sedere all'indietro, fremendo, ma Derek rafforza la presa e lo blocca. 

"Pazienza, Stiles, okay?" e riprende a leccarlo, picchiettando con la lingua, come se volesse penetrarlo. 

E Stiles vorrebbe sentire quella lingua dentro, vorrebbe sentire Derek, vorrebbe essere preso all'istante. 

Derek continua a leccare, Stiles geme in maniera incontrollata e non resiste più. Si porta una mano tra le gambe per toccarsi, ma un ringhio lo ferma. 

"No, verrai solo grazie a me." 

Stiles non risponde, ma geme frustrato, per poi urlare di piacere quando Derek lo penetra con un dito. Lo infila dentro piano, tutto, fino in fondo. Poi lo muove, dentro e fuori, piegandolo un po'. 

"CAZZO!" urla Stiles, venendo senza nemmeno rendersene conto, contorcendosi dal piacere. 

Respira a fatica con la fronte contro il finestrino appannato, mentre Derek gli stringe i fianchi e lo aiuta a girarsi. Stiles subito si sporge per baciarlo e, questa volta, lascia che sia Stiles a guidare il bacio. Un po' più impetuoso di quanto sia stato lui fino a quel momento. 

"Voglio toccarti, Derek. Voglio sentirti" dice in un sussurro che sa di preghiera, appoggiando la mano sul rigonfiamento di Derek. Non sentendo obiezioni, slaccia i bottoni del jeans, abbassando di poco i boxer neri, tirando fuori il membro eretto di Derek. 

"Sei...sei molto grande e bellissimo e ora voglio assaggiarti!" dice, senza censura. Derek sbuffa un sorriso. 

"Una cosa per volta, cosa ne dici?" 

"Sì, sì, certo" risponde, cominciando a fare su e giù con la mano. Derek reclina all'istante la testa contro il sedile e Stiles, lentamente, comincia a baciargli il collo, senza fermare il movimento della mano. A stento riesce a chiudere le dita intorno al cazzo duro di Derek e non può non pensare a quanto sarà meraviglioso prenderlo. 

Si sposta dal collo all'orecchio del lupo, ansimando, quando Derek gli accarezza il membro tornato duro. 

Derek se loo tira in braccio, a cavalcioni, senza fermarsi e lasciando che Stiles possa continuare a segarlo. Si guardano, mentre Stiles aumenta il ritmo e così anche Derek. 

Vengono insieme in pochi secondi, urlando di paicere. Stiles sente il seme di Derek colargli sulla mano e, quando la sposta, se la porta alle labbra, ripulendola, senza smettere di guardare Derek. 

Quando ha finito, rimane a cavalcioni dell'altro, la testa sulla sua spalla e il naso contro il suo collo. Sente il cuore di Derek, lì, calmo e regolare. 

"Derek?" 

"Mh?" risponde, mentre gli accarezza la schiena. 

"Mi piaci tanto. Davvero tanto. E...e non voglio che sia solo sesso. Mi piace, moltissimo, ma-"

"Ti va di uscire, domani sera?" 

"Uscire-uscire?" 

Derek gli prende il viso tra le mani, un bacio a stampo. 

"Uscire-uscire."











La parola era "FANGO". 

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