Mandy 👑:
Asher 😭
03:00 ✔️✔️

Ash 💖:
Cosa??
03:06 ✔️✔️

Mandy 👑:
Posso venire a dormire con te?
Sai che ho il terrore del temporale 😨
03:06 ✔️✔️

Ash 💖:
Va bene, vieni pure a dormire con me ❤️
03:07 ✔️✔️

Mandy 👑:
GRAZIE 😭 💗
03:07 ✔️✔️

━ ❖ ━

Mandy si alzò dal suo letto, si infilò i pantaloncini del pigiama poi legandosi i capelli in una treccia, uscì dalla sua stanza. Quando fece per aprire la porta di quella di Asher, un forte e assordante tuono la fece saltare per aria e gridare acutamente per la paura.

La bruna spalancò la porta della camera del suo migliore amico e ci si fiondò dentro continuando a strillare come una pazza e col suo cuore che batteva impazzito nel petto. Asher, mugugnando infastidito da quel baccano, si tappò le orecchie col cuscino mentre lei si infilò sotto alle coperte e lo abbracciò da dietro, spingendo la testa contro alla sua schiena come faceva un gattino terrorizzato.

Mandy riuscì finalmente a rilassarsi stando abbracciata a lui quindi chiuse gli occhi e si addormentò, fortunatamente, pochi minuti dopo. Asher, invece rimase rigido per qualche secondo poi quando sentì il respiro caldo e regolare di Mandy sfiorargli il collo, riuscì a distendere i muscoli e a mettersi a chiudere gli oggi anche lui.

Non era la prima volta che dormivano insieme, soprattutto per via della paura di Mandy dei temporali che aveva sin da bambina, però quella era la prima volta per Asher che si sentiva strano a stare in quella posizione con lei. Forse era per via di quello che aveva sentito all'università? C'erano delle voci di corridoio che dicevano che Mandy fosse innamorata di lui, ma lui non ci aveva mai creduto, anche se in quel periodo stava incominciando a domandarsi se invece non fosse davvero così. D'altronde Mandy era sempre gelosa delle ragazze che gli scrivevano e detestava quando lui ci provava con loro o quando per strada ci scambiava delle lunghe occhiate.

«Asher...», sussurrò pastosamente Mandy nel sonno e lui aprì di scatto gli occhi nel sentirsi interpellato nei sogni della sua migliore amica, «Puzzi», concluse infine. Asher roteò gli occhi poi si mise definitivamente a dormire, evitando di pensare alle stupide voci di corridoio.