ℂ𝕒𝕡 1

Schmidt's Pov
'' Jenko, come mi trovi? Sono abbastanza bella?'' Dissi sbucando fuori dalla mia stanza con una bella gonnellina, a torso nudo e col reggiseno bell in mostra come se fossi realmente una donna.

'' Schmidt smetti di fare l'idiota non vedi che siamo già in ritardo?'' Mi rispose scocciato lui, mentre si abbottonava la camicia, conoscendolo sapevo che non ne poteva più di questa infruttuosa missione, ma quando mai le nostre missioni avevano portato a qualcosa?

Iniziai a pensare alla missione che facemmo al liceo e sinceramente io ero terrorizzato all' idea perché quando lo frequentai prima di diventare uno sbirro, ero uno sfigato ed i bulli mi prendevano in giro e temevo che la facenda si ripetesse. Fortunatamente questa volta mi andò meglio, riuscì a farmi amico Erik, un ragazzo tra i più popolari della scuola, che poi scoprì essere proprio lui lo spacciatore, e lo utilizzai per arrivare al suo fornitore.

E che dire poi di quando ci mandarono al college? Fu più difficile della missione precedente e non riuscimmo a trovare lo spacciatore finché non andammo in Messico in quanto io e Jenko eravamo troppo impegnati a risolvere i nostri problemi di coppia.

Questa volta ci infiltrammo nella scuola di medicina e ci mancava poco per trovare i trafficanti di droga inoltre il nostro capo ci ordinò di fare da bodyguard a due bellissime ragazze che erano in perciolo di vita, ma loro non dovevano sapere queste cose.

Filai in camera mia e mi misi in tiro, infondo avevo un appuntamento e ne avevo assolutamente bisogno dopo la rottura con Maya, la mia ragazza da quasi un anno; anzi ora è la mia ex.

'' allora sei pronto?'' Chiese il mio amico bussando alla porta.

" pronto!'' Risposi per poi uscire dalla stanza ma gli chiesi aiuto per allacciare il cravattino.

" ma lo devi proprio mettere?" Mi domandò, mentre io annuì.

Ci recammo nel lungo prestabilito ma ancora non era arrivato nessuno.

" sei sicuro che abbiano detto di vederci proprio qui?'' Domandai.

" si il posto è questo!''

Mi guardai intorno ma non vidi nessuno e tra l'altro mi accorsi che il posto era veramente ben isolato e uno strano sospetto s'impadronì di me.

" Jenko io non mi sento sicuro, torniamo a casa.''

" ma sei o non sei un poliziotto, dove le hai messe le palle Smitty?'' Odiavo quel nomignolo.

" sono rimaste e casa!'' Ironizzai.

" io dico che non le hai mai avute!'' Ridacchiò lui.

" stronzo!''

" lo so' amore!'' Tentai di rispondergli nuovamente ma sentii dei rumori alle nostre spalle ma prima che riuscissi a vedere chi fosse sentii qualcosa pungermi il collo e poi il buio.

'' Schmidt! Forza svegliati.. ci hanno teso una trappola. Cazzo, cazzo svegliati!''

Piano piano riuscì a rinvenire ma mi sentivo un cerchio intorno la testa come se fossi stato il pianeta Saturno.

" Dove siamo?'' Chiesi cercando di muovermi ma solo in quel momento mi resi conto di essere legato ad una sedia, '' Jenko ma che cazzo è successo? Aiutooo, voglio andarmene da qui!'' Mi lamentai.

" calmo, calmo fratello! Riusciremo ad uscire fuori da qui. Almeno spero!'' Disse lui cercando di tenermi rilassato e lucido anche se pure lui era realmente tanto preoccupato ma non voleva darlo a vedere.

" ma ti rendi conto in che situazione ci troviamo? Non ci è mai andata così male! VOGLIO USCIRE DA QUII!'' Dissi iniziando a spazientirmi.

" no ma ne abbiamo passate di peggiori tranquillo!'' Continuò Brad, ma vedendo il mio sguardo da "assassino" si corresse, '' ok hai ragione non ci siamo trovati in una situazione peggiore di questa. Pensa a cosa sarebbe bello ora: te la immagineresti una spogliarellista solo per noi?'' Disse cercando di tirarmi su di morale.

'' si ma al momento non mi sarebbe utile, l'uccello non mi si alzerebbe proprio per niente! Voglio usciree, anche perché me la sto facendo addosso! Senti Brad posso farmela addosso?''

" ma che schifo Doug."

" allora voglio uscireeeeee!"

Continuai a frignare come una femminuccia, cosa che mi contraddistingueva, intanto il mio compare tentava in tutti i modi di liberarsi le mani, ma pochi minuti dopo la porta si spalancò.

" magari è davvero una spogliarellista!'' Disse Jenko strizzando gli occhi cercando di vedere meglio nella semioscurità in cui ci trovavamo, ma purtroppo le persone che entrarono non erano affatto ciò che speravamo fossero.

Ma prima di parlare di questa parte della storia è meglio cominciare dall' inizio:

Mi chiamo Schmidt e sono un agente sotto copertura ed il mio falso nome è Doug, opero insieme al mio migliore amico Jenko che si fa chiamare Brad; ci siamo conosciuti al liceo ma all' epoca non potevamo definirci amici, anzi lui non faceva altro che prendermi in giro per la mia aria da secchione; il nostro rapporto è maturato piano piano durante l'accademia di polizia e ci siamo aiutati a vicenda finché non siamo entrati nell' arma.

E ora ci trovavamo legati in una sedia, in una stanza buia e con sconosciuti che ci guardavano compiaciuti per aver sequestrato dei poliziotti: non potevamo chiedere di meglio. No?

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