63
La notte fonda, con la sua calma e la sua pace, faceva da tetto alla passeggiata solitaria di Jules che, alla ricerca di un po' di quiete dopo la tempesta, vagava sotto le stelle dirigendosi, privo di indumenti, alla cascata. L'erba fresca sotto i piedi, l'aria di montagna ad accarezzargli la pelle ed il canto dell'acqua ghiacciata farsi sempre poi forte, erano un richiamo invitante e necessario per far scivolare via l'olezzo della convivenza, non era stato facile vivere una settimana insieme alla propria madre ed ai cari suoceri. Appoggiato il piccolo asciugamano in microfibra su una grossa roccia scura e levigata, il moro allungò le dita dei piedi verso l'imponente serpentone guizzante venendo piacevolmente stuzzicato da un brivido gelido lungo la schiena.
- Perfetto - *prendo un bel respiro e, senza pensarci due volte, faccio un passo avanti venendo investito dalla potenza della natura*
Rilasciando un urlo di sorpresa liberatorio, il giovane Lindgren si portò le mani al viso e se le passò sugli occhi, poteva percepire tutta la stanchezza e la frustrazione che sparivano insieme al bruciante desiderio di saltare addosso ai gemelli, costante sensazione che possedeva i suoi lombi ad ogni loro movimento, e che, la castità obbligatoria prima del matrimonio, rendeva ancora più difficile. Era un'ingiustizia quella costrizione antiquata e fastidiosa, già in passato le due settimane di lontananza lo avevano messo a dura prova, ma almeno in quel periodo non aveva i fratelli meraviglia a portata di occhi, sempre belli e caldi come il Sole, muscolosi e trasudanti di sesso e di un bisogno insaziabile represso tanto forte quanto il suo. Il pensiero di organizzare insieme degli incontri segreti per scambiarsi anche solo delle tenui effusioni era scemato con la divisione dei posti a dormire visto che, a riposare sul tappeto del salotto, proprio davanti ad Ernst e Claes, in un gesto di immensa generosità, si era fatto avanti il signor Bergman. Nonostante il russare di quest'ultimo fosse così potente da far tremare l'intera casa, perfino il leggero scivolare della pianta dei piedi di Jules sul pavimento della baita aveva messo all'erta il vecchio orso che, dopo essersi assicurato che i suoi biondi figlioli stessero ancora dormendo e non stessero seguendo l'ex cittadino, era tornato a ronfare pesantemente. Scostandosi i capelli scuri, e tirandoli indietro con le dita, il giovane si appoggiò alle rocce lisce dietro il muro d'acqua lasciando che il massaggio della fonte gli accarezzasse la schiena mentre si portava una mano fra le gambe rilassandosi lentamente.
*sospiro* - Se penso da quanto tempo non mi toccano più mi viene una rabbia. A causa del temporale abbiamo dovuto rimandare i preparativi pratici delle nozze ... - *sorrido* - Solo pensare al fatto che stia per accadere mi fa sentire così felice, quasi non ci credo -
Il matrimonio, grazie all'aiuto delle madri dei ragazzi, era già stato organizzato, sarebbe stata una cerimonia davvero semplice, privata, in famiglia, Jules non avrebbe potuto desiderare niente di meglio. Riflettendoci a pieno, il moro non avrebbe nemmeno saputo dire il nome di qualcuno che avrebbe voluto al proprio giorno speciale, il rapporto con Adam gli aveva chiuso ogni porta verso le altre persone, cancellando le sue amicizie per una relazione unilaterale con un vero bastardo, sì perché quella era la definizione giusta per il rosso. Il pensiero di quel rovina vite fece innervosire a tal punto Jules da spingerlo a dare dei forti pugni alla parete rischiando così di graffiarsi o tagliarsi le mani con le rocce sporgenti, fortunatamente era stato seguito.
Amore *gli prendo il polso* Stavi andando così bene prima *gli bacio il collo* con quelle carezze ... *sussurro*
Così rischi di farti male, non vorrai rischiare di rovinare le tue belle mani prima della cerimonia, vero ? *accarezzo il suo palmo, poi il petto spostando le mani fra le sue gambe*
Incapace di dire anche solo una parola, il moro si accasciò fra le braccia dei gemelli rilassato e rapito dai loro tocchi, come un affamato davanti ad un tozzo di pane, erano la sua unica fonte di vita. Senza nemmeno chiedere spiegazioni sul modo in cui i due erano riusciti a sfuggire al loro mastino infernale, il giovane Lindgren si voltò verso i propri fidanzati e prese a baciarli con foga lungo i colli e le spalle possenti. Presto, le erezioni del terzetto, iniziarono a sbattere l'una contro l'altra, fornendo agli amanti un minimo piacere, un piccolo assaggio di ciò che li attendeva la prima notte dopo il lieto evento, dando così il migliore inizio possibile al resto della vita che avrebbero passato insieme. Prede delle proprie tentazioni, i biondi portarono il corpo del terzo contro la parete, nascondendolo attraverso la cascata, i membri bisognosi fra le sue cosce soffici, masturbandosi fra loro e tra i testicoli del moro, senza però penetrarlo. Nessuno dei tre voleva venir meno alla promessa ed al veto di castità e così, mentre Jules si reggeva ai corpi marmorei de due adoni, questi ultimi diedero sollievo ai propri istinti strusciandosi bollenti contro il corpo inerme dell'amato, confuso ed appagato dalle attenzioni tanto attese.
È da così tanti giorni che non mi toccate nemmeno per sbaglio ... *ansimo e stringo di più la presa quasi al punto di affondare le dita nella loro carne* ... p-perché adesso invece ... siete qui ?
Per te *accarezzo il suo membro ancora ed ancora fino a quando non vedo qualche goccia di liquido preseminale uscire*
Solo per te *mi mordo il labbro*
E così, in un unico amplesso, tutti e tre si riversarono unendo i propri umori al liquido del muro d'acqua reso argentato dalla Luna, il manto più nobile per quella notte perfetta, dove gli amanti ancora si scambiano baci fugaci.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top