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Un camino caldo, una coperta, baci, carezze, toccatine bollenti, era bastato poco a Ernst e Claes Bergman per sciogliere il cuore ferito di Jules Lindgren, ma, in quel momento, i ruoli si erano invertiti ed il moro non avrebbe certamente perso la preziosa occasione di accendere in modo altrettanto potente gli istinti animali dei gemelli.
La situazione sarebbe stata molto diversa dalle precedenti, ogni decisione presa dai fratelli aveva sempre saziato più che a sufficienza i bisogni del terzo, ma era la fantasia di quest'ultimo a comandare adesso, ed il ragazzo sperò con tutto il cuore di averla ascoltata nel modo giusto, per soddisfare appieno l'intero trio. Ernst e Claes stavano davanti alle sue iridi profonde, seduti al centro della sua cantina, gli occhi coperti da una benda liscia e scura per nascondere loro quello che aveva organizzato con tanta attenzione, solo il profumo di iris ed i suoni dei suoi movimenti nelle orecchie guidavano i sensi di entrambi nelle tenebre.

Jules * sussurro stringendo nelle mani i braccioli della sedia con impazienza * Cosa dobbiamo fare noi in questo gioco ?

* arrossisco fremendo al tono roco di Claes* V-voi ... * mi mordo il labbro portandomi davanti alle sedie su cui sono seduti, l'uno accanto all'altro, per osservare i loro petti scolpiti stretti nelle candide camice che ho comprato loro* ... dovete aspettare ancora un momento - Quasi non ci credo che sto per farlo davvero ! -

Il giovane Lindgren poteva sentire chiaramente quanto i corpi dei gemelli scalpitassero dal bisogno di conoscere il loro ruolo e guardare il modo in cui si era preparato per quel momento, ma voleva aspettare ancora qualche minuto, per poterli ammirare. Erano ancora più splendidi con quei completi nuovi, le giacche lunghe e blu, abbinate a dei morbidi pantaloni di seta, li sfilavano, accentuando il loro fisico mentre, sotto di esse, il tessuto tartan color lime delle cravatte nuove, illuminava i loro capelli dorati, acconciati in modo moderno e morbido. Jules si era sempre domandato come sarebbero stati i suoi amati vestiti in quel modo, come degli importanti manager di un'impresa e, soprattutto, come sarebbe stato farsi possedere da entrambi su una scrivania, l'ex cittadino non aveva mai fatto sesso da ufficio, ma se era un classico intramontabile un motivo doveva pur esserci, no ?

*mi metto seduto sul bordo del pesante tavolo di legno posto a pochi metri da loro e mi mordo il labbro inferiore innervosito* Ecco ... Se volete io ... *arrossisco* sono pronto

Non appena ricevettero il via libera dal terzo i Bergman aprirono le palpebre con una precisione quasi millimetrica, abbassandosi le bende mentre le guance si arrossavano e le gole si seccavano davanti all'abbigliamento scelto a sorpresa dal loro prezioso Jules. Non era niente di unico, ma lo faceva apparire così piccolo ed innocente da accendere un fuoco dentro i gemelli, qualcosa di incontenibile che, ne erano certi, non sarebbero riusciti a dominare ancora molto a lungo. Il moro era privo di scarpe, dei sottili calzini a righe colorate gli percorrevano le gambe sinuose fino alle cosce invitanti dove si poteva a malapena scorgere l'intimo bianco, sovrastato da un maglioncino lungo beige, così largo su quel corpo minuto, da tenergli scoperte le spalle delicate e candide; fra i capelli del ragazzo spiccava una candida margherita, ogni cosa di quella visione li attirava spingendoli a pensieri sempre meno casti. Quasi immediatamente le distanze fra i tre si accorciarono ed i gemelli catturarono il corpo del terzo fra le mani possenti provocando degli strusciamenti sensuali ed accattivanti, l'antipasto perfetto per il boccone prelibato che li attendeva.

Allora amore ? *sorrido scendendo sulla sua vita passando sotto il maglioncino con le dita dandogli dei lievi pizzichi* Quale premio speciale vuoi che ti offriamo indossando questi abiti così particolari ?

*imbarazzato avvicino fra loro i miei polsi* Quelle cravatte ... *sorrido* ... non vi stanno strette ?

Presi dall'impeto i gemelli sciolsero la stoffa sfilandola partendo dalla giugulare e portandola poi ai polsi del terzo, stringendone uno a testa per poi unirli insieme con il miglior nodo possibile prima che l'intimo del moro venisse velocemente eliminato insieme ai pantaloni ed i boxer dei fratelli. Da allora tutto fu passione, una vorace battaglia per possedere ogni centimetro di pelle disponibile, su cui appoggiare le labbra ed affondare i denti. Jules non si era mai sentito tanto vulnerabile ed eccitato allo stesso tempo, la schiena premuta contro il legno duro, i polsi bloccati saldamente al proprio petto, le durezze di Ernst e Claes a prenderlo ancora una volta e le sue urla di passione e godimento misto ai ringhi ed ansimi rochi dei suoi fidanzati. Il pensiero di tutti i momenti passati insieme incrementava la forza delle loro emozioni trascinandoli come un fiume in piena facendo e salire in superficie le tristezze, le fatiche e gli ostacoli che ancora apparivano difficili da sormontare, se non impossibili.

*comincio a piangere stringendoli* M-mi dispiace ... *singhiozzo contro i loro petti* ... per aver inavvertitamente portato Adam da voi. Adesso lui ha reso ancora più violenti gli altri ragazzi del paese e ...

*lo abbraccio forte* Non dire queste cose *ansimo* Non hai colpe per questo, non appartieni più ad Adam, adesso sei solo nostro *ricomincio ad aumentare il ritmo delle mie stoccate*

E come componenti e futuri capofamiglia dei Bergman ... *seguo mio fratello velocemente* ... sarà compito nostro sbarazzarci del problema *sorrido* prima di domandarti ufficialmente la mano in matrimonio

Incapace di sostenere tanto ardore il moro si lasciò scivolare sulla scrivania, il membro pulsante libero dalla copertura del maglione, i capelli scompigliati, le labbra rosee e la margherita ormai a terra, silenziosa e profumata, ad ammirare l'ultimo amplesso prima che il terzetto si liberasse all'unisono in completa unione ed armonia.

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