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E cosa sarebbe il cioccolato ?

Era quella la domanda che, da quasi un mese, girava nella testa di Jules creandogli un tornado di pensieri ed idee nel tentativo di trovare la maniera di rispondere nel modo più chiaro ed amorevole possibile a quel curioso, ed inaspettato, quesito postogli dai gemelli Bergman.

* stringo nella mano il mio prezioso acquisto osservando la città allontanarsi ancora una volta sorridendo * - Meno male che me ne sono andato ... il cielo sembra più grigio di quanto mi sembrasse in passato - * sospiro * - Non vedo l'ora di tornare a casa ... -

La primavera era sbocciata in quella metà aprile, anche se i palazzi ne nascondevano la luce tra lo smog e la loro altezza vertiginosa, ma sulle cime i fiori variopinti ed il risveglio della fauna avevano trasformato le montagne in un vero eden, tanto da rendere piacevoli anche le mille faccende da fare. Il moro aveva cominciato a prendere la mano con gli orari improbabili della vita nella natura, si svegliava presto, si occupava degli animali, andava al mercato con Ernst e Claes sorbendosi le occhiatacce dei paesani, senza volerne sapere il motivo, poi a casa e la sera con i biondi ...

* arrossisco pensando ai loro volti e mi tocco le labbra * - Chissà come mi dimostreranno il loro affetto per aver pensato a questo regalo - * scuoto la testa imbarazzato *

Insomma, Pasqua era ormai alle porte ed il giovane Lindgren, dopo aver scoperto che i suoi adoni non avevano mai mangiato cioccolato, aveva organizzato un piano perfetto per dar loro la miglior sorpresa di sempre ed in quel momento, al segnale dell'ultima fermata, ovvero la sua, l'emozione crebbe dentro di lui a dismisura. Non appena le porte si aprirono il ragazzo schizzò fuori di corsa, attraversando il paese sorridendo, sorprendendosi quando si rese conto della grande resistenza alla fatica che aveva sviluppato in quel periodo lontano dall'ozio, respirando aria pura e mangiando cibo sano.

* supero l'ultima casa e mi avvio lungo il tortuoso sentiero che porta alla baita Akerlund * - Sono sicuro che mia madre saprà suggerirmi il modo giusto per sorprenderli ! - * raggiungo la porta ed entro come una furia * Mamma ! Ho preso il cioccolato ! Adesso devo solo trovare il modo di darlo ad Ernst e Claes e speravo che tu avessi un buon consiglio ! * le mostro la barretta orgoglioso *

* alzo gli occhi dal libro che sto leggendo e sorrido furba * Ho il modo perfetto

* la guardo spaventato * - Perché mi fissa così ? -

La nuova staccionata della baita Sandstrom stava richiedendo molto più tempo del previsto, il sole caldo ed il non aver avuto accanto a loro Jules durante il mercato di quel pomeriggio aveva reso tutto più difficile da sopportare, tanto che, a fine giornata, i fratelli Bergman erano tesi come corde di violino. L'unico desiderio che avevano era di andare a dormire il prima possibile, ma le loro intenzioni vennero immediatamente congelate dalla madre del loro moretto sopraggiunta alle loro spalle munita di cestino da picnic.

Siete proprio instancabili voi due vero ? * sorrido ai gemelli gentilmente *

Non proprio signora Lindgren ... * mi asciugo la fronte con il dorso della mano * Come sta Jules ?

Gli è passata la febbre ? * stiracchio le braccia * Possiamo andarlo a trovare adesso ? Abbiamo davvero bisogno di vederlo  

Fu sufficiente che la donna annuisse, non occorsero parole, entrambi i giovanotti corsero verso la loro meta, le ultime energie spese tutte in una volta per arrivare il prima possibile lasciandosi alle spalle tutto il resto, senza scambiarsi nemmeno uno sguardo fino a quando non giunsero davanti all'ingresso della baita vicina. Nessuno dei due perse tempo a bussare e così, una volta spalancata la porta, niente lasciò il tempo al terzo per eventuali ripensamenti, li accolse nell'esatta posizione in cui sua madre gli aveva chiesto di restare. Lì, seduto sul morbido tappeto del soggiorno, indossando solo della lingerie leggera e sorreggendo fra le labbra un piccolo quadratino di cioccolato al latte, sciolto dal calore, le cui gocce erano andate ad appoggiarsi sulla sua pelle chiara facendola profumare dolcemente, stava la visione  di ogni sogno dei Bergman. 

* mangio il pezzetto e mi lecco le labbra ripassando mentalmente quello che devo fare e dire * - Accidenti, è così imbarazzante  ... e poi come mai stanno lì senza dire nulla ? F-forse ho sbagliato qualcosa ! - * mi alzo in piedi prendendo da terra la ciotola con gli altri frammenti di cioccolato e mi avvicino a loro * Buona Pasqua ... V-vi va ... di a-assaggiarmi con il mio condimento speciale ?

Tra strette forti, lingue intrecciate e baci focosi, addolciti da un nuovo ed intenso sapore sconosciuto, Ernst e Claes Bergman assaggiarono ancora una volta il frutto proibito del loro piatto preferito, speziato da qualcosa di zuccherino e denso, il mix perfetto in grado di scacciare le nuvole nere di una pessima giornata, perdendosi nella più alta delizia.

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