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Una placida giornata si apriva sui verdi pascoli facendoli sembrare una distesa infuocata di brucianti fiammelle fulve. Era già qualche ora che Jules era sveglio e sbadigliava rumorosamente all'interno del fienile, distribuendo il mangime agli animali, pulendo le "sorpresine" notturne lasciate dal suo stallone e cercando di recuperare il proprio coniglietto, in costante procinto di fuggire all'esterno.

* prendo il rastrello e cambio la paglia agli animali con sguardo cupo * - Adesso devo solo recuperare le uova e poi vado a vedere a che punto è mia madre ... - * prendo il cestello per le uova ed attiro fuori le galline con dei chicchi di mais, solo quando sono certo che siano tutte uscite entro con la mano e recupero le uova * - Dannati demoni piumati - * recupero varie uova e, quando infilo bene il braccio fino in fondo, ne trovo un altro e lo prendo fra le dita con rabbia *

In un attimo gli occhi del moro tornarono a riempirsi di lacrime e la sua presa sul fragile involucro divenne così decisa che ne provocò la rottura. Nella sua mano, fra i frammenti di guscio ed il disgustoso liquido embrionale, stava il corpicino non ancora totalmente formato, di un piccolo pulcino, probabilmente se non l'avesse trovato, si sarebbe schiuso in un paio di giorni. Quel triste pensiero spinse il moro ad avvicinarsi la fragile creatura al petto singhiozzando rumorosamente per liberarsi della frustrazione e di quel costante senso di abbandono che non sembrava volerlo lasciare in pace nemmeno per un istante.

* entro nel fienile per andare a cercare mio figlio e riesco a prendere in tempo il suo coniglietto in fuga * Dove pensavi di andare tu ? * domando sorridente al suo musetto guizzante proprio quando mi accorgo del pianto di Jules e mi avvicino a lui immediatamente * Ehi Jules ... Non piangere, che succede ? * gli accarezzo la schiena *

L-l'ho ucciso mamma ... * piango guardando l'uccellino * Distruggo sempre tutto quello che tocco ! * urlo disperato * Ernst e Claes lo sapevano ! Per questo sono andati via ! Non volevano più vedermi !

Accadde tutto in una manciata di secondi, il giovane si ritrovò un enorme livido rossastro sulla propria guancia, lo sguardo vacuo ed il pianto a secco mentre sua madre lo impalava sul posto con un'occhiataccia davvero terrificante. La donna prese immediatamente un panno dalla propria tasca e gli pulì le mani dai resti dell'uovo per poi mettersi tutto in tasca ed alzarsi in piedi troneggiando su di lui come una divinità punitrice.

Smettila di dire queste cazzate ! * tuono seria * Solo perché sei giù di morale non puoi lasciare che i dubbi ti portino in un oblio dal quale non sarai in grado di uscire ! * afferro le mani di mio figlio e lo faccio rialzare pulendogli i vestiti dalla polvere e sistemandogli i capelli * Adesso riprenditi !

* sussulto al suo ordine deglutendo rumorosamente * - La montagna la sta rendendo uguale alla signora Bergman - * rabbrividisco * - Spero non compri mai un mattarello ! -

La donna sospirò frustrata, non le era mai piaciuto usare un linguaggio troppo eccessivo, in particolare con Jules, ma quella era evidentemente una situazione disperata. Non sarebbe stata in grado di reggere il vecchio ragazzo musone per due settimane, era meglio mettere in chiaro le cose da subito ed eliminare sul nascere qualsiasi abbattimento umorale del moro prima che cadesse in una depressione irreversibile.

Sai bene che la partenza dei gemelli non è stata causa tua, è una tradizione importante per la loro famiglia ed è giusto che la rispetti * gli accarezzo la guancia * Dai, muoviti, ti aspetta il tuo primo incarico di lavoro * sorrido * e poi mi piacerebbe andare a trovare Margaret per chiederle se le occorre aiuto visto che è sola

* annuisco asciugandomi le lacrime * va bene ... * incrocio lo sguardo insoddisfatto di mia madre e cerco di riprendere un po' di convinzione * Va bene ! OK ! Andiamo ! * la supero prendendo il mio coniglietto e correndo a recuperare la mia cassetta degli attrezzi *

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