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Il cuore tacque un secondo, poi due, poi tre, solo al quinto ricominciò la sua danza di vita ripartendo ad un ritmo sfrenato, quasi cercasse di imitare il battito d'ali di una libellula quando di libbra sul pelo dell'acqua, era proprio così che Jules reagì alla domanda che aspettava da quando aveva incontrato per la prima volta quegli occhi azzurri. Il suo corpo divenne una spugna impregnata di sudore, il viso passò del gelido inverno, al calore del deserto facendogli venire un capogiro mentre le sue mani si chiudevano lasciando sbiancare le nocche contro il bordo del lavandino. L'unico suono che fu in grado di emettere parve molto simile allo stridio di una sedia metallica su un pavimento di marmo, la sua testa si mosse in un rapido cenno d'assenso senza che il cervello riuscisse ad elaborareabbastanza in fretta le informazioni per dargli i comandi necessari a far uscire dalle sue labbra le parole che gli stringevano il petto.
- Lo voglio ... accidenti, sì che lo voglio ! Voglio baciarvi dalla prima volta che vi ho visto, anche se pensavo che eravate uno io volevo farlo ed, ora che ho scoperto che siete due, lo voglio ancora di più ! Ma perché più ci penso più mi sento una scolaretta mestruata !?! - * guardo i loro visi e mi sento avvampare così chiudo gli occhi e mi sporgo leggermente in avanti * - Sono così fragile da quando vi conosco, non capisco che mi succede, io non sono mai stato così ... Vi prego ... Sono confuso, tanto, e sento che, se non starete più con me io ... - * sento gli occhi diventarmi umidi *
* passo la mano fra i suoi capelli e mi avvicino al suo viso dolcemente * Grazie per aver accettato, significa che ... - Anche se lo trovi ancora difficile da accettare - ... provi quello che sentiamo noi
* mi sposto lasciando spazio anche a mio fratello * Non devi piangere Jules, se non ti piacerà potrai fermarci quando vuoi * mi avvicino a mia volta *
I gemelli incrociarono i propri sguardi per un istante prima di tornare a fissare il giovane moro fra di loro, il suo corpo tremava come una foglia, teneva gli occhi chiusi, serrati, quasi come se si sentisse pronto all'inevitabile, la cosa li rattristò molto. Immaginavano sarebbe successo, la madre del ragazzo li aveva avvisati e così misero in pratica quanto avevano deciso in precedenza, era arrivato il momento di capovolgere le loro posizioni e vedere se il ragazzo li desiderava almeno quanto loro con lui. Ernst e Claes portarono le proprie labbra su quella pelle morbida nello stesso istante, senza malizia, solo con il profondo desiderio di poter assaporare il terzo una volta separati, con calma e dolcezza, dimostrandogli quando tenessero a lui, lo amavano, ma forse lui non era ancora pronto come credevano.
* apro gli occhi proprio quando i due si staccano ed appoggio le mani sulle mie guance * M-ma io credevo che ... * ansimo, un po' più calmo rispetto a prima * - Mi hanno baciato ... sulle guance ?!? - Perché non ... * balbetto confuso *
* lo guardo diventando serio * Vuoi davvero un nostro bacio sulle labbra ? * incrocio le braccia al petto * allora dovrai guadagnartelo
* lo guardo negli occhi * Fino ad ora ci siamo dati molto da fare per conquistare il tuo cuore Jules e se tu vuoi i nostri devi fare la tua parte
Jules restò basito dalla reazione dei due, in effetti non avevano tutti i torti, fino a quel momento, a parte la torta, lui non aveva mai fatto null'altro per meritare le loro attenzioni. Da un lato avrebbe voluto cominciare a battere i piedi indignato per poi scappare nella mansarda ad ascoltare musica a tutto volume, ma dall'altro trovava la proposta dei due biondi incredibilmente ... allettante. Da quando i Bergman gli avevano fatto la proposta del bacio e poi gli avevano dato quel primo assaggio delle loro labbra non riusciva a smettere di pensare al tocco morbido e vellutato che lo aveva sfiorato, quindi, decise di stare al gioco, se il premio erano quelle meraviglie, avrebbe fatto i salti mortali pur di riaverle.
Che cosa devo fare ? * chiedo determinato mettendomi dritto *
* torno a sorridere * Entro il ritorno di tua madre abbiamo le seguenti faccende da fare * gli mostro il foglio * Costruire uno steccato sul davanti della casa, poi, sul retro, un pollaio per le galline, ed infine, ma di questo ce ne occuperemo io e Claes, cominciare i lavoro per il nuovo fienile
Mentre io ed Ernst cominciamo con il lavoro più massiccio tu dovrai costruire lo steccato ed il pollaio, inizia da quello che preferisci * incrocio le braccia al petto * Se finirai il primo potrai avere un bacio da mio fratello, se finirai il secondo invece lo avrai da me
* lo guardo imbarazzato * E ... e se li ... li finissi entrambi ?
Il giovane non avrebbe saputo dire se quello che attraversò i due splendidi montanari fosse un sorriso o più una supplica, ma gli fece capire una cosa importante, anche loro, come lui, speravano, con tutto il cuore, che riuscisse a terminarli entrambi. Ora toccava a Jules dimostrare quanto importante fosse per sé stesso il nuovo amore che provava.
Mettiamoci al lavoro ! * esco di corsa sul retro * - Non ho mai voluto così tanto qualcosa prima d'ora, lo giuro, quelle labbra saranno mie, entrambe ! -
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