Katsuki Bakugo - My Hero Academia

Avvertenze: universo alternativo moderno. Katsuki leggermente ooc.

Trama: [nome] si prende una cotta per Katsuki Bakugo, un ragazzo che frequenta la sua stessa palestra

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La giovane [nome] entrò nella palestra in cui si era iscritta da qualche settimana e, dopo aver salutato la receptionist, passò la sua carta identificativa sopra uno scanner messo di fianco ad una porta. Essa si aprì subito e [nome] poté entrare nella zona in cui c'erano gli spogliatoi.

Aprì una seconda porta, quella dello spogliatoio femminile. Era ormai sera inoltrata e in palestra non c'era quasi nessuno.

Posò il suo borsone su una panchina di legno e tirò fuori i vestiti che utilizzava per allenarsi. Dopo essersi cambiata e preso tutto l'occorrente, ripose il borsone in uno dei tanti armadietti ed uscì dirigendosi verso la sala pesi.

<<Buonasera [nome]!>> la salutò uno dei trainer che lavoravano lì.

<<Buonasera!>> sorrise lei dirigendosi verso una panca libera.

Stese sopra di essa il suo asciugamano personale e posò di lato a terra una piccola sacca in cui teneva il telefono, le chiavi dell'armadietto, una borraccia ed altri effetti personali. Dopo essersi riscaldata si diresse verso un grande scaffale in cui venivano tenuti tutti i vari pesi.

Prese quelli che il trainer inizialmente le aveva consigliato e tornò alla sua postazione.

Si sedette e si mise frontale ad uno dei tanti specchi che ricoprivano le pareti della palestra.

Attraverso molteplici casse si poteva udire la musica di un certo canale radio ma [nome] preferiva ascoltare le sue canzoni preferite con gli auricolari.

Nell'aria vi era un forte odore di gomma, dovuto soprattutto al pavimento, e faceva alquanto caldo nonostante fuori fosse già autunno inoltrato.

A causa [della scuola/dell'università/del lavoro/impegni vari] [nome] era solita allenarsi a quella tarda ora e conosceva ormai le persone che, come lei, frequentavano la palestra seralmente.

Iniziò a fare gli esercizi che il trainer le aveva insegnato e che ormai aveva imparato a memoria.

Era liberatorio sfogare tutto lo stress accumulato in quella maniera.

All'improvviso, mentre guardava dritta davanti a sé, scorse nello specchio una figura conosciuta: era un ragazzo alto, piuttosto muscoloso e con dei ribelli capelli biondi sparati in aria: il suo nome era Katsuki Bakugo. Dietro di lui, come sempre, c'era il suo migliore amico Eijiro Kirishima con cui veniva ogni sera ad allenarsi.

Di loro conosceva soltanto i nomi per sentito dire.

[nome] si fermò inconsciamente mentre lo guardava attraverso lo specchio ma, quando lui si girò, la giovane sussultò e riprese l'esercizio. Aveva due occhi cremisi estremamente penetranti che la mettevano alquanto in soggezione.

Lei fece finta di niente e continuò a sollevare i pesi iniziando a sentire un po' di fatica.

Dal suo sguardo glaciale, le era sempre sembrato un ragazzo molto aggressivo. Anche le risposte brusche che dava al suo migliore amico lo potevano confermare.

Dopo poco non li vide più essendo andati da tutt'altra parte della palestra, lontani dal suo campo visivo, e tirò un sospiro di sollievo.

<<Tutto bene?>> le domandò il trainer vedendola ferma a pensare.

<<Ah!? Sisi! Tutto bene grazie!>> ridacchiò lei nervosamente.

L'uomo sorrise e continuò il suo giro.

Passarono una ventina di minuti e per [nome] arrivò il momento dei bilancieri. Si spostò di zona e, dopo aver assembrato il proprio bilanciere con i pesi che più preferiva, si diresse verso un'altra panca.

<<Sbaglio o sono più chili del solito?>> commentò una donna che [nome] aveva conosciuto lì.

<<Si, vorrei provare ad aumentare il peso>> spiegò lei sdraiandosi sulla panca.

Con qualche gocciolina di sudore in fronte, iniziò i piegamenti. Nonostante fossero pochi chili in più, sentiva una differenza abissale. Cercò di tenere il respiro regolare e di concentrarsi il più possibile.

<<Io vado, buona serata [nome]!>> la salutò la donna prima di dirigersi negli spogliatoi.

<<B-Buona serata, a-a domani!>> rispose lei affaticata.

All'improvviso dal bilanciere scivolò un peso, probabilmente non incastrato bene, che cadde a terra creando un suono sordo che rintoccò per tutta la palestra.

[nome] cercò di mantenere il bilanciere in equilibrio ma, quel peso mancante, rendeva il tutto più difficile. Il bilanciere, sotto le sue braccia ancora troppo deboli, si spostò verso destra ma, prima che potesse cadere tutto a terra, qualcuno lo afferrò.

<<Grazie [nome trainer]>> sospirò lei ma, quando l'attrezzo fu sollevato, vide che non era affatto il trainer.

<<Stai bene?>>

La giovane rimase sdraiata ed osservò Katsuki fissarla con il bilanciere fra le mani. Lo teneva come fosse un peso piuma mentre i suoi bicipiti e tricipiti si contraevano per lo sforzo.

La sua voce era calda, calma e profonda. I due non avevano mai parlato prima d'ora e [nome] lo aveva soltanto sentito sbraitare con Kirishima, era rimasta sorpresa di quanto la sua voce fosse bella, tanto che arrossì.

<<S-si, grazie>> mormorò lei sollevandosi dalla panca.

<<Stai più attenta la prossima volta o rischierai di farti male!>> la riprese lui posando il bilanciere a terra.

Si girò di schiena e se ne tornò alla pressa su cui si stava allenando con Kirishima.

Guardò minuziosamente ogni muscoloso della sua schiena attraverso la canottiera nera attillata che indossava.

[nome] era completamente sotto shock: era cotta di lui!

<<Cara tutto bene?>> esclamò [nome trainer] correndo verso di lei.

<<Si, sto bene! Scusami, devo averli messi male>> piagnucolò lei dispiaciuta afferrando il peso da terra.

<<Nessun problema, l'importante è che tu non ti sia fatta niente!>>

[nome] scosse la testa ribadendo che stava bene.

La giovane si alzò e, dopo aver concluso gli ultimi esercizi, salutò il trainer e se ne tornò nello spogliatoio.

Da quell'episodio passarono all'incirca un paio di settimane. [nome] sperava ogni sera che Katsuki, per qualsiasi motivo, si avvicinasse e le parlasse di nuovo, ma niente... Niente fino a quel giorno...

La giovane era intenta a correre sul tapis roulant con gli auricolari nelle orecchie. Nonostante la musica abbastanza alta, poté sentire la voce stridula e litigiosa di Bakugo.

<<FATTI I CAZZI TUOI!>> urlava ripetutamente.

Lei sorrise divertita e continuò a correre finché, sull'attrezzo di fianco al suo, non comparì Eijiro Kirishima.

<<Ehilà!>> esclamò lui facendole l'occhiolino.

[nome] si tolse gli auricolari e lo salutò educatamente.

<<Come stai?>> domandò il rosso.

<<Bene, tu?>> rispose lei un po' stranita. Per quale motivo tutto d'un tratto si era avvicinato a parlarle?

Il programma che stava facendo [nome] finì ed il tapis roulant rallentò fino ad arrestarsi.

La giovane afferrò il suo asciugamano e se lo mise attorno al collo.

<<Bene grazie! Senti, il mio amico sarebbe interessato a conoscerti, per te andrebbe bene?>>

[nome] per poco non cadde scendendo dall'attrezzo. 

Aveva sentito bene? Il suo amico voleva conoscerla? Davvero?

<<KIRISHIMA MALEDETTO!>> tuonò il biondo prendendolo per la felpa e trascinandolo via <<QUALSIASI COSA TI ABBIA DETTO: NON È VERO!>>

La giovane, se all'inizio era al settimo cielo, in quel momento sentì il mondo crollarle addosso.

Che fosse solo uno scherzo tra amici? Probabile. E poi che motivo avrebbe avuto uno deciso come Katsuki di mandare il suo amico invece di chiederglielo di persona?

Tutto tornava.

[nome], per quanto dispiaciuta, scosse la testa e cercò di sorvolare la questione ma le risultò impossibile farlo: ogni volta che lo intravedeva, che sentiva la sua voce, si sentiva come fosse stata rifiutata anche se lei, concretamente, non aveva né fatto né detto nulla.

Decise quella sera di tornarsene a casa un po' prima dove le sarebbe stato più facile metabolizzare quello scherzo. 

"Mi sono illusa per così poco..." pensò mentre, dopo essersi lavata e sistemata, usciva dallo spogliatoio.

<<Buona serata>> salutò la receptionist.

La donna ricambiò il saluto e la vide andarsene dalla palestra leggermente sottotono.

<<Ci sarà sicuramente rimasta male, bro!>> commentò Kirishima al suo amico.

Katsuki si limitò a scoccare la lingua contro il palato: detestava ammetterlo, ma aveva ragione.

<<Se ti interessa, vai e diglielo di persona! Avrà pensato fosse solo uno scherzo di cattivo gusto!>> 

Il giovane si passò una mano fra i capelli biondi e strinse nervosamente alcune ciocche.

<<MERDA!>> esclamò digrignando i denti. 

Senza pensarci due volte, scattò verso l'entrata della palestra grondante di sudore e con ancora addosso i vestiti con cui si allenava.

Il giorno dopo, domenica, la palestra era chiusa e non avrebbe visto [nome]. Il solo pensiero di aspettare fino a lunedì e chiarire quella situazione dopo giorni lo stava corrodendo velocemente.

La giovane camminava con lo sguardo rivolto verso il basso e le gambe doloranti per l'allenamento sul ciglio della strada. Faceva molto freddo e le macchine sfrecciavano ad alta velocità anche se erano in centro abitato.

<<ASPETTA!>>

[nome], troppo immersa nei suoi pensieri, non sentì quella voce chiamarla, ma, anche se l'avesse sentita, avrebbe pensato che non fosse rivolta a lei.

<<ASPETTA!>>

Ad un certo punto qualcuno la afferrò per il braccio fermandola e facendola girare.

Gli occhi di [nome] si spalancarono nel vedere Katsuki di fronte a sé. Era forse un'allucinazione? No, era proprio lui in carne ed ossa.

"Sarà venuto a scusarsi" pensò lei.

Katsuki si ammutolì. Non riusciva a parlare. Si poteva sentire addirittura il battito del suo cuore per l'agitazione.

<<Hai bisogno di qualcosa?>> domandò [nome] atona.

<<Ecco... Volevo scusarmi per prima...>>

La giovane, sentendo quelle scuse, sospirò rumorosamente: era come pensava... O almeno, era ciò che credeva lei.

<<Mi spiace per quella scenata ma Kirishima a volte mi fa proprio incazzare... Avrei dovuto chiedertelo io, non lui...>> spiegò il biondo.

<<Come scusa? Cosa avresti dovuto chiedermi?>> puntualizzò lei leggermente confusa.

Bakugo si passò nuovamente una mano fra i capelli: era imbarazzato.

<<Di... Ecco... Conoscerti!?>>

Il cuore di [nome] esplose.

<<M-Ma è uno scherzo, g-giusto?>>

Lui fraintese quelle parole.

<<Se non vuoi, non m'importa!>> esclamò lui tirando su la sua corazza fatta d'orgoglio.

[nome] scosse la testa negativamente.

<<NONO! MI FAREBBE MOLTO PIACERE, TROPPO PIACERE!>> spiegò lei avvampando <<E che pensavo fosse solo una presa in giro...>>

"Non riuscirei mai a prenderti in giro" pensò Katsuki fra sé e sé.

Lui si voltò per tornare in palestra ma prima la guardò un'ultima volta girando la testa all'indietro.

<<Domani, alle tre, davanti alla palestra?>>

[nome] si trattenne a stento dall'urlare di gioia come una matta: le aveva appena chiesto di uscire!

<<V-Va bene>> balbettò lei annuendo.

Katsuki sorrise e se ne tornò dentro.

[nome] si mise una mano sul cuore come impaurita che scappasse via dalla cassa toracica: era stata appena baciata dalla dea bendata!

Con un enorme sorriso stampato sul volto se ne tornò a casa mentre Katsuki raggiunse l'amico.

<<Bro! Allora? Com'è andata?>> domandò il rosso curioso.

Lui non rispose e se ne andò ad allenarsi. Non era tipo da romanticherie come quelle ma, da quando aveva visto [nome] per la prima volta, aveva completamente perso la testa per lei.

<<Chi tace acconsente?>> continuò Kirishima.

Katsuki tacque di nuovo e quella fu la prova che con [nome] era andata più che bene.

<<BRO, SONO TROPPO FELICE!>> urlò lui.

<<TACI!!!>> lo riprese Katsuki <<E NON DIRLO A NESSUNO!>>

Kirishima scoppiò a ridere ed abbracciò l'amico in preda ad una crisi isterica.

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Spazio autrice: ehilà come state? Spero tutti bene! Io ho ricominciato l'università a distanza e sono già con l'acqua alla gola ahaha Troppi corsi e troppe cose da studiare T.T Anyway sono ancora viva, ogni tanto farò uscire qualche one-shot ma, proprio per questo motivo, ci metterò un po' di più a scriverle. Vi saluto, un bacione ^.^

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