CAPITOLO 19 - Sentimenti...

Andrew ci stava facendo l'abitudine a dover vedere quella ragazzina del primo anno dai capelli rossi e gli occhi celesti che fissavano sempre il suo amico Albus.
Mentre Albus probabilmente cominciava a capirci qualcosa a riguardo di quella ragazzina, nel tempo libero parlava un po' con suo fratello James o con sua sorella Rose.
Era sabato pomeriggio, da bravi fratelli James Sirius, Rose Minerva e Albus Severus lasciarono un po' di spazio ai loro amici e si riunirono nel giardino della scuola.
-hey Albus come va a te il terzo anno nei Serpeverde?- domandò James curioso -bene, ho trovato dei buoni amici...- disse taciturno Albus -e a te Rose come va il terzo?- domandò dinuovo James alla sorella ritardataria -uhm.. Bhe insomma... È.. Complicato.. Uh..- disse in un sospiro Rose, quando poi alzando la voce disse -ragazzi basta parlare di lezioni!- e poi ad Albus tornò in mente degli sguardi di Bella e disse -Uhm.. Ragazzi.. Sentite secondo voi cosa significherebbe che una persona mi guarda spesso senza parlarmi? E a cosa corrisponde che pensi sempre a una persona in particolare? È una sottospece di sortilegio?!- poi James disse -bhe.. Che vuoi che ti dica, a malapena mi sto facendo qualche amico?!-  rispose sarcastico James al fratello, ma insomma alla fine non aveva tutti i torti, in quegli anni a Hogwarts nonostante i pregiudizi e tutti i racconti della madre sul conto che Grifondoro fosse una bella casa lui non si trovò mai bene e stava vivendo sempre momenti nascosto nell'ombra e oscurato dagli altri, tranne che ora al quarto anno stava fortunatamente iniziando a legare "qualcosa" con Lilian, una coetanea di Grifondoro del quinto anno tornata a Hogwarts domo molto.
Poi Albus rimase zitto e decise che forse era meglio non ripeterla la domanda, forse avrebbe ferito dinuovo qualcuno, come James, ma poi ecco che quando meno se l'aspettava sua sorella Rose si mise a parlare a testa alta e sicura di se, cosa che gli ricordava tanto sua madre, Hermione Granger, -bhe.. Albus lascialo perdere, poveraccio lui non ne sa niente d'amore, eh.. Si, questo è amore, lei guarda te continuamente, tu magari non la guardi ma la sogni... Bhe non c'è alcun sortilegio... È amore.- disse sicura la ragazzina dai capelli un po' ramati mentre poi il fratello le disse -Rose... Che cos'è l'amore?- e lei fece uno sguardo perplesso e poi rispose sicura di se -Bhe.. L'amore è qualcosa di magico... Che tu non puoi uccidere o eliminare, ma l'amore è capace di uccidere te.
E poi basta pensare a Mamma e Papà, Harry Potter e Hermione Granger, quello è amore. O ancora meglio basta pensare a me e Scorpius, basta guardarci... Quello è amore.- disse la ragazzina convinta come se non ci fosse un domani e come se la sua vita fosse stata scritta su un libro che aveva ripetutamente letto per più volte. Quando poi il fratello maggiore disse -io.. Vado...- e poi lei al minore disse -vedi Al' quello non è amore, lui non ama e quindi no ne vuole sentir parlare-
Poi il ragazzino disse -uhm.. Ok... Comunque lo sai che non mi piace essere chiamato Albus o Al' ma preferisco Severus o Sev' come dice sempre papà...- poi si scambiarono un abbraccio, un saluto e tornarono dentro al castello, Albus Severus decise di andare in biblioteca, chissà.. Magari in quella grande stanza piena di libri ci poteva essere qualcosa che parlava di "amore".
Proprio li, a distanza da se vide Bella, e sentì che alla bibliotecaria stava chiedendo se ci fosse qualche libro sull'amore, ma quest'ultima rispose -no, spiace tesoro, l'unica cosa che c'è qui dentro è la guida al manuale di pozioni, come creare un'amortentia... Ma niente amore..- disse la bibliotecaria e poi la rossa disse con la sua vocina dolce -okay.. Grazie lo stesso..- mentre si allontanava e si dirigeva verso Albus, che in quel momento sognò ad occhi aperti Bella che gli diceva "hey come va Albus?" "lo sai che preferisco Severus..." rimbeccò lui mentre la rossiccia gli stampava un bacio sulla guancia, si toccò la guancia con la mano sinistra, e vide davanti a se Bella che squoteva una mano davanti ai suoi occhi, poi disse -ciao Albus, tutto bene?- e lui le rispose -s..s..si... Tutto.. Tutto bene- poi restarono in silenzio e insieme andarono verso la sala comune di serpeverde.

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