6 capitolo
L'aria era gelida quella mattina, ma l'emozione era troppa per aver freddo.
Un lontano boato precedeva l'arrivo delle due scuole, finché non si notarono due enormi volatili di ferro spuntare da dietro la torre.
Erano bianchi, con sopra lo stemma di Boscobolla e pieni di fessure, davvero pochi dei maghi sapeva di cosa si trattasse.
Poco dopo molti italiani si buttarono da quei particolari attrezzi con quelle che a tutti sembravano lenzuola.
In seguito, da lontano, qualcosa di noto a tutti si fece avanti, infatti due sirene precedevano un'intera flotta di piccole barche che volavano a pelo d'acqua.
Risate, applausi e grida riempirono tutta la scuola, e anche la McGranitt, solitamente piuttosto severa, decise di non fermare l'emozione che riempiva i ragazzi, anzi anch'essa lasciò trapelare un piccolo sorriso.
Ma quando stavano per conoscere i candidati al ruolo di campione i prefetti delle case riportarono gli studenti nella sala grande.
Per tutto il tragitto, per quanto breve, Albus e Scorpius non la smisero un secondo di parlare.
Quando arrivarono i tavoli, questi erano già ricoperti di deliziose portate e Rose, prima di sedersi al suo posto raggiunse il cugino "Hey ragazzi lo sapevate che ci sarà il ballo del ceppo?" chiese per poi mandare uno sguardo implicito a Scorpius, che rise imbarazzato."Salve ragazzi, i primi ad entrare saranno gli italiani di Boscobolla" annunciò la preside.
Tutta Hogwarts era curiosa di come si sarebbero presentati perché sapevano che la scuola italiana era l'unica in cui oltre i 13 anni si sceglieva la casata in cui stare e queste si suddividevano come i licei babbani:
Classicista
Scientifici
Artisti
Linguisti
Tecnici
Proprio per questo fu piuttosto particolare.
Inizialmente si fecero avanti tre ragazzi che facevano fluttuare dei grossi libri impolverati davanti a loro, poi, di botto, il cielo stellato sul soffitto fu sostituito da una complicata base numerica, quindi entrarono tre ragazze.
Solo alla fine si fece avanti la preside, con un talleur rosso e dei tacchi alti, era l'unica in tutta la scuola a vestirsi ed a usare oggetti babbani, anche se lei lo faceva come aperta critica allo statuto di segretezza.
Dopo che lei si fa seduta il soffitto tornò ad essere un normale cielo notturno tempestato di piccole stelle.
Nella sala cadde qualche istante di imbarazzante silenzio, che però fu interrotto da un ragazzo che entrò nella sala correndo e che quando fu al centro grido a pieni polmoni "Ilvermorny!!!", Di botto tutte le luci si spensero e nessun rumore si udì fino a quando dei ragazzi illuminarono lentamente l'enorme sala, lasciando scorgere un coro posizionato davanti ai professori, e, proprio quando il preside entrò, cominciarono a cantare l'inno americano, egli era un uomo alto e robusto con i capelli già bianchi.
Finita l'entrata trionfante degli americani tutti si misero a sedere.
"Il preside di ilvermorny è Riccardo Franchi, vuole dire qualcosa?" domandò la preside di Hogwarts, ma egli rispose di no, "bene, la preside di Boscobolla invece"iniziò la McGranitt facendo segno alla donna di avvicinarsi "è Ginevra Galisona, vuole dirci qualcosa?" disse rivolgendosi all'altra, lei annui e disse, quasi divertita, " comunque siamo arrivati sugli aerei, una meravigliosa invenzione di... Li chiamate babbani, giusto", i ragazzi italiani non poterono fare a meno di scoppiare a ridere e il tutto seguí un lungo applauso che fu interrotto da un movimento della mano dalla preside di Hogwarts, che poi fece segno ad un ragazzo di portare davanti a lei una coppa da cui uscivano delle magnifiche fiamme blu " qui" iniziò la McGranitt, indicando l'enorme coppa, "dovrete buttare il biglietto col vostro nome e cognome scritto sopra se vorrete partecipare, ma ricordate, se la vostra età sarà minore di quella scelta il biglietto verrà sputato, ora, le prove saranno tre, in ordine di difficoltà e tra ogni prova ci sarà un piccolo indizio che vi aiuterà a superare quella dopo, la scuola che vincerà più prove vincerà l'intero torneo. Ma ora, buona cena".
I ragazzi non potevano fare a meno di commentare per tutta la sera, " certo che sono proprio esibizionisti gli americani!" disse Scorpius " sì ma li hai visti gli italiani! Senza divisa!".
Questa conversazione andò avanti fino a quando tutti si addormentarono, tutti tranne Albus, che come al solito guardava il soffitto perplesso, terrorizzato per quel qualcosa che sarebbe successo il giorno dopo : lo studio di incantesimi con Julius.
***
"Ted!Ted ne sei sicuro?!" Grido Rose preoccupata dal Lupin che, davanti alla Coppa, stava per buttare il biglietto.
Quando al ragazzo stava per venire il dubbio, un'altro si avvicinò e butto il suo pezzo di carta.
"Si, ne sono sicuro!" Così rispose il giovane, e ancora inesperto, Lupin.
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