"Come fai a sapere dove andare?" chiese Scorpius incuriosito dal passo sicuro di Albus, quest'ultimo rallentò un attimo, ma quando stava per rispondergli vide che Ted li aveva quasi raggiunti, così ricominciò a correre " te lo spiego dopo".

Era arrabbiato con i fratelli per aver preso in giro una persona che neanche conoscevano, che non conosceva neanche lui, non era da loro.

Preso dai suoi pensieri andò a sbattere contro Hagrid, egli sorrise divertito " buonasera Albus, già arrabbiato?".

Con il respiro un po' affannato Scorpius posò una mano una mano sopra la spalla dell'amico , " calmati" gli disse " penseremo dopo alle amicizie ad ai litigi, ora goditi...goditi il momento" aggiunse, indicando il meraviglioso castello in lontananza , illuminato dal cielo stellato di fine estate.

Solo allora Albus si calmò lasciandosi incantare dal meraviglioso paesaggio.

Dopo pochi istanti gli altri studenti li raggiunsero, rompendo il silenzio.

"Non più di tre per barca! Avanti Thomas scendi, siete troppi!" tuonò Hagrid per l'ennesima volta, i due nuovi amici salirono per primi sulla piccola imbarcazione, rimanendo soli.

"Grazie, per tutto" sussurò  Scorpius all'orecchio dell'altro.

Nessuno aprì bocca durante la traversata, erano tutti ipnotizzati dalla bellezza del castello e dal suo riflesso distorto sull'acqua.

Albus si era fatto raccontare così tante volte da James com'era Hogwarts da sapere anche la durata precisa di quel viaggio.
Sapeva i nomi dei professori e dov'era la sala comune dei grifondoro, mentre per Scorpius era tutto una sorpresa; il ragazzino, preso dalle novità, non si era ancora soffermato su ciò che era accaduto: sapeva solo che era molto, molto riconoscente verso Albus.

Arrivati a riva i due si guardarono per poi scoppiare a ridere.

Il portone di Hogwarts incombeva davanti a loro, erano a casa.