Five
Era consapevole di odiare tante cose e di amarne poche, ma le poche che amava lo faceva con tutto se stesso.
Come la musica, o qualsiasi cosa la riguardasse.
Michael passava giornate intere chiuso nell'aula di musica, anche dopo l'orario di chiusura -il guardiano gli aveva dato una copia delle chiavi, anche se nessuno lo sapeva a parte Calum- e a volte, quando non riusciva a dormire, ci passava tutta la notte.
Si portava dietro la sua chitarra -acustica o elettrica, dipendeva dalla necessità- e stava lì a comporre per ore e ore.
Erano quasi le dieci di sera e il freddo di dicembre cominciava a sentirsi sempre di più.
Si strinse nella vecchia felpa nera dei nirvana che stava indossando e imbracciò la chitarra tenendo il plettro tra le labbra.
Mugugnò a labbra chiuse le parole della canzone che si trovava davanti poi sorrise soddisfatto, prese il plettro e iniziò a suonare.
"Every time I see you, suddenly my heart begins to race, every time I leave, I don't know why my heart begins to break" Chiuse gli occhi concentrandosi sulla melodia, le dita si muovevano delicate e esperte sulla chitarra.
Si interruppe bruscamente e prese la matita che aveva incastrato dietro l'orecchio, aggiustando un paio di note.
"Dovresti provare ad alzare di un ottava la seconda parte del ritornello."
Michael sussultò e si trattenne dal lanciare un urlo, colto di sorpresa. "Ma si può sapere che diavolo.."
La voce gli morì in gola quando vide il suo numero 17 appoggiato allo stipite dello porta che lo guardava con un mezzo sorriso, quando vide che il ragazzo lo aveva riconosciuto entrò prendendo una sedia e posizionandosi accanto a lui.
Spazio autrice
Capitolo molto corto lo so, ho dovuto dividere la parte in due, ma non vi farò aspettare, la pubblicherò tra poco.
Spero davvero vi piaccia.
A presto,
Arey
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