La Sfilata dei Tributi

Nila

Capitol City è sconvolgente, nulla di lontanamente immaginabile allo stile di vita dei distretti. Lo sfarzo, il lusso ci avvolge e ci catapulta in un ambiente quasi fantastico, non pensavo esistessero tanti tipi di colori.

Nella mia stanza c'è una grossa vetrata che si affaccia sulla città, è notte e mille luci illuminano palazzi e strade. Ripenso alla candela spezzata posata sopra il comodino della mia stanza, nel distretto 11 e trovo che tutto questo sia ingiusto.

La porta della stanza si apre e compare Cristin sulla soglia.

-Sei vestita? Oh, meno male,volevo parlarti della sfilata di domani.- Dice senza aspettare la mia risposta.

-Avrò un bel vestito?-Chiedo incuriosita, forse quello sarà l'abito più elegante che indosserò in tutta la mia vita.

-Sì cara, un completino da togliere il fiato. Con il tuo stilista: Ector Vin abbiamo pensato a qualcosa di primitivo, che rievochi madre e padre natura. Visto che il vostro distretto rappresenta principalmente l'agricoltura e la vegetazione.-

Annuisco senza troppo entusiasmo, come pensano di conoscere i distretti, se vivono in uno sfarzo simile. Lei continua a parlare dei preparativi e io fingo di ascoltarla. La mia mente torna alla mia piccola casetta, ai miei genitori stretti in quel letto freddo e duro, che piangono il destino della loro unica figlia.

 Marko

Questa mattina c'è la sfilata. Ho visto Nila per qualche minuto a colazione, e poi ci hanno divisi per prepararci. Ricoprono il mio viso di trucco e, nonostante il mio colore della pelle scuro, un blu e un verde accecante ricopre le mie palpebre, indosso un semplice pareo fatto di foglie, che mi coprono le parti intime, sono a petto nudo. Sulla testa mi hanno messo un copricapo con della frutta e delle foglie, che si abbina alla cinta ricoperta di mini frutti di tutti i colori. Mi sento un pò ridicolo, preferirei non mettermi in mostra conciato in questo modo,ma gli abitanti della capitale trovano che io sia fantastico.

-Sei pronto, non toccarti il viso, fra poco salirete sul carro.- Mi ricorda Ector, lo stilista che ha ideato questo costume.

-Dov'è Nila?- Chiedo, visto che è l'unica cosa che mi interessa sapere.

-Non preoccuparti, tra poco rivedrai la tua bella, e ricordati quando sarete davanti al palco,dovrai premere il pulsante rosso situato sul carro.-

-A cosa serve?- Chiedo curioso.

-Lo vedrai.-

******

 Sono vicino al carro e l'aspetto da qualche minuto, mentre cerco di non pensare al prurito causato dalle foglie. Quando finalmente la vedo.

-Nila...- Il suo completino è quasi inesistente, le foglie del suo gonnellino non arrivano neanche a metà coscia, sul petto ha un intreccio di edere, che coprono a malapena il seno. Sulla testa porta una corona di frutti simili ai miei. Il suo viso pallido è ora truccato e roseo, nel complesso è bellissima.

-Marko, oddio, mi sento praticamente nuda.- Dice e la vedo arrossire ulteriormente.

-Sei splendida, piuttosto, io sono ridicolo.- Le dico per tranquillizzala, anche se non ha tutti i torti.

-Montate sul carro.- Cristin ci riporta alla realtà.

La sfilata è cominciata e i primi distretti hanno già affrontato il pubblico e le telecamere. Penso alle nostre famiglie che tra poco ci vedranno e mi trema il cuore.

Il carro davanti a noi parte e subito dopo anche il nostro. Io e Nila ci prendiamo per mano e salutiamo il pubblico con un sorriso forzato, mandiamo baci alle telecamere ed esultiamo quando dicono i nostri nomi al megafono.

Quando siamo davanti al palco, il carro rallenta e io premo il pulsante. Da un foro situato proprio fra di noi, viene sprigionata verso l'alto una cascata di foglioline verdi. Al volo ne afferro una e la guardo: sono trifogli,tre piccoli cuori che si uniscono e formano una piccola foglia verde,non ne avevo mai visto uno.

 -Tieni Nila, questo ci porterà fortuna.- Le porgo quel piccolo simbolo per incoraggiarla e lei mi bacia con passione sulle labbra. La stringo forte a me, mentre gli applausi del pubblico esplodono nella piazza.  

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