Nila

"Benvenuti ai quindicesimi Hunger Games: possa la buona sorte essere sempre a vostro favore!"

Il suono di una voce metallica fa tacere il mormorio nella piazza. Tutti ora guardavano il palco dove si sta per svolgere l'estrazione.

-Cominciamo dalle ragazze: il tributo femmina che avrà l'onore di andare sull'arena è...-Cristin Gales, la coordinatrice del distretto estrae un bigliettino.-Nila Prinz.-

Istintivamente cerco gli occhi di Marko e mi sorprendo quando noto la sua espressione decisa,sotto la quale solo io riesco a cogliere la sua paura e la sua rabbia repressa.

Mentre cammino verso il palco, due pacificatori si avvicinano alle mie spalle e mi pressano per arrivare a destinazione. I miei genitori si abbracciano e piangono, so che si colpevolizzano, ma non sono loro la causa di questa crudeltà, sono figlia unica e per loro la vita non sarà più la stessa senza di me.

-Benvenuta cara.- Esclama Cristin con troppa enfasi, per poi accingersi a selezionare il tributo uomo che mi seguirà.

Marko

Hanno selezionato Nila, non so perché, ma da stamattina avevo questo presentimento, lo leggevo nei suoi occhi, e anche lei se lo sentiva. Adesso tutti i sogni e i progetti che avevo in mente per noi, sono ormai in fumo. Non vedremo un altro anno insieme, non potrò sposarla, non potrò vivere il resto dei miei giorni con lei, e non faremo mai l'amore, ma una cosa cercherò di fare. Io la proteggerò durante questi giochi e perderò la mia vita sapendo che lei vivrà.

Per questo quando la coordinatrice sta per estrarre il secondo bigliettino, non posso trattenermi.

-Mi offro tributo volontario.- Urlo con tutta la rabbia che sento dentro, quasi non mi accorgo che nello stesso momento Cristin ha pronunciato il mio stesso nome.

-Marko Real- Ripete, e allora capisco che era destino. Cammino verso il palco fisso lo sguardo su di lei. Sta piangendo e so che è terrorizzata, ma io ho una missione, sarò la sua corazza, la sua armatura, lei vincerà per entrambi, mi basta sapere questo.

La mia famiglia da lontano si stringe e abbraccia il mio fratellino più piccolo, di appena tre anni. Sanno che perderò questi giochi in favore di Nila, sanno che non mi rivedranno mai più.