Nila

Le parole di Viky sembrano pesare come macigni. Loro due erano alleati, Marko ha fatto tutto questo per assicurarmi la vittoria. Non sono riuscita ad uccidere nessuno in questa arena, non merito di vincere. Inoltre adesso devo mettere fine alla vita di Viky, tutta la rabbia che avevo nei suoi confronti, si è ormai dissolta, ora non ho più la forza di compiere questo gesto estremo.

-Adesso tocca a te, devi onorare la promessa di Marko.- Mi ricorda la mia avversaria con un sorriso malinconico.

-Ma io non posso farlo...-

-Io ho ucciso Marko, devi farlo!-

-Non l'hai ucciso per tua volontà.Uccidere te sarebbe come uccidere me stessa.-

-Perché dici questo?-

-Non lo capisci, Viky? Siamo entrambe vittime della dello stesso destino. Entrambe abbiamo perso l'amore nell'arena, per colpa di questa insulsa falsa che chiamano Hunger Games.-

-Ti capisco, ma ho fatto una promessa a Marko, e voglio onorarla. Tu devi vincere!-

La pioggia cessa improvvisamente, nel momento in cui Viky avanza verso di me.

Il mio pugnale stretto nella mano destra è ancora rivolto nella sua direzione.

-No, ti prego, io non posso...-

-Ti aiuterò io.- Dice e continua ad avanzare verso la lama. Finché la punta del coltello tocca il suo petto.

-Ti prego, un colpo secco, dritto al cuore.-

Ma io non riesco a muovere la mia mano tremante. Così lei posa le sue sull'impugnatura e spinge il coltello nel petto.

-Nooo...- Urlo sconvolta, i suoi occhi blu diventano ghiaccio per qualche secondo, poi vedo il suo corpo accasciarsi su di me dopo aver esalato l'ultimo respiro.

 Inizio a piangere, mentre un tuono trafigge il silenzio dell'arena. Segno che sono rimasta sola, segno che ho vinto questi giochi. Adesso il suono della morte non lascerà mai più la mia anima.