Sette mesi dopo.

Nila

Marko mi manca ogni giorno di più. Non riesco a non pensare al suo sacrificio, e al sacrificio di Viky. Se avessi rinunciato alla vita come ha fatto lei, non avrei ucciso solo me stessa, ma anche la piccola creatura che porto dentro di me. Nell'arena non sapevo di essere incinta. Non sapevo che l'unico momento d'amore tra me e Marko, aveva portato frutto.

Adesso questa creatura porta con se i segni del sacrificio del padre. Se sarà un maschio avrà il suo nome, se invece sarà una femmina si chiamerà Viky, per onorare il suo gesto. Un giorno racconterò questa storia, e saprà perché porta questo nome. 

Ogni notte mi sveglio urlando, a causa dei miei incubi, dove rivedo la morte di Marko, di Nick e di Viky. Ogni volta mi sveglio con le lacrime agli occhi e un senso di colpa che mi preme sul cuore, ma poi appoggio la mano sul mio pancione e accarezzo quel piccolo pezzo di vita che cresce dentro di me, e non sono più sola, e so che il sacrificio degli altri non è servito a salvare solo me, ma anche questa creatura, e finalmente ho la certezza che Marko non è morto del tutto, ma vive ancora in me.

Non c'è stato un solo vincitore nei 15° Hunger Games, ma due anime in una sola persona.

 FINE.