Sono molte le lettere che ti ho scritto, le lettere digitate al computer e le macchie di inchiostro sulle mani erano tutte per te.

Rischio di suonare indecente, improbabile,
perchè le frasi sono sempre le stesse, le parole accozzate tra loro in un ordine diverso
ma dallo stesso significato.

Desidero scriverti lettere per non dover affrontare il silenzio assordante,
o l'angoscia
di non sapere ciò che avverrà.

Odio non avere il controllo delle cose, suppongo sia perchè ho paura di perderle,
e tu in confronto non sei mai stato mio.
Suppongo che almeno un giorno,
se mai la mia vita terminerà prima della tua,
queste lettere saranno la testimonianza di un amore che ho portato con me durante tanti giorni della mia vita,
che è nato dentro di me e non è mai uscito dalla mia gabbia toracica.

Avrei voluto esprimerlo,
donartelo attraverso ogni fibra del mio essere,
e sarei stata disposta ad autodistruggermi per donarti un sorriso,
come se una dolce piega delle tue labbra
mi costasse una coltellata al cuore.

Mi dispiace,
non averti mai potuto dimostrarti tutto questo,
ed è un dispiacere corrisposto da un solo lato.

A volte mi sento così piccola,
nascosta sotto la volta celeste,
illuminata di sera da minuscoli puntini luminose.
Le stelle ci appaiono così minuscole eppure sono così enormi,
più grandi di noi.
E noi ci crediamo ancora giganti,
nel mondo che abbiamo costruito.

Oh non siamo altro che uno alito
di vento
pronto a spirare verso l'alto.

Quando alzo il naso verso il cielo
mi sento talmente insignificante
che non so
quale senso abbia
pretendere amore da te.

Sei lontano,
ed io un punto perso tra tanti altri, come posso pretendere
di renderti felice
proprio
io?

Se ti avessi qui
vorrei leggerti tante storie,
perchè spesso sono un buon rifugio per i dolori della vita,
e perché io di quelle storie
mi nutro,
come linfa vitale.

Ed ogni dettaglio mi ricorda di te,
un tarlo talmente insistente
che riesce
a scavare
dentro di me
come nel legno.

Potrei raccontarti di queste cose
Ma non voglio correre il rischio
Di sembrare egocentrica,
O addirittura di dire
Di conoscere quella complessa
E struggente verità dell'amore.