1.HumanAU: In un giorno di sole
Pubblico questa OS ora e non alle nove come avevo deciso per vari motivi, spero vi possa piacere!
Buona lettura!
Simon posò le braccia, incrociate, sulla superficie di legno vicino al gemello che ci si era seduto sopra. "Hai detto che è nuovo? Qual è il suo nome?" Chiese a Daniel che, posato il suo libro di cucina, volse lo sguardo su l'oggetto della curiosità del fratello. "Markus Manfred" rispose mettendo il suo segnalibro, una foto sua e di Simon da piccoli, sulla ricetta che stava studiando. Simon tornò silenzioso mentre Daniel spostò lo sguardo sull'altro biondino. Era assorto in qualche strano pensiero o, più probabilmente, stava studiando quel ragazzo che aveva attirato la sua attenzione.
"Ha un occhio di colore diverso..." Sospirò con gli occhi puntati sulla figura del ragazzo. Il gemello sospirò alzandosi e strinse al petto il libro. "Se ti piace tanto perché non vai a parlargli?" Propose Daniel guardando la reazione del fratello che, preso in contro piede, arrossì fino alla punta dei capelli e nascose il viso tra le braccia. "Daniel no! Non potrei mai farcela!" La voce alterata dall'imbrazzo fece sbuffare divertito l'altro. "Okay, come preferisci, anche se credo che le tue attenzioni siano state gradite." Le parole del fratello riscossero Simon che scattando a sedere vide la figura di Markus sorridergli e cercare di avvicinarsi schivando tutti i ragazzi del liceo che, si erano accampati per terra, per la pausa pranzo. "Povero me, cosa devo fare Deniel?!" Il biondo si aggrappò alla maglia del fratello, terrorizzato di aver dato noia al nuovo arrivato che, ne era certo, stava andando lì per fargli capire di lasciarlo stare.
"Non lo so, io devo andare ora." Deniel si scrollò di dosso le mani di Simon e salutò Kara che era appena arrivata. "Cosa? E mi lasci qui da solo?!" Il tono di voce di Simon era disperato, ma il fratello, ormai abituato al suo panico continuò, non ci fece caso. "Sì, a differenza tua io ho una vita sociale al di fuori di Josh. Ciao!" Simon lo vide sparire con Kara e si ritrovò pietrificato dalla paura, cosa doveva fare? Forse se si fosse mosso sarebbe riuscito a scappare! Agguantò i libri di testo aperti sul tavolo, insieme alle penne e all'astuccio, buttò tutto in cartella. La chiuse con uno scatto e prese a correre verso l'interno della scuola, meglio stare da solo nei corridoi vuoti che essere malmenato da qualcuno.
Markus non riuscì ad arrivare in tempo che i due ragazzi erano spariti. Probabilmente erano in ritardo per qualche lezione pomeridiana. Sospirò, gli avrebbe parlato il giorno dopo.
Era quasi una settimana che si era trasferito alla Jericho High school e sin dal primo giorno lo aveva notato, gli occhi azzurri, i capelli biondi simili al grano, il silenzio facile e il suo sorriso raggiante. Voleva parlargli subito, ma non aveva fatto in tempo che Leo, suo fratello, non lo aveva lasciato un attimo in pace da quando era arrivato a Scuola. Si ricordava che, la prima volta che lo aveva visto, stava giocando una partita a scacchi con un altro ragazzo e stava sorridendo, se si fosse mosso più velocemente forse sarebbe riuscito a parlargli già in quel momento, invece...
"Hey bicolore!" Sentì la voce strafottenge del fratellastro. Prese un bel respiro, doveva sopportarlo un'altra ora e poi sarebbe tornato da Carl, mentre Leo aveva un appartamento vicino alla scuola.
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La bellissima giornata di sole, che voleva passare leggendo il suo libro preferito in veranda, si era dissolto come un sogno distrutto dall'amara realtà. Un tuono in lontananza gli fece stringere le mani intorno alla tracolla. Lo scrosciare della pioggia calmò il suo cuore agitato, a volte avrebbe preferito essere figlio unico, perché Daniel gli aveva preso l'ombrello senza avvertirlo? Ora gli toccava aspettare che la pioggia smettesse, lì su quegli scalini sporchi dell'entrata della scuola.
"Hai dimenticato l'ombrello?" Una voce bassa, dolce e gentile lo riscosse dalle sue maledizioni mentali contro il gemello, alzò lo sguardo e incontrò gli occhi bicolore di Markus. "C-come... cosa?" Gli sembrò di essere diventato scemo all'improvviso, gli tremavano le gambe e per fortuna era seduto, sapeva che, sennò, sarebbe caduto come una pera cotta davanti al ragazzo. Markus sorrise e Simon credette di morire. "Non hai l'ombrello?" Ripeté la sua domanda. "Io non l'ho dimenticato, ma mio fratello sì e giustamente ha deciso di prendere il mio..." Finalmente il biondo rispose senza balbettare, perché troppo impegnato a parlare male di Daniel. Markus gli si sedette accanto e forse per Simon non fu la cosa migliore, spostò lo sguardo alla parete dall'altro lato e si chetò immediatamente. Cosa stava succedendo? "Anch'io ho un fratello insopportabile, forse dovrei dire fratellastro..." Il biondo divenne curioso e incrociò di nuovo gli occhi con quelli bicolori di Markus e rimase incantato dalla profondità dell'iride verde e l'azzurro cristallino dell'altro. Non parlò, non voleva infastidirlo come aveva fatto all'ora di pranzo, ma l'altro capì la domanda inespressa del gemello più piccolo. "Vedi, io non sono figlio naturale di Carl Manfred, mi ha adottato sotto consiglio del suo amico Elija Kamski*..." Vide Markus stringere un attimo la presa sul suo ombrello, che fosse turbato nel raccontare il suo passato?
"Io invece ho solo avuto la sfortuna di nascere dopo Daniel, così ogni volta usa la scusa che è più grande di me per fare il superiore, ma ha solo tre minuti di vita più di me..." Markus si accorse del tentativo di Simon di sdrammatizzare, era forse preoccupato per lui? Ma non si conoscevano nemmeno... almeno non ancora. Si voltò verso di lui e sorrise grato, poi gli porse la mano. "Piacere, io sono Markus, Markus Manfred." Il biondo si stupì, cosa voleva fare Markus? Perché presentarsi ora? Che volesse davvero essere suo amico? E pensare che lui quella stessa mattina era scappato via! Strinse la mano del ragazzo e sorrise "Piacere, sono Simon." Ed in quel momento, come felice per la sua scelta, la pioggia smise di cadere ed il sole tornò ad illuminare quel bellissimo giorno, dove due sorrisi e due anime si era ritrovati.
Angolino della shippatrice
* per chi non lo sapesse, Markus nel gioco è un andoride unico, poiché è stato creato da Elija esclusivamente per essere regalato a Carl, tutto questo lo si scopre nel gioco.
Lo so questa OS è più corta della precedente, ma non posso fare mica più di 2000 parole ad ogni capitolo, no?
No, io posso.
Ma sentivo che questo capitolo andava bene lungo così... comunque, ci vediamo nel prossimo, che sarà un AndroidAU!
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