Second Day «In Cucina»

KiBum era solito alzarsi per primo, così da riuscire a prepararsi la colazione e, nella pace dei sensi, prepararla anche al ragazzo ora sdraiato accanto a lui.
Si alzò dal letto prestando attenzione a non scuotere l'altro che, sentendo la mancanza di un corpo accanto a sé, catturò il cuscino del minore e lo strinse. KiBum indossò dei semplici pantaloni della tuta e un maglione del maggiore -solamente per poter essere costantemente attornato da quel dolce profumo che emanava-. Scese in cucina, dopo essersi lavato il viso e i denti, cominciando a cucinare.
Si sa, per i coreani la colazione deve essere abbondante, il pasto principale -come in realtà dovrebbe essere per ogni persona-, così cucinò del riso, qualche contorno -spinaci, kimchi, uova e carne- e qualche foglia di lattuga che usavano spesso come involucro dei cibi che volevano mettere assieme e mangiare.
Nel mentre JongHyun, al contatto con il freddo cuscino, comprese che quella morbidezza non era derivata dal corpo del proprio ragazzo.
Ok KiBum non aveva un corpo muscoloso e quindi era dotato di curve spettacolari e morbide, ma data la sua magrezza era anche possibile il contatto con le ossa sporgenti.
Aprì gli occhi e, frustrato da non poter accarezzare quel corpo diafano, si alzò. Si mise un semplice pantalone nero, della tuta. Un pantalone stretto avrebbe soffocato la sua erezione mattutina che, quell'oggi, era ancora più imminente dei precedenti giorni.
Prima di scendere da KiBum si lavò e, durante la sua discesa dalle scale, provò ad impiegarci il minor rumore possibile. Arrivò dietro al minore, concentrato ai fornelli, e lo abbracciò da dietro, soffiandogli sul retro del collo.
KiBum, dal canto suo, sussultò, ma sorrise subito dopo nel riconoscere quella forte presa. "Buongiorno principessa, già sveglia?" "Potrei farti la stessa domanda, mi hai lasciato con un cuscino, Diva". Il nomignolo scaturì una risata nel minore, immaginando il suo ragazzo imbronciato per il 'principessa'.
"Ehi KiBummie, senti cos'è successo stamattina". Il nominato attese il racconto, pensando fosse caduto dal letto, inciampato tra le lenzuola e altre cose, ma dovette ricredersi. Le braccia di JongHyun smisero di stringerlo e, al loro posto, posizionò le mano sui fianchi stretti del più piccolo, abbassò lo guardo su quel sedere tondo e sodo, ora coperto dagli indumenti, appoggiandoci l'eccitazione della mattinata sopra.
KiBum arrossì e si girò di colpo, spalancando anche gli occhi alla vista del ragazzo a petto scoperto. "Yah! Va' a vestirti pervertito di un dinosauro!"
Il maggiore, dal canto suo, rise e andò a vestirsi, tornando poi per fare colazione con il minore.
Ecco cosa, quasi ogni mattina, si ripeteva nella cucina dei Kim.

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