Prelibatezze!
Parafrasando gli Elio e le Storie Tese, "Se fossi cibo...".
Se fossi un cibo, sicuramente sarei un solido: per quanto sia una persona che si adatta facilmente alle situazioni, non riesco a farlo con la facilità con cui un liquido assume la forma del contenitore che lo contiene; il fatto poi di dover dipendere da qualcun altro, che in qualche modo possa riuscire a plasmarmi a sua immagine e somiglianza, mi fa un po' ribrezzo.
Perciò preferisco pensare con la mia testa ed essere un solido.
Se fossi cibo, dicevamo, sarei sicuramente un piatto pronto: la mia pigrizia è ormai nota ai più, per questo ho necessità di essere qualcosa che sfama, pronta all'uso.
Ma non-assolutamente-non un "Quattro salti in padella"!
Insomma, non faccio attività fisica da quando sono nata, figuriamoci se mi metto a saltare in una padella.
Quindi, vediamo un po', apriamo il freezer ed eccomi lì, nella mia busta che non si capisce se sia plastica o carta: crocchette!
Sono sicuramente una crocchetta, scrocchierella fuori e morbida dentro... Sì, lo so, sono una tenerona...
La panatura è leggera e, se messa nel forno per quei buoni sette – dieci minuti, mantengo comunque il mio colorito chiaro: già, perché io non mi abbronzo manco a pagarlo, il lettino solare, intendo.
Figlia snaturata di una regione baciata dal sole praticamente tutto l'anno, la mia pelle (crosta) rimane sempre e comunque chiara. Certo è che, se esagerate con la temperatura o coi tempi di cottura, mi scotto anche io, perciò leggete sempre bene le istruzioni sul retro della confezione PRIMA di buttarla, non dopo, che poi la dovete cercare nella spazzatura, chiedendovi "A quant'è che dovevo mettere il forno?", no, questo lavoro va fatto prima.
Vediamo quindi come sono fatta dentro: di patate, le nobili, dorate, dolci patate.
Le patate sono semplici, le puoi cucinare in qualsiasi modo e non si offendono mai, sono diplomatiche, piacciono a tutti, grandi e piccini, poveri o ricchi; le potete cuocere al forno, friggerle, grigliare, con la pasta, lessarle, fredde o calde, le patate ci saranno sempre, nei periodi belli, ma soprattutto in quelli brutti. Potete sempre contare su di loro.
Sono versatile, sono accomodante, ma non accondiscendente, sono disponibile e di appoggio per chiunque abbia bisogno di una parola di conforto.
Acqua, terra, non ho bisogno di molto altro, se non dell'affetto delle persone care.
Per questo motivo, se fossi cibo, sarei una crocchetta di patate.
Cosa? Volete sapere se mi sono mai assaggiata prima d'ora? Certo che sì: guardando nel mio freezer mi ritrovo con una certa frequenza, una certezza alla quale ricorrere nei momenti più bui: "Sono uscita tardi da lavoro! Che mangio stasera? Ah, per fortuna ci sono le crocchette di patate!"
E voi? Mi avete mai assaggiato?
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