Narrami, o Musa, del desiderio di vendetta l'ingiustizia prigione,
narrami dei sei ragazzi che superarono il suo orrore,
narrami della missione del sole e del suo finale,
narrami dell'Ultimo e della sua scelta letale,
narrami di come l'Olimpo fu schiavo dei suoi peccati,
e infine narrami di come gli ignorati furono ascoltati.

Vittorio Nostro pensava che dopo aver scoperto di essere un semidio, a neanche dodici anni, non avrebbe avuto altri colpi di scena nella sua vita.

Ovviamente, si sbagliava.

Probabilmente non sarebbe dovuto essere così ottimista, dopotutto, prima ancora di abitare in Italia - terra pericolosa per i mezzosangue, motivo per il quale a loro non venivano affidate imprese - lui era pur sempre un semidio.
Un semidio con un cuore troppo grande e un cervello che non funzionava, visto che aveva deciso di sua iniziativa di partecipare all'unica impresa che il Campo Italiano avesse mai visto.

E magari questa fosse stata davvero la prima e unica. Nei suoi sogni, forse.

Così, in un vortice di profezie super pessimiste, amici leali, nemici fin troppo furbi, ferite profonde e un forte desiderio di vendetta, Vittorio e i suoi amici - sia vecchi che nuovi - dovranno trovare un modo per salvare le chiappe dorate degli olimpi e le loro vite, possibilmente.

Quasi dimenticavo, qualcuno ha visto un arco?