Un rumore lo svegliò di colpo.

Guardò l'ora sul cellulare: le 3.12.

La stanza era immersa nell'oscurità e sua moglie respirava profondamente, accanto a lui.

C'era un suono che si avvicinava, fuori dalla finestra. Aguzzò l'udito.

Era un aereo. Senza dubbio, era un aereo.

Sentì il ronzio sommesso diventare sempre più forte, finché non fu sopra la casa.

«Non ho più paura di te, stronzo!» sussurrò, sentendo un mezzo sorriso allargarsi sulle labbra.

L'aereo passò, il rumore si affievolì a poco a poco, fino a sparire come la fiammella di un mozzicone morente.

Daniele si girò sul fianco, e si riaddormentò.

Sereno.